Buona lettura!
Titolo: L'atlante di smeraldo
Autore:John Stephens
Pagine 456
Euro 9,90
Editore Longanesi
Serie: I libri dell'inizio 1#
Trama
è
la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi
occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua
madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa,
qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due,
Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro
genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si
imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad
accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta
sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte
sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono
altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello
strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle
pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce
propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che
da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata
certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la
storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e
della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi
fratelli. È la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e
minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.
Voglio iniziare questa recensione premettendo che
"L'atlante di Smeraldo" è un libro fantasy per ragazzi, infatti credo
che il target più indicato sia 12 - 14 anni, quindi, lettori che vi avvicinate
a questo volume e a questa recensione, sappiate che il mio giudizio è
strettamente correlato all'età di lettura del libro.
La promozione che hanno fatto per questo libro è stata
abbastanza fuorviante, perché lo hanno definito il nuovo Harry Potter quando in
realtà non ha nulla da spartire con i romanzi della Rowling. Proprio per questa
pubblicità così ambigua, dal mio punto di vista da fan sfegatata di Harry
Potter, ho latitato e ho deciso di leggere questo libro ora solo per orientarmi
sull'acquisto del successivo, che in effetti ho comprato(dall'usato perché a
prezzo pieno costa davvero troppo!).
I protagonisti di questa trilogia sono tre fratelli: Kate,
Michael ed Emma che hanno passato tutta la loro infanzia in numerosi
orfanotrofi perché i loro genitori, da un giorno all'altro, sono spariti
lasciandoli soli. I dieci anni in diversi orfanotrofi hanno lasciato un forte
segno su questi bambini che ormai sentono di poter contare solo l'uno
sull'altro, diffidando degli adulti. La loro vita cambia quando vengono
nuovamente trasferiti in un nuovo istituto che non è come i posti in cui hanno
vissuto fino al quel momento, infatti iniziano a vivere in un vero e proprio
castello in una città misteriosa. Ma il vero cambiamento avviene dopo il
ritrovamento, in un laboratorio polveroso, di uno strano libro dalla copertina
verde che trasporta i tre fratelli nel passato.... E qui inizia la vera
avventura della loro vita che li porterà molto lontano.
Tutta la storia raccontata è certamente legata a questo
libro magico, l'atlante di smeraldo, che è il filo conduttore di tutta la
vicenda che si articola nel modo tradizionale di un racconto per ragazzi: la
presentazione dei personaggi, il luogo misterioso, l'oggetto magico e il
cattivo che ostacola i protagonisti che cercano di tornare a casa. Lo so, detto
così è un po' banale, ma vi assicuro che il libro, preso per com'è, e cioè una
storia fantasy per ragazzi, è davvero molto carino e piacevole da leggere,
ricco di mistero, avventura, magia e con personaggi un po' strampalati.
Sicuramente, per quanto mi riguarda, le premesse sono
davvero buone perché la dicitura "libro magico" fa risvegliare
l'interesse nel mio cervellino sempre alla ricerca di nuove storie fantastiche
a cui appassionarmi. In effetti la mancanza di Harry Potter, in alcuni periodi
molto intesi e stressanti della mia vita, si fa sentire e sono da anni alla
ricerca di qualcosa che possa almeno lontanamente paragonarsi al coinvolgimento
che ho provato leggendo quei libri. Le similitudini di base con il libro della
Rowling, al contrario di ciò che si dice nella pubblicità fatta, sono vaghe e
presto dimenticate perché i protagonisti, il modo in cui si sviluppa la storia
e il modo di vedere la magia, è molto diverso. Quindi un po' la storia così
leggera ma avventurosa, un po' i personaggi carini e un po' il fatto che ci sia
anche il tema del time travel che io non ho ancora approfondito nelle mie
letture ha reso la lettura scorrevole e simpatica.
Che dirvi lettori, se cercate un romanzo per ragazzi che si
faccia leggere con facilità, ma che sia vivace e simpatico, "L'atlante di
smeraldo" fa per voi. Assegno quindi tre stellette e mezzo e attendo di
leggere il seguito per vedere come proseguirà la storia.
Lya