Questa settimana sto leggendo:
"Maria aprì la bocca per protestare, ma poi, dopo un'occhiata allo strano dipinto sopra il caminetto, la richiuse. Pazienza. Pazienza. Il cavallino bianco e l'animale fulvo, che galoppavano insieme nella radura, sembravano non avere fretta di arrivare. Benché forse stessero galoppando da anni, la felicità che si respirava nel quadro non era macchiata dall'impazienza. La primavera di Moonacre si trasformava lentamente in estate, un bocciolo dopo l'altro, una foglia dopo l'altra, senza fretta. In campagna la fretta non esiste. Maria si alzò, prese i libri di poesie dalla pila nell'angolo del sedile della finestra, e li sparse sul tavolo di legno di rosa. Lesse per primo un libretto dalla copertina sciupata color verde oliva, un volume di poesia francese che apparteneva a Miss Heliotrope. Le era stato regalato in gioventù, aveva raccontato a Maria, da un profugo giunto in Inghilterra per sfuggire a una delle tante rivoluzioni sempre in corso in Francia, e che aveva alloggiato nel villaggio della Cornovaglia dove il padre di Miss Heliotrope era parroco a quel tempo. Lei gli aveva insegnato l'inglese e gli aveva regalato un libro di poesia inglese, lui le aveva insegnato il francese e le aveva regalato quel libro. Il nome di lei, Jane Heliotrope, era scritto sul risguardo in una bellissima calligrafia, e sotto aveva messo il proprio nome, Louis de Fontenelle. Quella mattina Maria volle chiedere di lui a Miss Heliotrope."
Isy
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