Titolo: L'ultima canzone
Autore: Nicholas Sparks
Pagine: 438 pgine
Prezzo: 20 €
Editore: Frassinelli
Trama:
Veronica
Miller, che tutti chiamano Ronnie, ha diciassette anni, vive a New York,
frequenta i club più trendy della città ed è convinta di essere una ragazza
indipendente. Fino a quando si ritrova a passare l'estate a Wilmington, nel
North Carolina, con il padre Steve, ex insegnante di pianoforte e concertista,
che ha abbandonato la famiglia ormai da tempo. È questa la ragione per cui
Ronnie lo detesta, al punto da non voler più avere niente a che fare con lui.
Sono passati tre anni dall'ultima volta che gli ha rivolto la parola e non
avrebbe alcuna intenzione di ricominciare proprio adesso. Ma a organizzare la
sua vita non è lei, non ancora. Sua madre ha preso una decisione irrevocabile:
spedirla insieme al fratellino Jonah tra le braccia di quel padre quasi
sconosciuto, che si è autoesiliato in uno sperduto paesino della costa
orientale. Dove il massimo divertimento è pescare e fare surf. A Ronnie sembra
di essere finita in un incubo, e ormai è convinta che quella sarà la peggiore
estate della sua vita. Eppure... Eppure, Steve è sempre il padre che le ha
insegnato ad amare la musica, e che ha scritto per lei le canzoni più belle.
Eppure, conoscere Will, l'ultima persona da cui credeva di poter essere
attratta, significa vedere il mondo con occhi nuovi. Con lui, Ronnie vive
esperienze che a New York non aveva mai nemmeno immaginato, come sorvegliare
per tutta la notte un nido di tartarughe marine e contemplare in silenzio il
calare del sole sulla linea dell'orizzonte. Così, quasi senza rendersene conto,
si ritrova perdutamente innamorata, per la prima volta nella sua vita. Una
manciata di giorni, e quella breve estate diventa la più struggente delle
stagioni. Indimenticabile, come il primo amore.
Ho
acquistato questo libro alla scorsa Fiera del Libro di Torino dopo che lo
corteggiavo da moltissimi mesi, ma vuoi per un imprevisto o altre ho sempre
rimandato la lettura, fino a quando non mi sono detta “STOP! È il momento di
leggerlo!”. Con questo libro non ho altro che riconfermato la mia stima nei
confronti di un autore a mio avviso straordinario! E devo sottolineare che tra
tutti i libri che ho letto di sicuro questo è il più bello, sia per merito
della storia, ma soprattutto per la sua lunghezza: a differenza di altri
romanzi, qui Nicholas Sparks ha scritto molto di più, soffermandosi molto sui
sentimenti, la psicologia dei personaggi e le descrizioni, che talvolta vengono
meno nei romanzi più brevi dell’autore.
Ma
passiamo subito alla storia. La vera protagonista del romanzo è Veronica detta “Ronnie”.
La storia inizia a giugno, quando la madre di Ronnie decide di mandare la
ragazza e il fratellino Jonah a casa del padre Steve, dalla quale è separata, per passare con lui l’estate, e per una
giovane ragazza abituata alla caotica e mondana New York, l’idea di trascorrere
mesi in un paesino sperduto sulla costa del North Carolina non la fa certo
saltare di gioia. Durante il primo pomeriggio di soggiorno però qualcosa
cambia: Ronnie conosce un ragazzo Will, che per un motivo o per altro è
costretta a frequentare, e nonostante la riluttanza iniziale di lei, riesce ben
presto a conquistare la sua fiducia, complice anche una nidiata di tartarughe. Però
ben presto la situazione cambierà e verrà messa a rischio il rapporto tra
Ronnie e il padre, di per sé molto critico, a causa dell’amicizia tra Ronnie e
Galadriel, detta da tutti Blaze, una ragazza conosciuta in spiaggia, che la
metterà nei guai.
