14 aprile 2016

RECENSIONE: Lo scandalo della stagione di Sophie Gee



Buona lettura a tutti! ^^
Titolo: Lo scandalo della stagione
Autrice: Sophie Gee
Collana: Beat edizioni
Pagine: 368 
Prezzo: € 9,00
Trama
L’estate del 1711 sta per finire in Inghilterra e a Londra già si annuncia la stagione dei balli e dei ricevimenti: giorni cruciali per accasarsi, sognare imprevedibili risalite sociali, tramare insospettabili congiure oppure infrangere il cuore di Arabella Fermor, una delle «bellezze regnanti» della capitale, o di Lord Robert Petre, gentiluomo con lo sguardo sprezzante, i riccioli neri e l’andatura sciolta di chi è appena balzato giù dal cavallo. La saison londinese potrebbe essere quella del trionfo dell’amore tra Arabella e Robert, se il giovane barone Petre di Ingatestone, erede di una delle più grandi famiglie cattoliche d’Inghilterra, non custodisse segreti e debolezze tali da trasformarla nella stagione del più grande scandalo che la prima metà del Settecento inglese ricordi. Uno scandalo che dà origine alla più celebrata satira del XVIII secolo: Il ricciolo rapito di Alexander Pope.




Dopo davvero parecchi mesi dalla lettura di un Beat (libri che adoro e che sto collezionando con molto gusto) eccomi qui a parlarvi di un romanzo storico pubblicato in questa collana economica e, prima, dalla casa editrice Neri Pozza.

La voce narrante principale del libro è quella di Alexander Pope, il celebre scrittore inglese, primo della sua professione a potersi mantenere grazie alle vendite delle propri opere, il quale, dopo dei brevi periodi trascorsi nella casa paterna in campagna, si trasfericse a Londra per poter avere più occasioni sociali e lavorative. Lui, da sempre innamorato di una delle sue vicine di casa, conosce la cugina della sua amata, Arabelle, ragazza molto in vista nella società londinese e punta di diamante nella stagione di qull'anno, e alcuni altri personaggi di spicco poi protagonisti di uno scandalo.
Pope, quindi, per tutto il romanzo è costretto a destreggiarsi tra problemi di natura religiosa e conflitti sociali che vanno a cozzare contro il buon costume e contro il suo carattere mite e riflessivo.

Come sempre i romanzi della collana economica Beat mi piacciono moltissimo (tranne qualche rara eccezione) e "Lo scandalo della stagione" fa parte prprio della categoria positiva: mi è piaciuto parecchio. Sicuramente è un libro non celere nello svolgimento nè tantomeno avventuroso ma, grazie alle acute riflessioni delle diverse voci narranti, riesce a far calare nella storia e nell'epoca descritta. Questo per me è davvero un grandissimo pregio perché, se da una parte in questa tipologia di libro cerco esattezza storica (sono piuttosto "severa" per quanto riguarda questo frangente), dall'altra deve esserci anche quella componente sentimentale ed emozionale che va a rendere la narrazione terreno fertile per l'immaginazione del lettore.

Come dice il titolo stesso, il romanzo si concentra in particolar modo nella narrazione di uno scandalo di carattere prettamente sentimentale ma che nasconde un risvolto politico e religioso e, Pope, grande osservatore della realtà e della società, è il perfetto cicerone che, nonostante le sue difficoltà fisiche e il suo sentimento di costante inadeguatezza, riesce a guidarci attraverso l'etichetta e il buon costume imposta dalla società dell'epoca. Pope, pur essendo il narratore principale, che poi racconterà l'accaduto in una sua opera reale, lascia anche spazio a diverse altre voci narranti come Arabelle, il barone e una delle due vicine di casa. Non ci sono particolari colpi di scienza, anzi, nonostante la presenza di questo “scandalo” il tutto viene raccontato con molta pacatezza, quasi in segreto, e i temi predominanti sono quelli, sempre molto controllati, dell’affetto e della ricerca di un partner adeguato socialmente, fisicamente ed economicamente. Questo avviene sia da un punto di vista femminile che maschile: viene lasciato poco spazio al tema del vero amore e all’illusione che esso possa esistere tra coppie aristocratiche poiché, in determinati ambienti altolocati, conta maggiormente il lato “affaristico” del fidanzamento e del matrimonio a discapito di quello sentimentale. Ma nessuno dei personaggi, di ambo i sessi, fa troppi sogni romantici in merito.
Insomma, ci sono punti di vista piuttosto variegati ed efficaci, la storia è interessante, pur presentando alcuni punti lenti, e il tutto è scritto con uno stile delicato e piacevole. Per questi motivi ho deciso di assegnare quattro stelline al romanzo che mi sento di consigliare a un pubblico femminile appassionato di romanzi storici quieti e riflessivi.




Lya

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