26 gennaio 2017

RECENSIONE: The last Echo di Kimberly Derting

Buongiorno lettori!
A partire da oggi ho deciso di voler pubblicare tutte le mie recensioni "antiche" dedicate alle serie. Parto oggi con la serie di Kimberly Derting, interrotta in Italia al secondo volume. Poiché mi era piaciuta ed ero curiosa di sapere come continuava, ho proseguito la lettura in inglese.

QUI trovate la recensione di "La Collezionista di voci"
QUI trovate la recensione di "Ancora un respiro"

Titolo: The last Echo
Autore: Kimberly Derting
Pagine: 358
Serie: The body fnder #3
Lingua inglese

Trama
Violet ha la capacità di percepire i morti che, durante i precedenti libri, l'ha portata a scoprire omicidi oscuri e segreti da tempo sepolti nella sua piccola città. Ora che sta lavorando con una speciale squadra investigativa, Violet spera di poter aiutare ancora più persone - sia per salvare una vita sia per aiutare nella cattura di un assassino. Anche se è sollevata di essere finalmente onesta su quello che può fare, la sua connessione con il partner così misterioso, Rafe, è al tempo stesso confusa e inquietante e il loro legame così intimo crea tensione con il suo fidanzato Jay.
Quando Violet scopre il corpo di uno studente universitario ucciso dal "Collezionista", la ragazza si rifiuta di rinunciare al caso. Violet non si rende conto che il serial killer sta cercando di aggiungere altre vittime alla sua collezione e che lei possa aver attirato la sua attenzione.


Dopo parecchi anni in seguito alla lettura dei primi due libri della serie ”The body finder” eccomi a parlarvi del terzo libro che ho letto in inglese. Ebbene sì, anche questi romanzi fanno parte delle serie interrotte! La Mondadori ha pubblicato i primi due e poi, quando la storia si è fatta interessante, ha deciso di non pubblicare i seguiti.

Violet ha iniziato ad accettare il suo dono: lei viene chiamata dai corpi morti in modo violento perché sente un’eco irresistibile. Allo stesso modo vede delle impronte sulle persone che hanno ucciso. Questa sua capacità, nascosta per tanti anni, viene scoperta da Sara, un ex agente dell’FBI che ha creato un’unità speciale: tutti coloro che ne fanno parte hanno dei poteri particolari, utili alle indagini per omicidio. Dopo un’iniziale reticenza, Violet s’integra nel gruppo e collabora alle indagini finché non viene nuovamente coinvolta personalmente.

Perché tra tutte le serie che ho in corso ho scelto questa? Perché trovo che sia uno young adult diverso dai soliti, ci sono le caratteristiche classiche che tornano, ma il tocco paranormale e thriller non mi sono dispiaciuti affatto e per questo ho deciso di concluderla.
Devo dire che questo terzo libro mi è piaciuto a tratti, trovo sempre che sia “originale” rispetto al panorama di YA che abbiamo, ma ho notato che ci sono alcune cose che si ripetono. In primis lo schema della narrazione si replica per la terza volta e l’ho trovato un po’ monotono. C’è l’apertura misteriosa relativa a un crimine avanti nel tempo, poi appare Violet con Jay e Rafe, iniziano a indagare, lei senza pensare alle conseguenze segue le eco che avverte e finisce nei guai. Il tutto si conclude con qualcuno che la salva. Questo schema di base, con le varie differenze, si ripete per la terza volta in questo romanzo e sono rimasta un po’ male, insieme al prevedibile triangolo amoroso che si è profilato. A parte questo, il libro mi è sembrato carino e leggibile con facilità anche in inglese.
Ho particolarmente apprezzato le storie di alcuni personaggi come Gemma, Sara e soprattutto Rafe che, in questo volume, mostra un po’ più di se. Lui è il solito ragazzo ombroso e problematico dal passato difficile ma, nonostante questo mi piace parecchio come l’autrice lo ha fatto crescere in questo libro.
Mi fermo qui per non spoilerare troppo e assegno tre stelline e mezzo al romanzo perché ho trovato il colpo di scena finale davvero molto d’effetto.



Lya

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