Buona domenica e buona lettura!
Titolo: Tutti mi danno del bastardo
Titolo originale: Everyone's reading bastard
Autore: Nick Hornby
Pagine: 65
Prezzo: 9,00 euro
Editore: Guanda
Anno di pubblicazione: 2013
Trama
Elaine Harris, stimata giornalista, ha sempre raccontato il suo
matrimonio con Charlie in una rubrica, molto apprezzata dal direttore
del giornale e da un vasto seguito di lettori. Nessuno, però, e men che
meno il marito, si sarebbe aspettato gli articoli al veleno che Elaine
inizia a scrivere appena una settimana dopo che i due hanno deciso di
divorziare. Per Charlie anche solo andare in ufficio diventa un
problema, visto che tutti leggono quei pezzi in cui Elaine racconta, con
dovizia di particolari, le sue innumerevoli e innegabili mancanze come
marito, come padre, come amante… Charlie può solo sperare che l’ex
moglie si stanchi presto di pubblicare il «Bastardo!»
Soltanto un
autore come Nick Hornby poteva regalarci un ritratto così riuscito della
fine di un amore, il racconto tragicomico, brillante e molto umano, di
quanto assurdamente complicata possa diventare la relazione tra due
persone.
Tra un fantasy, un romanzo storico e uno young adult, mi
piace sempre inserire qualcosa ambientato ai giorni nostri e quindi, per
testare questo famosissimo autore, ho deciso di leggere un breve racconto dal
titolo molto particolare: "Tutti mi danno del bastardo".
In realtà non leggo libri così brevi perché le pagine
finiscono troppo in fretta per i miei gusti ma, tra una cosa e l'altra,
ultimamente sto leggendo meno e ho voluto provare con queste 65 paginette.
Il protagonista della storia è Charile, un uomo normale con
pregi e difetti che, dopo la rottura con sua moglie, si ritrova ad essere il
bersaglio di una rubrica realistica/umoristica scritta proprio da quest'ultima.
Infatti la sua ex moglie è una stimata giornalista che scrive settimanalmente
di lui, dei suo difetti e delle sue mancanze negli anni di matrimonio. Una
vendetta che pesa sulle spalle di Charie il quale viene additato da tutti gli
amici e i conoscenti come "il bastardo".
Ho scelto di leggere "Tutti mi danno del bastardo",
oltre che per il titolo, anche perché sarà presto in tutte le sale
cinematografiche il film tratto da"non buttiamoci giù" sempre di Nick Hornby e quindi ero curiosa di saggiare questo scrittore prima di
provare a leggere anche l'altro romanzo che possiedo ma che non mi ha mai
particolarmente attirato.
Tutti mi danno del bastardo è una raccontino breve breve che
però è davvero molto carino ed è brutalmente realistico. I personaggi sono principalmente
due: Charlie, vale a dire "il bastardo" in questione, ed Elaine la ex
moglie che viene presentata solo in modo indiretto tramite i suoi articoli e i
ricordi del marito.
Lui è un uomo come tanti altri ma, a causa della fine del
suo matrimonio, diventa un vero caso particolare: "Bastardo!" la
rubrica settimanale scritta dalla moglie, dopo la decisione di divorziare,
diventa una vera e prioria bacheca dove vengono messi nero su bianco i suoi
vizi, gli errori e soprattutto le sue infinite mancanze come marito, padre e
anche come amante. Insomma Charlie diventa lo zimbello di amici e parenti,
persino sua madre legge gli articoli!
Però lui non nega nulla, sa di aver sbagliato e riconosce
ciò che non è riuscito a fare negli anni di matrimonio quindi decide di
starsene zitto e buono finché Elaine non smetterà di scrivere pezzi umilianti e
velenosi che lo riguardano. La sua vita da Bastardo! umiliato è un vero inferno
ma decide di conviverci.
Insomma è una situazione davvero tragicomica e descrive uno
dei tanti modi in cui una storia d'amore può finire: forse uno dei modi
peggiori nell'epoca del pettegolezzo e della strapotenza dei media.
È un vero peccato che la storia sia così breve e che abbia
un finale tanto frettoloso e poco soddisfacente perché ho trovato questo
"abbozzo" di storia meritevole di essere approfondito grazie soprattutto allo stile ironico e arguto presente in ogni pagina. Un vero
peccato che l'autore abbia deciso di pubblicarlo come racconto e non come
romanzo!
Ecco un piccolo assaggio della prima pagina:
«Non leggeva il giornale della domenica per cui lavorava Elaine, non
più. Aveva dovuto smettere. Elaine scriveva profili, servizi speciali e
rubriche, apparentemente su attualità e arte, ma col passare degli anni in
Charlie si era rafforzata la sensazione di essere il suo unico, vero argomento.
A prescindere dal pezzo che le veniva richiesto – una lettera d’amore a un
personaggio televisivo americano, la recensione di un ristorante, un commento
su un regale fondoschiena diventato improvvisamente famoso – lei riusciva
sempre a trovare il modo di infilarci le inadeguatezze del marito. Una volta,
durante un’intervista a Daniel Radcliffe, la star dei film di Harry Potter, si
era lanciata in una filippica sulla sua flatulenza (temporanea, dovuta a una
malattia) e aveva riportato una risposta di Radcliffe, troppo solidale per non
essere sospetta. La disponibilità a rivelare tutto era, evidentemente, quello
che di lei piaceva all’editore. Era sempre una questione personale, si
trattasse di politica, di cultura, di gastronomia. Aveva raccontato alla
nazione di quando aveva perso la verginità, l’aveva aggiornata sullo stato del
suo pavimento pelvico, sulle sue fantasie sessuali, sul suo matrimonio, sul suo
matrimonio e sul suo matrimonio. Paradossalmente, proprio la qualità che le
garantiva un posto fisso al giornale spesso la faceva sembrare scardinata.»
Sicuramente il prezzo del libro è un furto perché euro per un raccontino mi pare davvero un po' troppo!
Assegno tre stellette al raccontino che non può essere definito "romanzo".
Lya