Pagine 149
Prezzo: 14€
Editore: Ed. San Paolo
Data di pubblicazione: 2012
Trama:
Anna ha diciassette anni e, di
fronte all’apatia e alla depressione in cui sono sprofondati i suoi genitori
alla morte della sorella maggiore, reagisce solo con la rabbia. Verso di sé,
verso i suoi, verso la sorella morta: ne sente la mancanza, vorrebbe non
dimenticarla mai, nutrire il ricordo di lei con il suo dolore e nello stesso
tempo vorrebbe ricominciare a vivere.
Riuscirà a farlo tra i palazzi
antichi di Belmonte, cittadina della Pianura Padana, dove deve ricominciare
tutto da capo. Qui conosce l’amore: quello tra Ete e Paolo, quello gratuito di
Silvia, quello di Marco e riscopre quello dei suoi genitori. Qui impara che il
passato non si cambia e che non è una colpa lasciare che il dolore si plachi
per tentare di essere felici.
Mia Recensione:
Anna ha 17
anni, vive in una grande città, quale è Milano, ha tanti amici, una bella
famiglia…insomma, una vita perfetta!
Ma ben
presto il suo mondo crolla: un secondo, un errore, è un terribile incidente le
porta via una delle persone più importanti della sua vita, Laura, sua sorella
maggiore! Nulla ha senso, il dolore è troppo forte. Vorrebbe reagire, urlare, arrabbiarsi,
e a modo suo lo fa. Ma è sola! I genitori si sono dimenticati di lei, troppo
presi dal loro dolore: la madre è diventata apatica, silenziosa, triste, vuota;
il padre invece si è rifugiato dal lavoro: con la mente occupata non può pensare
che sua figlia non c’è più. Ma Anna ha solo 17 anni, ha ancora bisogno dei suoi
genitori, ma loro non ci sono, perciò fa ciò che ogni adolescente fa in questi
casi, ovvero cerca di attirare l’attenzione: inizia con un piercing e nel giro
di poco tempo sul suo viso i buchi si moltiplicano, si tinge i capelli per dare
un cambiamento drastico al suo aspetto: ma non biondi, castani o neri, bensì
rosa! Ma nulla serve, e i kg spariscono; sul suo corpo le ferite non sono più
solo interiori, ma anche fisiche. La situazione è ormai al limite e i suoi
genitori non la vedono. Almeno fino a quando la professoressa d’inglese non da
loro modo per risvegliarsi e di vedere finalmente come anche la loro piccola
Anna, abbandonata a se stessa, sta male.
Così
decidono di cambiar vita, andare lontano, ricominciare da capo. Per Anna non
sarà facile ricominciare in un piccolo paesino di campagna: Belmonte. Si mostra
restia nei confronti dei nuovi compagni e neanche il buon umore, che sembra
aver fatto rinascere la madre, le danno
modo di apprezzare il cambiamento. Il dolore è troppo forte e preferisce odiare
la sorella per averla abbandonata piuttosto che accettare questa situazione. Non
vuole cambiar vita, conoscere nuove persone, ricominciare a vivere: sembra sia la
rabbia a farla ragionare, ma in realtà rispecchia solo la sua immensa fragilità
e la terribile paura che cambiar vita la porterà, pian piano, a dimenticare la
sua adorata Laura!
Ma lentamente
qualcosa cambia!
La
conoscenza di Silvia e di Marco, un ragazzo dolce che la fa sentire speciale
nonostante il suo aspetto “punk” l’aiutano ad aprirsi e riescono a penetrare
nel suo cuore che ormai era chiuso da troppo! E quel soprannome, Pink Lady, datole
proprio da Marco in ricordo della famosa mela, che tanto le si addice.
Ad aiutare Anna
verso questa rinascita è anche la scoperta casuale, all’interno di un mobile
antico nella nuova casa, di un diario appartenente a una sua coetanea vissuta
50 anni prima: la storia d’amore tra la giovane Ete e il suo Paolo riescono a
scalfire pian piano il suo animo, come una goccia d’acqua scalfisce la roccia!
Una storia
emozionante, letta tutta d’un fiato e dopo averlo terminato ho provato per la
prima volta l’istinto di riaprirlo e rileggerlo da capo!
Certo, lo
stile di narrazione semplice, veloce e chiaro aiuta molto a far apprezzare
questo romanzo. La Bonfiglioli usa un linguaggio che punta e soprattutto ARRIVA
dritto al cuore. Avrei preferito che durasse di più e che certe situazioni fossero
maggiormente approfondite, perché la storia è originale, per lo meno io non
avevo mai letto nulla che trattasse un argomento così forte e straziante, come
la morte di una sorella.
Lo stile è
fresco ed è impossibile trovare qualcuno che non apprezzi questo romanzo. In
150 pagine una storia che mi ha emozionato più di molti altri romanzi di una mole
molto più grossa.
Ho
consigliato la lettura a molte amiche..e ora lo faccio con voi amici lettori! 5
stelline super meritate!
L’autrice:
Benedetta Bonfiglioli ha studiato
lingue e ha viaggiato tanto per perfezionarle. Insegna letteratura inglese al
liceo: ecco perché scruta così bene nel cuore e nella mente dei ragazzi. È
sposata e mamma di due meravigliosi gemelli. Vive in provincia di Reggio
Emilia, in un paesino che le ha insegnato ad amare le piccole cose. Ha una
grande passione per i voli di fantasia e per i lavori manuali. La sua casa è
piena di libri e di allegria. Pink
lady è il suo primo romanzo.A presto amici lettori
Isy
grazie della tua recensione che mi ha invogliata e incuriosita a leggere questo libro. l'ho divorato e ti garantisco che non è proprio da me. mi è piaciuto molto lo stile, quasi una pennellata leggera ma piena di toni caldi con cui scrive questa insegnante. spero tanto che il libro abbia successo per leggerne altri
RispondiEliminaMi fa molto piacere ti sia piaciuto :)
Eliminaanche io l'ho letto tutto d'un fiato e mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi!
RispondiEliminami ha lasciato davvero qualcosa dentro... più di tanti romanzi molto più complessi.
è proprio vero che di tanto in tanto conta la storia, ma conta molto di più come ci viene raccontata!
un libro bellissimo che terrò sempre con me!
Anche io ho deciso di non darlo via! Anche il solo vederlo il libreria mi suscita bei ricordi^^un libro che seppur breve, mi ha dato tanto!
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