Buon martedì e buona lettura! ^^
Titolo: Pietra è il mio nome
Autore: Lorenzo Beccati
Prezzo: 14,90 € cartaceo / 9,99 € ebook
Editore: Nord
Data di uscita: 9 gennaio 2014
Trama
Genova, 1601. La chiamano la Tunisina. La disprezzano. La temono. Eppure
è a lei che i genovesi si rivolgono quando hanno bisogno d'aiuto.
Pietra sostiene di essere una rabdomante. In realtà è solo una donna
consapevole che il mondo non le perdonerebbe mai il suo straordinario
intuito e il suo eccezionale acume. Talenti grazie ai quali riesce a
trovare non solo sorgenti d'acqua, ma anche bambini scomparsi e gioielli
rubati. E, quando vengono compiuti delitti all'apparenza inspiegabili,
persino le autorità cittadine si avvalgono dei suoi servigi. In questo
caso, però, Pietra è stata chiamata dal Bargello per un motivo diverso:
accanto al corpo di una donna, picchiata a morte, è stata trovata una
bacchetta da rabdomante, circostanza che fa di lei la principale
indiziata dell'omicidio. Per dimostrare la propria innocenza, Pietra
sarà costretta a indagare per conto proprio e, ben presto, si renderà
conto che quella giovane è come un fantasma emerso dalle ombre del suo
passato, che riporta in superficie vecchi rancori e rimpianti mai
sopiti. E adesso è venuto il momento di affrontarli, prima che
l'assassino torni per lei...
“Pietra è il mio nome” insieme a “Vetro” sono due romanzi di
autori italiani che mi chiamano da un po’. Dovendo decidere tra i due, per ora,
ho preferito leggere il primo, forse per la protagonista femminile presentata
sin dalle prime pagine.
Pietra è una ragazza strana: dopo aver vissuto la sua
infanzia su una piccola isola del Mediterraneo, si trasferisce a Genova con la
nonna e lì inizia a farsi conoscere per le sue doti di rabdomante. Sfruttando
questa fama decisamente sinistra ma remunerativa, Pietra, seppur giovane, è
molto conosciuta e tanti si rivolgono a lei per risolvere problemi più
disparati. La sua vita è in costante pericolo perché è comunque troppo vicina
alla stregoneria ma la situazione si aggrava quando una serie di violenti
omicidi indicano la strada della sua piccola casa. Queste morti sono molto
vicine a Pietra che per salvare se stessa dovrà risolvere il caso.
Di tanto in tanto mi dedico alla lettura di questi romanzi
storici al femminile; amo sia quelli più alla Jane Austen, romantici ed
eleganti, che questi più particolari di genere thriller. “Pietra è il mio nome”
è stata una lettura decisamente interessante e scorrevole che mi ha incuriosita
sin dalle prime pagine per una caratteristica in particolare: il connubio tra
passato e presente. Pietra, che vuole farsi chiamare Petra, è una ragazza che
ne ha viste già tante nella sua vita e, facendo la rabdomante, conosce tante
persone di diversa estrazione sociale. Però la ragazza nasconde un segreto, che
risulta evidente al lettore sin dall’inizio del libro: lei non è davvero una
rabdomante, finge solo di esserlo per non destare sospetti perché lei è
semplicemente una donna che ragiona con la sua testa. Questa comunione tra il
mondo magico e superstizioso con lo sfondo di una Genova del seicento e la
mentalità di una donna modera indipendente e intraprendente ha reso la lettura
davvero appassionante. Questa unione non stona in alcun modo perché Pietra sa
come muoversi, come fingere e quando abbassare la testa, ma sa anche usare le
sue intuizioni a suo favore; insomma, è una protagonista carismatica.
La storia in generale è piuttosto misteriosa ed è un
crescendo di scoperte e colpi di scena anche se, poco dopo metà del libro ho
capito chi sarebbe potuto essere l’assassino. Nonostante questo l’ho trovato un
thriller storico ben costruito che scorre veloce ma lasciando nella mente del
lettore degli interrogativi. Comunque ribadisco che più che la storia, è la
protagonista ad aver catturato la mia attenzione, è da parecchio che non mi
capita di leggere un romanzo che unisce avventura, storia, belle descrizioni
cupe e dei personaggi interessanti.
L’unica cosa è che mi è sembrato “troppo” breve; l’ho letto
davvero alla velocità della luce. Forse si sarebbero potuti aggiungere maggiori
dettagli o flashback.
Nonostante questo piccolissimo appunto assegno al romanzo
tre stelline e mezzo consigliandolo a chi cerca un romanzo intrigante ma non
pesante.
Lya