eccomi con una nuova recensione, non troppo positiva, del primo libro della nuova trilogia di Licia Troisi. All'inizio della prossima settimana pubblicherò la recensone del secondo volume. Buona lettura!
Autore: Licia Troisi
Pagine: 420
Prezzo: 19 euro
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 11 novembre 2011
Trama
Nashira
è un mondo in cui l’aria è il bene più raro: solo gli immensi alberi
che ricoprono l’impero di Talaria possono produrla e un’arcana pietra è
in grado di trattenerla. Tutte le città vivono alla loro ombra, e un
antico dogma impedisce agli abitanti di osservare direttamente il cielo
e i suoi due soli.È così
che Talitha, figlia del conte del Regno dell’Estate, è sempre vissuta,
finché la morte improvvisa dell’amata sorella non la costringe a
prendere il suo posto in monastero. Ma Talitha è una combattente e
quella vita, con i suoi intrighi e le sue proibizioni, le va stretta:
il suo destino è la spada, e con il fedele schiavo Saiph progetta di
fuggire. Non sa ancora che le sacerdotesse proteggono un segreto: il
mondo sta per essere distrutto, minacciato da un male che presto
trasformerà ogni cosa in un incubo di fuoco, e solo un essere di razza
sconosciuta, imprigionato e nascosto come eretico, sa come salvarlo.In
un universo rigidamente diviso tra schiavi e uomini liberi, fede e
dubbio, verità e oscurantismo, Talitha dovrà affrontare un viaggio fino
alle terre più fredde di Talaria e trovare l’unica risposta in grado di
salvare Nashira.
Mia Recensione
Premessa prima di iniziare a parlare del libro: durante il
periodo di Harry Potter, tra una lettura e l’altra per intenderci, ho cercato
in lungo e in largo dei romanzi fantasy che mi piacessero e mi interessassero,
allora ho fatto la conoscenza con Nihal e Dubhe, due delle mie eroine
preferite, uscite dalla penna dell’italianissima Licia Troisi. Vi dico questo per
farvi capire con quanta amarezza io mi accinga a criticare il suo ultimo
romanzo e cioè “I regni di Nashira”.
I regni di Nashira sono divisi al suo interno da due caste:
i nobili e gli schiavi. I primi si cullano nelle loro ricchezze e nel loro
potere che deriva dalla loro posizione sociale e puniscono e trattano come animali i
loro sottoposti. Gli schiavi, passivi e sottomessi, obbediscono ciecamente agli
ordini e si fanno picchiare e uccidere per cose futili. Questa è la situazione
che risulta essere la normalità nel regno.
Talitha, la protagonista, è una giovane di rango elevato,
figlia di uno dei più severi e terribili nobili della regione dell'estate, e possiede da sempre una vena di ribellione: è amica del suo schiavo Saiph e soffre nel vedere
cosa accade agli altri schiavi per ordine o per mano del suo stesso padre.
Quando una tragedia colpisce la sua famiglia, ma soprattutto
distrugge le ambizioni del padre, Talitha deve lasciare la sua vita di
apparente libertà per diventare una sacerdotessa. Ma lei non ci sta, si rifiuta
di sottomettersi e fugge per scoprire cosa sta accadendo a Nashira rendendosi
però conto che la libertà non è esattamente quello che immaginava.
I regni di Nashira, il sogno di Talitha è il primo volume di
una nuova trilogia, (a novembre è infatti uscito il secondo) e devo dire che non mi è
piaciuto particolarmente. Ciò deriva dal fatto che io ho letto quasi tutti i
libri dell’autrice e in ogni gesto, azione e pensiero della protagonista, che
si chiama Talitha, appunto, ho ritrovato qualcosa delle protagoniste presenti
nelle tre trilogie del Mondo Emerso.
