23 febbraio 2017

RECENSIONE: Il segreto di Cleopatra di Emily Holleman

Buona lettura!

Titolo:Il segreto di Cleopatra
Autore: Emily Holleman
Pagine: 384
Prezzo: € 12 /E-book: € 4,99
Editore: Newton Compton

Trama
Ignorata da un padre che le preferisce la sorella maggiore Cleopatra e da una madre che ha occhi solo per i figli maschi, fin da piccola Arsinoe ha conosciuto dolore e tradimento, anche se è nata nella famiglia più potente dell’Egitto: quella dei Tolomei. Quando Cleopatra fugge da Alessandria con il padre, in seguito all’ascesa al trono della sorellastra Berenice, la ragazzina viene abbandonata al suo destino ed è costretta a lottare per sopravvivere all’interno di una corte corrotta, in cui gli intrighi sono all’ordine del giorno. E la sua vita viene nuovamente sconvolta quando Tolomeo torna alla testa di un esercito romano per riprendersi il trono. Il padre la accoglierà o la considererà una traditrice per aver vissuto e mangiato sotto lo stesso tetto della sorellastra? Nel frattempo anche Berenice sta lottando con i suoi demoni mentre cerca con tutti i mezzi di mantenere il potere. Fra matrimoni di convenienza e amori, alleanze e tradimenti, Arsinoe dovrà – una volta per tutte – decidere da che parte stare e lottare per ottenere il ruolo a cui per nascita è destinata.
"Il segreto di Cleopatra" o meglio, "Cleopatra's shadow" nel titolo originale, è un romanzo a tratti storico ambientato nell'Egitto della romanità ormai più che diffusa.

Le due protagoniste del romanzo sono Arsinoe e Berenice, rispettivamente la sorella minore e la sorellastra maggiore di Cleopatra. Una è poco più di una bambina e l'altra è una donna fatta che scaccia suo padre, Tolomeo il flautista, dal trono d'Egitto prendendo in mano un regno ormai inesorabilmente vicino alla rovina, circondato e controllato dai romani. Le due sorelle s'incontrano nel grande palazzo di Alessandria: Berenice è appena ascesa al potere, Arsinoe è stata abbandonata al suo destino da entrambi i genitori. La bambina, di appena 8 anni, è costretta a supplicare la sorella di non ucciderla per la sua ascendenza bastarda: lei è, come Cleopatra e i suoi due fratellini tratti in salvo, la figlia di una delle concubine di Tolomeo.

Il romanzo racconta la storia delle due sorelle meno famose prima che Cleopatra diventasse regina.
Solitamente, come si parla di Egitto, il mio animo da egittologa mancata torna prepotentemente alla ribalta e quindi eccomi qui a parlarvi di questo romanzo. È davvero moltissimo tempo che non leggevo un romanzo, potenzialmente, storico ambientato in Egitto perché ultimamente mi sono dedicata maggiormente alla Scozia del settecento (vedi la Gabaldon). Dopo aver letto la grande saga egiziana di Wilbur Smith e diversi altri romanzi sulla stessa scia, non potevo farmi mancare uno che pareva incentrato su Cleopatra. Ma andiamo per ordine.
"Il segreto di Cleopatra" non parla di nessun segreto e neanche di Cleopatra; il titolo è totalmente fuorviante e, se vi aspettate una rivisitazione romanzata della storia di una delle più conosciute regine d'Egitto, bè sarete delusi. Non mi sono particolarmente soffermata sulla trama riportata sul libro e mi sono fiondata tra le pagine del romanzo con alcune aspettative. Ho iniziato le prime pagine attendendo la comparsa della fantomatica Cleopatra ragazzina ma nel libro ci sono solo i punti di vista di Arsinoe e Berenice che si alternano. Su entrambe pesa, in modo diverso, l'ombra della sorella più amata del padre: Arsinoe è stregata e ammira la sorella e confidente che appare inizialmente su una nave in procinto di fuggire da Alessandria con Tolomeo e poi solo nei suoi ricordi o nelle sue speranza, Berenice odia questa sorella perché, oltre ad averla scalzata dagli affetti paterni, è anche la più grave minaccia al suo regno appena conquistato. Insomma, di Cleopatra c'è solo una piccola eco. Davvero odio i titoli fuorvianti!
Nonostante questo, il romanzo non mi è dispiaciuto, anzi, scorre piacevole fino alla conclusione anche se non l'ho trovato per nulla indimenticabile. Potenzialmente poteva dare di più.
Arsinoe è una bambina ma parla e ragiona come un'adulta: come personaggio è poco credibile e infatti l'ho immaginata per tutta la lettura come un'adolescente. Berenice invece, che è riuscita a togliere il trono a suo padre, non ha una personalità forte e definita che invece dovrebbe possedere. Le due protagoniste mi sembrano quasi invertite nel loro modo di ragionare e comportarsi. Oltre a questo non ci sono delle belle descrizioni degli ambienti e dell'epoca narrata, tutto si risolve tra le quattro mura del palazzo (tranne una piccola parentesi).
Il finale apertissimo non dà alcuna soddisfazione al lettore che rimane un po' titubante: io sono andata su wikipedia per capire cosa successe dopo.
In generale, titolo fuorviante a parte, il romanzo è carino e si legge con facilità ma non sfrutta a pieno la buona idea di base dell'autrice.
Assegno tre stelline.

Lya

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