eccomi con una nuova recensione del secondo libro della triloga di Bree Despain di cui vi avevo recensito il primo libro Dark Divine QUI.
Autore: Bree Despain
Pagine: 320
Prezzo: euro 17,60
Editore: Sperling e Kupfer
Genere: Young Adult, fantasy
Serie: The Dark Divine trilogy 2#
Data di pubblicazione: 18 settembre 2012
Trama
Per
salvare Daniel, il ragazzo di cui è innamorata, Grace Divine ha
sacrificato se stessa e condannato la propria anima a un eterna
maledizione. Adesso, in lei, si annida un mostro silenzioso, crudele e
assetato di sangue. Pronto a risvegliarsi in qualsiasi momento. Per
imparare a dominarlo, Grace chiede aiuto a Talbot, un ragazzo che
conosce ancora poco perché è appena arrivato in città. Talbot le insegna
a controllare i suoi nuovi poteri e la affascina tanto
da suscitare la disperata gelosia di Daniel. A complicare le cose, ritorna dal passato un pericolosissimo nemico.
da suscitare la disperata gelosia di Daniel. A complicare le cose, ritorna dal passato un pericolosissimo nemico.
Mia recensione
"Lost grace" è il secondo libro di una trilogia,
iniziata lo scorso anno con "Dark Divine"(QUI la recensione), e
prosegue la narrazione della storia di
Grace e Daniel alle prese con il paranormale e con la loro vita tutta da
comprendere e scoprire.
**************Spoiler per chi non ha letto Dark
Divine****************
Dopo lo scontro tra Daniel e Jude, quest'ultimo decide di
fuggire di casa, non si sente compreso e accolto e cerca altrove un'altra
famiglia....quella dei Divine non è più la famigliola felice e perfetta, tutto
ormai sta andando a rotoli.
Grace, mentre suo padre cerca Jude in ogni angolo d'America
e sua madre cade in una sorta di depressione nervosa, continua a vivere la sua
vita insieme a Daniel, perchè deve apparire tutto come sempre. Lei ormai è
contagiata ed inizia la sua battaglia con la bestia che è in lei continuando
però ad essere se stessa.... tutta la finta normalità creata però, viene giù
come un castello di sabbia quando la relazione tra i due ragazzi si incrina a causa
dei segreti che entrambi mantengono e grazie all'apparizione di Talbot che
diventa il terzo incomodo. Grace
caparbia cerca da sola suo fratello, ma nel frattempo, perderà se
stessa...
*******************fine spoiler********************
Prima di dirvi cosa penso di questo libro, mi sento in
dovere di fare la mia solita costatazione estetica su cover e titolo.
La cover è bellissima, semplice e originale e, messa accanto
a quella di Dark Divine, è davvero notevole.
Il titolo ha invece
una doppia chiave di lettura, che ho notato solo verso la metà del libro,
infatti "Lost grace" significa grazia perduta e può sia far
riferimento alla nuova situazione in cui vive la protagonista, che spesso si
sente lontana da Dio per ciò che è accaduto,
ma può anche avere un significato più letterale relativo allo smarrimento di Grace che, tra
primo e secondo libro, cambia profondamente.
In generale, devo dire che questo secondo volume mi è
piaciuto più del primo perchè c'è una maggiore introspezione della protagonista
che non è irritantemente perfetta come in Dark Divine.
Tutta la famiglia Divine, prima esempio di rettitudine e
giudizio per l'intera comunità, attraversa un periodo oscuro che si riflette
moltissimo su Grace che oltre ad essere un tantino presuntuosa, diventa anche
una ragazza istintiva e più energica(quindi ha in parte un'evoluzione positiva
e in parte negativa). Se nelle prime pagine tutto sembra essere più o meno
tornato alla normalità, andando avanti nella lettura, emerge il carattere
abbastanza egoista della protagonista che non è più la ragazza perfettina e ligia
alle regole del primo libro, al contrario è ribelle, sospettosa e, credendo di
poter fare cose fuori alla sua portata, si ostina a rifiutare l'aiuto offerto
dalle persone giuste. Insomma, se da una parte si sente forte ed invulnerabile,
dall'altra ha ancora bisogno di essere guidata nelle scelte anche elementari.
Nonostante questa descrizione poco lusinghiera di Grace, devo dire che mi è
decisamente piaciuta!
Come già
detto nella recensione di Dark Divine, nel quale ho riscontrato dei punti in
comune con la saga della Meyer, ho notato che in Lost grace queste reminescenze
si fanno meno evidenti e sono più sporadiche. L'unico déjà vu che ho avuto è relativo alla maggiore assenza di Daniel nel libro,
come di Edward in New Moon, con le ovvie differenze.
Tirando le somme ho deciso di assegnare al libro tre
stelline e mezzo e pretendo una degna conclusione della storia!
Lya
Il primo libro, personalmente, mi era piaciuto molto....spero di poter leggere presto anche questo secondo volume, con la speranza mi piaccia quanto il primo :)
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