ecco una nuova recensione, questa volta non molto positiva.
Titolo:I sei custodi
Autore: Robert Browne
Pagine:420
Prezzo: euro 18,60
Editore: Nord
Genere: thriller esoterico
Trama
Londra, XVII secolo. Il poeta è seduto alla scrivania. Dopo una ricerca durata anni, è riuscito a trovare le sette pagine mancanti. E ha visto la Profezia. Poi sul mondo è calato un sipario nero: come colui che l'ha preceduto - come tutti coloro che l'hanno preceduto -, John Milton è diventato cieco. Ora, però, deve portare a termine un ultimo compito. Il più difficile. Perché lui è stato scelto per difendere l'umanità dalle forze del Male. Perché lui è un Custode
San Paolo, Brasile, oggi. All'inizio sembra un tragico incidente: dopo un concerto, una giovane popstar muore nel suo camerino a causa di un incendio. Ma subito emergono dettagli inquietanti e uno scenario pressoché «impossibile»: sebbene il cadavere sia completamente carbonizzato, il resto della stanza non è stato toccato dal fuoco. L'agente speciale Bernadette Callahan è abituata a occuparsi di crimini all'apparenza irrisolvibili, eppure neanche lei si è mai trovata di fronte a un caso tanto enigmatico. Gli unici indizi, infatti, sono un piccolo simbolo satanico impresso sul pavimento e un medaglione antico, raffigurante san Cristoforo. Affiancata dall'eccentrico e tormentato professor Sebastian LaLaurie, esperto di letteratura religiosa e di occultismo, Bernadette viene coinvolta in un'indagine che la condurrà lungo una strada impervia. Una strada costellata di omicidi misteriosi e di riferimenti a un segreto nascosto nel manoscritto originale del Paradiso perduto di Milton: il segreto dei Custodi e delle sette pagine perdute della Bibbia del Diavolo
Mia recensione
Ho letto questo libro perché volevo calarmi in una storia
thriller, anche a risvolto esoterico, nella quale ci fosse mistero, azione e
adrenalina. "I sei custodi" all'apparenza mi è sembrato perfetto, ma
a fine lettura non sono riuscita ad
apprezzarlo perché è un po' troppo fantasioso. Insomma non ho avuto quello che
volevo.
I protagonisti sono due: un'agente dei sevizi segreti
americani, sempre in missione e sempre obbediente agli ordini e alle regole, e
un professore di teologia ribelle, provocatorio e decisamente depresso.
L'agente Bernadette
Callahan viene inviata in Brasile per indagare su una
morte misteriosa di una notissima cantante latino americana, ma, quello che
appare un semplice caso di suicidio, diventa ben altro e il professor Sebastian LaLaurie viene
costretto a collaborare a queste indagini a causa delle sue approfondite
conoscenze esoteriche.
Una serie di omicidi misterioso diventano una vera lotta tra
il bene e il male: gli angeli di Dio scacciati dal paradiso, si sono infiltrati
tra gli uomini e cercano di liberare Lucifero dalla sua gabbia infernale. Solo
Michele e gli adepti ad una setta segreta cercano di impedire che questo
avvenga.
A fine lettura ho potuto dividere il romanzo in due parti:
la prima più realistica e avventurosa e cioè di genere thriller, la seconda
molto fantasiosa ed apocalittica.
La prima parte ha rispecchiato pianamente quello che cercavo
leggendo questo libro perché il mistero presentato è fitto, denso e i
personaggi sono tormentati e interessanti. Le prime pagine mi hanno seriamente
incuriosita così come i delitti e il segreto relativo ai fantomatici
"custodi".
Al contrario la seconda parte mi ha lasciata abbastanza
confusa perché in poche battute, da un thriller reale, si passa ad una storia
di angeli incarnati in uomini che manipolano la razza umana per liberare il
Diavolo sulla Terra. Ma perché? Capisco che l'intento dello scrittore sia stato
quello di creare un forte contrasto tra bene e male, luce e ombra, ma perché andare
così oltre e mettere insieme Belzebù, Mammona, Michele e tutti gli altri angeli
caduti?
Va bene l'esoterismo, la setta, i cattivi che complottano
per sovvertire il mondo come lo conosciamo, il bene e il male in continuo
contrasto, ma in questo caso il romanzo, più che un thriller, diventa un
fantasy a sfondo religioso!
Probabilmente questa mia indignazione deriva dalle mie
aspettative deluse, ma, a parecchio tempo dalla lettura, la mia impressione di
confusione rimane immutata. L'autore ha decisamente messo troppa carne a
cuocere: religione, azione, sparatorie, droga, guerre angeliche che durano da
secoli, poteri soprannaturali, peccato, depressione. Di tutto di più!
Ovviamente, ciò che non poteva assolutamente mancare, è la
scena finale in cui i buoni combattono i cattivi ma non a suon di pallottole,
ma con incantesimi, invocazioni e manipolazioni della mente. Finire il romanzo
è stata una vera impresa, ho meditato di abbandonare diverse volte ma volevo
capire come il tutto si sarebbe concluso, ma non per interesse, più che altro
per capire se la narrazione sarebbe rientrata nei limiti del ragionevole.
Avrete sicuramente capito che il romanzo non mi è piaciuto e
quindi non mi dilungo ulteriormente e assegno una stellina e mezzo per la parte
iniziale che mi ha incuriosita.
Lya
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