29 luglio 2012

Recensione "Pink Lady" di Benedetta Bonfiglioli

Titolo: Pink Lady
Autore: benedetta Bonfiglioli
Pagine 149
Prezzo: 14€
Editore: Ed. San Paolo
Data di pubblicazione: 2012

Trama:
Anna ha diciassette anni e, di fronte all’apatia e alla depressione in cui sono sprofondati i suoi genitori alla morte della sorella maggiore, reagisce solo con la rabbia. Verso di sé, verso i suoi, verso la sorella morta: ne sente la mancanza, vorrebbe non dimenticarla mai, nutrire il ricordo di lei con il suo dolore e nello stesso tempo vorrebbe ricominciare a vivere.
Riuscirà a farlo tra i palazzi antichi di Belmonte, cittadina della Pianura Padana, dove deve ricominciare tutto da capo. Qui conosce l’amore: quello tra Ete e Paolo, quello gratuito di Silvia, quello di Marco e riscopre quello dei suoi genitori. Qui impara che il passato non si cambia e che non è una colpa lasciare che il dolore si plachi per tentare di essere felici.
Mia Recensione:
Anna ha 17 anni, vive in una grande città, quale è Milano, ha tanti amici, una bella famiglia…insomma, una vita perfetta!
Ma ben presto il suo mondo crolla: un secondo, un errore, è un terribile incidente le porta via una delle persone più importanti della sua vita, Laura, sua sorella maggiore! Nulla ha senso, il dolore è troppo forte. Vorrebbe reagire, urlare, arrabbiarsi, e a modo suo lo fa. Ma è sola! I genitori si sono dimenticati di lei, troppo presi dal loro dolore: la madre è diventata apatica, silenziosa, triste, vuota; il padre invece si è rifugiato dal lavoro: con la mente occupata non può pensare che sua figlia non c’è più. Ma Anna ha solo 17 anni, ha ancora bisogno dei suoi genitori, ma loro non ci sono, perciò fa ciò che ogni adolescente fa in questi casi, ovvero cerca di attirare l’attenzione: inizia con un piercing e nel giro di poco tempo sul suo viso i buchi si moltiplicano, si tinge i capelli per dare un cambiamento drastico al suo aspetto: ma non biondi, castani o neri, bensì rosa! Ma nulla serve, e i kg spariscono; sul suo corpo le ferite non sono più solo interiori, ma anche fisiche. La situazione è ormai al limite e i suoi genitori non la vedono. Almeno fino a quando la professoressa d’inglese non da loro modo per risvegliarsi e di vedere finalmente come anche la loro piccola Anna, abbandonata a se stessa, sta male.
Così decidono di cambiar vita, andare lontano, ricominciare da capo. Per Anna non sarà facile ricominciare in un piccolo paesino di campagna: Belmonte. Si mostra restia nei confronti dei nuovi compagni e neanche il buon umore, che sembra aver fatto  rinascere la madre, le danno modo di apprezzare il cambiamento. Il dolore è troppo forte e preferisce odiare la sorella per averla abbandonata piuttosto che accettare questa situazione. Non vuole cambiar vita, conoscere nuove persone, ricominciare a vivere: sembra sia la rabbia a farla ragionare, ma in realtà rispecchia solo la sua immensa fragilità e la terribile paura che cambiar vita la porterà, pian piano, a dimenticare la sua adorata Laura!
Ma lentamente qualcosa cambia!
La conoscenza di Silvia e di Marco, un ragazzo dolce che la fa sentire speciale nonostante il suo aspetto “punk” l’aiutano ad aprirsi e riescono a penetrare nel suo cuore che ormai era chiuso da troppo! E quel soprannome, Pink Lady, datole proprio da Marco in ricordo della famosa mela, che tanto le si addice.
Ad aiutare Anna verso questa rinascita è anche la scoperta casuale, all’interno di un mobile antico nella nuova casa, di un diario appartenente a una sua coetanea vissuta 50 anni prima: la storia d’amore tra la giovane Ete e il suo Paolo riescono a scalfire pian piano il suo animo, come una goccia d’acqua scalfisce la roccia!
Una storia emozionante, letta tutta d’un fiato e dopo averlo terminato ho provato per la prima volta l’istinto di riaprirlo e rileggerlo da capo!
Certo, lo stile di narrazione semplice, veloce e chiaro aiuta molto a far apprezzare questo romanzo. La Bonfiglioli usa un linguaggio che punta e soprattutto ARRIVA dritto al cuore. Avrei preferito che durasse di più e che certe situazioni fossero maggiormente approfondite, perché la storia è originale, per lo meno io non avevo mai letto nulla che trattasse un argomento così forte e straziante, come la morte di una sorella.
Lo stile è fresco ed è impossibile trovare qualcuno che non apprezzi questo romanzo. In 150 pagine una storia che mi ha emozionato più di molti altri romanzi di una mole molto più grossa.
Ho consigliato la lettura a molte amiche..e ora lo faccio con voi amici lettori! 5 stelline super meritate!

L’autrice:
Benedetta Bonfiglioli ha studiato lingue e ha viaggiato tanto per perfezionarle. Insegna letteratura inglese al liceo: ecco perché scruta così bene nel cuore e nella mente dei ragazzi. È sposata e mamma di due meravigliosi gemelli. Vive in provincia di Reggio Emilia, in un paesino che le ha insegnato ad amare le piccole cose. Ha una grande passione per i voli di fantasia e per i lavori manuali. La sua casa è piena di libri e di allegria. Pink lady è il suo primo romanzo.
A presto amici lettori
Isy

4 commenti:

  1. grazie della tua recensione che mi ha invogliata e incuriosita a leggere questo libro. l'ho divorato e ti garantisco che non è proprio da me. mi è piaciuto molto lo stile, quasi una pennellata leggera ma piena di toni caldi con cui scrive questa insegnante. spero tanto che il libro abbia successo per leggerne altri

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  2. anche io l'ho letto tutto d'un fiato e mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi!
    mi ha lasciato davvero qualcosa dentro... più di tanti romanzi molto più complessi.
    è proprio vero che di tanto in tanto conta la storia, ma conta molto di più come ci viene raccontata!
    un libro bellissimo che terrò sempre con me!

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    Risposte
    1. Anche io ho deciso di non darlo via! Anche il solo vederlo il libreria mi suscita bei ricordi^^un libro che seppur breve, mi ha dato tanto!

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