Talitha è una ragazza di 17 anni che desidera ardentemente
essere libera da suo padre e dal suo mondo agiato(una nobile che vuole
mischiarsi tra il popolo insomma), senza sapere bene cosa sia in effetti la libertà,
senza comprendere pienamente le conseguenze delle sue azioni avventate in un
mondo quasi vicino alla ribellione, e Nashira è davvero sull'orlo dell'abisso.
Ho trovato questa protagonista non equilibrata perché passa
da momenti in cui si comporta in modo davvero molto infantile, con giochi e
scenate, a momenti di maturità inaudita che avrei maggiormente tollerato in un
secondo o terzo volume. Inoltre, come ho già detto, ho ritrovato dei tratti che
conoscevo già: di Dubhe ha lo spirito d’avventura e l’irruenza, di Nihal ha
l’altruismo e la conflittualità psicologica…. Insomma, per me non è nulla di
nuovo, non è quello che mi aspettavo.
Altra critica è da muovere al personaggio maschile Saiph che ho
trovato poco approfondito, infatti credo che per tutto il primo libro sia
lasciato molto a se stesso, ma in fondo ho la convinzione che abbia del potenziale che spero sarà sviluppato. A lettura terminata mi sono resa conto che avrei preferito avere lui al centro
della narrazione, sarebbe stato più originale e sicuramente i lettori che, come
me, conoscono le altre trilogie, avrebbero apprezzato di più.
Altro punto dolente è l’ambientazione che mi è parsa originale ma non sfruttata a dovere, potrei arrivare a definirlo un fantasy ecologico, ma l'autrice non ha fatto in modo che il lettore si incuriosisse maggiormanete nei riguardi di questo mondo con due soli, senza aria nell'atmosfera che sopravvive grazie ad alberi che producono cristalli, insomma glissa e non approfondisce dei bei argomenti.
Tirando le somme il libro non mi ha entusiasmata ma non l’ho
trovato neanche brutto, quindi per ora assegno 2 stelline e mezzo, ma mi
riservo di continuare la serie per vedere se è in crescendo.
P.S. la cover di Paolo Barbieri è spettacolare!!!
Lya
Sempre nulla da ridire sulle cover di Barbieri! ;-)
RispondiEliminaMmm, avevo intenzione di farmelo prestare (dopo che mi hanno sconsigliato "la ragazza drago"), ma per adesso desisto. Attenderò i tuoi prossimi pareri, magari lo metto in una sorta di "lista provvisoria", in una lista-limbo.
Ciao, se non hai letto tutte le trilogie precedenti potrebbe piacerti! Il secondo libro dei regni di Nashira mi è piaciuto di più ma le similitudini con le altre eroine del Mondo Emerso sono abbastanza evidenti.
EliminaAllora, il mio approccio con la Troisi è particolare.
EliminaAvevo iniziato con Nihal della Terra del Vento, ma dopo le prime 80 pagine ho desistito. Ora, vorrei darle una seconda possibilità, però devo ancora decidere se riprendendo il primo volume delle Cronache del Mondo Emerso, oppure attaccando con una saga tutta nuova.
A me il libro è piaciuto tantissimo, ma sono di parte perché amo la Troisi ed è in assoluto la mia autrice preferita.
RispondiEliminaCerto su alcuni punti ti do ragione, come ad esempio il fatto che Talitha ha molto delle eroine del Mondo Emerso, ma d'altronde per me che sono un fan questo richiamo alle storie passate mi è piacevole. Inoltre trovo che ciò accada quasi in tutte le sue storie, le protagoniste sono sempre un po' simili: insicure, prive di autostima, ribelli, maschiacce, temerarie e forti.
Sono caratteristiche che ho sempre ritrovato nei suoi scritti.
Infine anche sull'ambientazione ti appoggio. Credo sia straordinaria e infinitamente interessante, ma poco sviluppata.
Ad ogni modo, il romanzo mi ha coinvolto lo stesso da morire, così come il secondo.
Se amate il genere e non lo avete ancora letto, dategli un'occasione ;)