In
tutto questo, e mi dispiace dirlo, la musica gioca un ruolo abbastanza
relativo, e in molti punti è addirittura assente. Ronnie ha infatti sin da subito
messo in chiaro che non vuole avere nulla a che fare con la musica per tutta l’estate
( e per il resto della sua vita!) poiché è una cosa che la lega al padre
(musicista e suo primo insegnante di pianoforte), e da quando lui se n’è andato
lei ha odiato lui e di riflesso anche la musica. Dunque dopo solo poche pagine
il pianoforte di Steve viene nascosto da un pannello di compensato, sparendo
non solo dalla vista di Ronnie ma anche dalla storia. Almeno fino a un punto di
svolta, di cui però non vi parlerò qui.
Analizzando
i personaggi, sicuramente quello che più ho amato è stato quello di Ronnie:
esteriormente una dura, una ribella, ma con dentro un animo fragile e profondamente
buono: e lo si vede dall’amore che nutre nei confronti del fratellino,
nonostante i battibecchi frequenti tra i due (noi sorelle non siamo tali se non
litighiamo con i nostri fratelli: parola di sorella maggiore/minore!). Inoltre
ama leggere, nel romanzo è intenta con la lettura di “Anna Karenina” che spesso non è indicata come una caratteristica da
ribelli. Mi ha colpito tantissimo la sua caratterizzazione e il modo in cui
Sparks ne descrive il carattere e il fisico, a partire dagli abiti sino alla
descrizione dei capelli neri con una ciocca viola da vera ribelle. L’altro
personaggio che ho amato è quello di Steve, un uomo molto pacato, anche davanti
alla sfrontatezze e talvolta maleducazione e cattiveria della figlia. Perché Steve
è consapevole del dolore che ha procurato alla figlia e anche se può apparire
per debole, che non rimprovera mai la figlia, mai una volta che la schiaffeggia,
io l’ho amato così com’era: mite, buono, consapevole dei suoi sbagli e con
tanto amore per i figli tanto quanto la voglia di dimostrarlo.
C’è
poi Will, che passatemi l’espressione, è il belloccio della situazione:
giocatore di pallavolo, tanto amato dalle ragazze, di ottima famiglia, ma con
un animo profondo e un dolore dentro che nessuno conosce. Mi è piaciuto molto il
suo personaggio, molto diverso da ciò che può sembrare dopo le prime
apparizioni. Devo però dire che l’ho apprezzato per lo più nelle situazioni in
cui era coinvolta anche Ronnie, anziché in compagnia della famiglia o degli
amici. Infine devo citare la coppia Blaze e Marcus, che sicuramente al loro
aspetto da cattivi e ribelli, fanno coincidere un animo altrettanto negativo; a
differenza di Ronnie che mostra un carattere ben diverso da ciò che vorrebbe
trasmettere.
Sullo
stile non mi dilungo, perché onestamente ho adorato la scrittura di Sparks, che
come ho detto in precedenza, in questo romanzo non ha badato alle pagine e si è
soffermato molto sulle descrizioni. La scrittura è sempre chiara, scorrevole,
mai noiosa, l’ho letto tutto d’un fiato. Ho anche apprezzato la scelta di
dividere i libri per capitoli e intitolarli con il nome del personaggio
principale del capitolo.
Io
ho assegnato 5 stelline a questo romanzo che Consiglio caldamente! Davvero! Se
poi amato il genere, Sparks è un Must;-)
PS=Preparatevi
tantissimi fazzoletti!!
Alla
prossima
Isy
Quando puoi vieni a fare una visitina al nostro blog... c'è un premio per te ;)
RispondiEliminaSpark per descrivere i sentimenti è bravissimo.
RispondiEliminaIo adoro Nicholas Spark e questo è uno dei miei libri preferiti.Sono d'accordo con la tua recensione(molto bella)e il voto che gli hai assegnato! :D
RispondiEliminaun super libro. anche io piango molto con i suoi libri ... le emozioni sono troppo forti
RispondiEliminaveroo molto bravoo!!Awww!!:D
RispondiEliminacon un libro di sparks o un film tratto da un suo libro è quasi impossibile non piangere!
RispondiEliminaAnche io sto leggendo un libro di nicolas sparks che mi ha suggerito una mia compagna "ho cercato il tuo nome" e devo dire che e' un libro bellissimo che lascia forti emozioni e ve lo suggerisco, appena finito devo leggere l'ultima canzone e spero che mi fara' provare le vostre stesse emozioni e complimenti per la recensione bellissima:-)
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