ecco una nuova recensione di un libro uscito alla fine del 2013!
Titolo: Miele
Autore: Ian McEwan
Pagine: 368
Prezzo: € 20,00
Editore: Einaudi
Genere: narrativa
Data di pubblicazione: novembre 2012
Trama
Per Serena Frome, bella figlia di un vescovo anglicano, l'avventura sta tutta nei romanzi che divora uno dopo l'altro per sfuggire alla noia. Ma quando l'agenzia d'intelligence britannica MI5 la ingaggia come spia al servizio della guerra fredda, per lei il rischio e la passione si trasferiscono dalla carta alla vita.
«Miele» è il nome in codice dell'operazione cui deve prendere parte, Tom Haley quello del romanziere che ha il compito di adescare. Dovrà avvicinarlo, coprirlo di quattrini e segretamente assoldarlo alla causa dell'Occidente. Dovrà batterlo sul suo stesso terreno, quello della finzione. Non tradirsi. Non fidarsi. E perderà.
Mia recensione
Miele è stato il mio primo libro di Ian McEwan e il primo
libro che ho letto del 2013 e devo dire di non esserne rimasta particolarmente
entusiasta.
La protagonista è Serena una semplice ragazza che sta
vivendo intensamente gli anni sessanta e che quindi sente una forte voglia
d'indipendenza e di emancipazione. Durante i suoi anni al college, per puro
caso, incontra un professore di storia contemporanea maturo con il quale inizia
a frequentarsi , diventando poi sua amante. Durante la loro intensa relazione,
fisica ma soprattutto intellettuale, Serena viene addestrata da questo
professore in diversi settori disciplinari, perché lui vuole introdurla
nell'ambiente amministrativo degli agenti segreti appartenenti alla MI5. Serena
quindi inizia la sua vita da adulta in questo mondo così misterioso e viene
reclutata per portare avanti una missione di secondaria importanza chiamata
Miele.....
Come primo approccio alla scrittura di questo autore, devo
dire che "Miele" non è stato probabilmente il massimo, infatti mi
riservo di leggere "Espiazione" visto che tantissimi mi hanno parlato
bene di questo romanzo.
In generale ho trovato la trama del libro poco avvincente
anche se realistica e ben congeniata nel suo insieme, e ho trovato le lunghe
digressioni sull'economia e la situazione politica dell'Inghilterra degli anni
40, 50 e 60 del novecento davvero noiose e poco rilevati nello sviluppo della
storia.
Lo stile di scrittura dell'autore è articolato e intrigante,
digressioni a parte, e i personaggi descritti mi sono parsi vivi e palpabili
nei loro pensieri e desideri. Insomma lo stile mi ha colpito moto
positivamente, ma la trama costruita diventa ad un certo unto del romanzo
ripetitiva e poco appassionante.
La protagonista però mi è rimasta davvero impressa perché
muove i suoi passi in mondi davvero molto dinamici e quasi contraddittori: da
una parte ci sono gli anni 60 così fuori dagli schemi e così rivoluzionari,
dall'altra c'è il suo impiego così controllato e rigido. Serena è sicuramente
uno spirito libero che combatte contro lo stereotipo della donna casalinga e
dipendente dal capofamiglia e che, proprio per evitare tutto ciò, accetta un
lavoro che la stringe in una morsa di regole e segreti. Ho trovato molto
stimolanti gli spunti di lettura che sono disseminati in tutto il romanzo,
perché Serena legge moltissimo e si dedica a generi diversi, quindi mi sono
segnata alcuni titoli che potrei prendere in considerazione!
Prima di concludere però, devo certamente segnalare il
finale che ho trovato geniale e che riabilita la noia di alcuni punti.
Assegno quindi 3 stelline.
Lya
questo non ce l'ho ma ho espiazione. non ho mai letto nulla di McEwan ..se mi piaace prenderò anche questo. recensione interessante
RispondiEliminaUno dei miei libri "da leggere"!!
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