Buonasera lettori
ecco una mia recensione di un romanzo letto nel corso del 2012!
Titolo: Le osservazioni
Autore: Jane Harris
Pagine: 464
Prezzo: 9 euro
Genere: Romanzo storico
Editore: Beat
Data di pubblicazione: 25 Gennaio 2012
Trama
In un giorno del 1863, nella Terra del Diavolo, il
pezzo di Scozia che unisce Glasgow a Edimburgo, Bessy entra a servizio
in una magnifica casa. Lavare, cucinare, battere i tappeti e fare il tè,
accendere i camini tutte le mattine, pulire la cucina e tenerla accesa,
lucidare gli stivali e svuotare il pitale della padrona e del marito
sono compiti faticosi, ma Bessy ora ha un tetto sulla testa e la pancia
piena. Perché, però, Arabella, la padrona di casa, con gli occhi che le
brillavano, le ha messo in mano un libretto con una copertina di cartone
e le ha ingiunto di scriverci dentro tutte le sue osservazioni mattina e
sera? E che cosa è successo veramente a Nora, la ragazza che era prima a
servizio, morta in circostanze misteriose?
Segreti e sospetti,
verità nascoste e palpiti del cuore in un'opera che ha rivelato un nuovo
grande talento del romanzo storico, Jane Harris, una scrittrice capace
come pochi di narrare della forza inarrestabile delle passioni.
Mia recensione
Libro acquistato per premiarmi per aver preso un bel voto ad
un esame, Le Osservazioni è un romanzo storico che tende al giallo/thriller e
che è scritto in un modo molto particolare.
La protagonista è Bessy, una ragazza irlandese di 16 anni,
abbastanza rozza ma vivace e spiritosa, che vive nel periodo vittoriano; il
lettore la incontra per la prima volta mentre, con un vestito sgargiante,
cammina per la desolata campagna scozzese alla ricerca del "castello"
per poter chiedere di lavorare come domestica. Da una casa imponente ma
diroccata vede una donna distinta correre dietro ad un maiale e si ferma ad
aiutarla, sarà lei, la sua nuova datrice di lavoro che, nonostante Bessy non
abbia alcuna referenza, la assume chiedendole di annotare su un diario le sue
emozioni e sensazioni, in modo che lei lo possa leggere. La padrona si rende
conto che una cameriera che sa scrivere è un bene prezioso, quindi coglie al
volo l'occasione.
Bessy, dopo aver iniziato a lavorare e dopo averci narrato
un pò del suo passato difficile, ci racconta che oltre alle incombenze di una
normale serva, deve anche far fronte a delle strambe richieste della padrona,
nulla di scandaloso, solamente strane. E qui la situazione inizia a prendere una
strana piega: una cameriera praticamente perfetta, morta, un libro in
lavorazione e tanti misteri.....
Prima di iniziare a dirvi cosa penso delle Osservazioni, ci
tengo a spiegarvi perché ho comprato questo libro con un titolo alquanto
improbabile che non attira molti lettori: semplicemente perché io adoro le
pubblicazioni della Beat edizioni, quindi sono andata a colpo sicuro. E non ho
sbagliato molto, perché nonostante alcune cose che non mi hanno convinta, il
libro è davvero originale.
L' inizio è davvero molto promettente, simpatico e allegro e
in poche pagine riesce a strapparti spesso un sorriso perché Bessy, con le sue
riflessioni da popolana espresse con un registro altrettanto basso, risulta
immediatamente divertente però, andando avanti la narrazione, arrivati a poco
più di metà, diventa più lenta si perde quel brio iniziale per essere
sostituita con momenti abbastanza piatti.
La protagonista è la chiave di tutta la mia positività nei
riguardi del romanzo perché possiede quel misto d'ingenuità, speranza, malizia
e ironia che me l'hanno fatta adorare, e in più, l'accorgimento usato
dall'autrice che ha scritto il romanzo con l'ausilio di un linguaggio
"basso" e "spicciolo", in alcuni casi quasi infantile, mi è
davvero molto piaciuto. É possibile che alcuni lettori possano avere difficoltà
ad adattarsi alla lettura di questo registro linguistico, ma io mi ci sono
immediatamente trovata perché questo stile gergale è perfettamente in linea con
il carattere e l'estrazione sociale della protagonista che vuole essere forte,
e lo è, ma è anche indifesa e alla ricerca disperato di affetto.
Insomma, "Le osservazioni" è un romanzo vittoriano
atipico, perché quelli che ho letto fino a questo momento sono o gialli oppure
storie d'amore romantico, qui invece non è propriamente chiaro il genere di
fondo perché se da una parte c'è un mistero da svelare, d'altra parte, questo
mistero viene messo spesso in ombra dalla scoppiettante personalità di Bessy.
Peccato per la seconda parte che rallenta tantissimo la
lettura parchè la storia procede lentamente e alcuni momenti sembra arrancare
per arrivare alla sua conclusione. Insomma si parte con il botto, con una serie
di stranezze e con un mistero raccontato in modo disinvoltamente ironico, però
poi si va calando fino ad arrivare ad un guizzo carino sul finale.
Assegno tre stelline e mezzo al romanzo.
Lya
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