29 settembre 2015

RECENSIONE: Pietra è il mio nome di Lorenzo Beccati



Buon martedì e buona lettura! ^^


Titolo: Pietra è il mio nome
Autore: Lorenzo Beccati
Pagine: 320
Prezzo: 14,90 € cartaceo / 9,99 € ebook
 Editore: Nord
Data di uscita: 9 gennaio 2014

Trama

Genova, 1601. La chiamano la Tunisina. La disprezzano. La temono. Eppure è a lei che i genovesi si rivolgono quando hanno bisogno d'aiuto. Pietra sostiene di essere una rabdomante. In realtà è solo una donna consapevole che il mondo non le perdonerebbe mai il suo straordinario intuito e il suo eccezionale acume. Talenti grazie ai quali riesce a trovare non solo sorgenti d'acqua, ma anche bambini scomparsi e gioielli rubati. E, quando vengono compiuti delitti all'apparenza inspiegabili, persino le autorità cittadine si avvalgono dei suoi servigi. In questo caso, però, Pietra è stata chiamata dal Bargello per un motivo diverso: accanto al corpo di una donna, picchiata a morte, è stata trovata una bacchetta da rabdomante, circostanza che fa di lei la principale indiziata dell'omicidio. Per dimostrare la propria innocenza, Pietra sarà costretta a indagare per conto proprio e, ben presto, si renderà conto che quella giovane è come un fantasma emerso dalle ombre del suo passato, che riporta in superficie vecchi rancori e rimpianti mai sopiti. E adesso è venuto il momento di affrontarli, prima che l'assassino torni per lei...
 
 
“Pietra è il mio nome” insieme a “Vetro” sono due romanzi di autori italiani che mi chiamano da un po’. Dovendo decidere tra i due, per ora, ho preferito leggere il primo, forse per la protagonista femminile presentata sin dalle prime pagine.

Pietra è una ragazza strana: dopo aver vissuto la sua infanzia su una piccola isola del Mediterraneo, si trasferisce a Genova con la nonna e lì inizia a farsi conoscere per le sue doti di rabdomante. Sfruttando questa fama decisamente sinistra ma remunerativa, Pietra, seppur giovane, è molto conosciuta e tanti si rivolgono a lei per risolvere problemi più disparati. La sua vita è in costante pericolo perché è comunque troppo vicina alla stregoneria ma la situazione si aggrava quando una serie di violenti omicidi indicano la strada della sua piccola casa. Queste morti sono molto vicine a Pietra che per salvare se stessa dovrà risolvere il caso.

Di tanto in tanto mi dedico alla lettura di questi romanzi storici al femminile; amo sia quelli più alla Jane Austen, romantici ed eleganti, che questi più particolari di genere thriller. “Pietra è il mio nome” è stata una lettura decisamente interessante e scorrevole che mi ha incuriosita sin dalle prime pagine per una caratteristica in particolare: il connubio tra passato e presente. Pietra, che vuole farsi chiamare Petra, è una ragazza che ne ha viste già tante nella sua vita e, facendo la rabdomante, conosce tante persone di diversa estrazione sociale. Però la ragazza nasconde un segreto, che risulta evidente al lettore sin dall’inizio del libro: lei non è davvero una rabdomante, finge solo di esserlo per non destare sospetti perché lei è semplicemente una donna che ragiona con la sua testa. Questa comunione tra il mondo magico e superstizioso con lo sfondo di una Genova del seicento e la mentalità di una donna modera indipendente e intraprendente ha reso la lettura davvero appassionante. Questa unione non stona in alcun modo perché Pietra sa come muoversi, come fingere e quando abbassare la testa, ma sa anche usare le sue intuizioni a suo favore; insomma, è una protagonista carismatica.
La storia in generale è piuttosto misteriosa ed è un crescendo di scoperte e colpi di scena anche se, poco dopo metà del libro ho capito chi sarebbe potuto essere l’assassino. Nonostante questo l’ho trovato un thriller storico ben costruito che scorre veloce ma lasciando nella mente del lettore degli interrogativi. Comunque ribadisco che più che la storia, è la protagonista ad aver catturato la mia attenzione, è da parecchio che non mi capita di leggere un romanzo che unisce avventura, storia, belle descrizioni cupe e dei personaggi interessanti.
L’unica cosa è che mi è sembrato “troppo” breve; l’ho letto davvero alla velocità della luce. Forse si sarebbero potuti aggiungere maggiori dettagli o flashback.
Nonostante questo piccolissimo appunto assegno al romanzo tre stelline e mezzo consigliandolo a chi cerca un romanzo intrigante ma non pesante.

Lya

2 commenti:

  1. Ciao, lo avevo adocchiato appena è uscito in libreria, penso che gli darò una possibilità! A presto Maria

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    Risposte
    1. è un thriller storico che si fa leggere con piacere ^^ Spero ti piaccia!

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