13 settembre 2011

Recensione "L'ultima cospirazione" di steve Berry

Titolo: L’ultima cospirazione
Autore: Steve Berry
Pagine: 503
Prezzo: 8,90€
Editore: Tea

 Cotton Malone, un ex agente operativo al servizio del Dipartimento di giustizia americano, si sta godendo la sua nuova vita a Copenaghen, dove gestisce una libreria antiquaria. Ma la tranquillità di un'esistenza appartata non è destinata a durare a lungo. Tutto comincia quando Cotton assiste a uno scippo ai danni del suo ex superiore, Stephanie Nelle, giunta in Danimarca per partecipare a un'asta di libri antichi. Cotton capisce subito che quella rapina non è casuale, anche perché il ladro muore subito dopo in circostanze misteriose. Malone allora segue Stephanie e scopre la ragione del viaggio della donna: acquistare un raro volume, che tuttavia la donna non riesce ad aggiudicarsi. A questo punto, Stephanie è costretta a rivelare a Malone la verità: sta seguendo una catena di indizi rinvenuti dal marito, uno studioso di esoterismo morto alcuni anni prima, e quel libro potrebbe essere la chiave per risolvere il mistero del paesino francese di Rennes-le-Chateau e, di conseguenza, del mitico tesoro scomparso dei Cavalieri Templari.

Mia recensione

"L’ultima cospirazione" è un romanzo di Steve Berry, classe 1955. Edito nel 2006 è il primo di una serie di thriller che vede come protagonista Cotton Malone, un ex agente governativo americano, che dopo aver lasciato il lavoro, si trasferisce a Copenaghen dove apre una libreria di antiquariato, sua passione da sempre.
La sue esistenza in Europa è tranquilla e fin troppo monotona, ma lui è felice. Però come ben si sa, qualcosa deve succedere. E così assiste per caso ha un furto e, riscoperta la sua indole da agente, si mette all’inseguimento del ladro, il quale dopo essere stato incastrato all’interno di una torre preferisce uccidersi gettandosi da essa anziché farsi arrestare. Già questo è stranissimo, ma ciò che rende ancora più misterioso il tutto è che la vittima dello scippo è Stephanie Nelle, suo ex superiore, che in realtà si sarebbe dovuta trovare ad Atlanta a gestire la “Sezione Magellano”, e non a Copenaghen. Lei poi è sfuggente, evita Malone, cerca di non farsi trovare. Ma Cotton dopo aver capito che la donna si è immischiata in qualcosa di grande e pericoloso decide di aiutarla, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
La vicenda ruota attorno a uno dei più grandi misteri irrisolti, quelli che non mancano di essere trattati in tv da decina di film e documentari: il Tesoro dei Templari, che qui prende il nome di Grande Eredità! Un mistero che rischia di colpire la Chiesa alle sue fondamenta. Una perfetta dose di suspense e di scelte sagge e difficili. E in tutto non può non mancare il racconto delle vicende del celeberrimo Jacques Saunier e della enigmatica Rennes-le-Château.
Sulla copertina è riportato un giudizio espresso sul «class»: “Steve Berry sfida il Codice da Vinci di Dan Brown e lo batte sul piano dell’attendibilità storica e della qualità della scrittura”. Devo ammettere che per quello che ho studiato il libro è realmente attendibile e molto dettagliato per quanto riguarda la narrazione storica. Inoltre la scrittura scorrevole aiuta a comprendere bene la storia.
I personaggi sono ben caratterizzati: ho amato Cotton, uomo coraggioso, che nonostante abbia abbandonato il suo posto da agente per vivere una vita tranquilla, non ci pensa due volte a rimettersi in azione per aiutare Stephanie, la quale nonostante la sua vita tormentata non le permetta di sentirsi amica di nessuno, decide di farsi aiutare. Sempre di Stephanie bisogna sottolineare l’orgoglio troppo esagerato e anche l’arroganza che a lungo andare diventa fastidiosa. A far da cornice ci sono altri personaggi: Lars Nelle, marito di Stephanie, morto misteriosamente 11 anni prima e Mark Nelle, loro figlio, anch’egli scomparso misteriosamente 6 anni prima, senza che di lui si sapesse nulla. C’è poi anche una figura misteriosa di cui non si sa nulla fino a metà libro, se non che si trova sempre nel posto giusto al momento giusto per salvare il collo a Malone. Una figura troppo spericolata e agile per poter essere vista o catturata. Poi non posso non nominare Royce Claridon e Thorvaldsen, le due menti storiche del romanzo, che con i loro racconti rievocano eventi del passato in modo preciso e dettagliato. Poi troviamo Raymond de Roquefort, un templare, un personaggio coraggioso, anche se questa sua forza deriva dalla bramosia di potere e no da ideali giusti e pacifici. Infatti non esiterà a violare le principali regole dell’ordine pur di ottenere ciò che vuole.
Se parliamo della scrittura, come già detto si tratta di uno stile scorrevole, talvolta un po’ prolisso, ma mai noioso al punto da far sbadigliare. La scrittura coinvolge, i capitoli terminano quasi sempre con un colpo di scena che ti impediscono di dire: “Finisco il capitolo e poi vado a dormire”, e così nottate di lettura fino a quando non mi si chiudevano gli occhi. Ricco di indizi e crittogrammi che il lettore prova a risolvere coi personaggi! Davvero belle e travolgente, con un finale emozionante. Poi per chi come me ama i thriller storico-religiosi, questo romanzo è davvero perfetto. 
Assegno dunque 4 1/2 stelle. Buon mistero a tutti;)

Isy

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