03 dicembre 2011

Recensione "C'è un cadavere in biblioteca" di Agatha Christie

Titolo: C’è un cadavere in biblioteca
Autore: Agatha Christie
Pagine: 207
Prezzo: 6,90€
Editore: Corriere della sera


Trama:

St. Mary Mead, una mattina come tante. Almeno fino quando il colonnello Bantry e sua moglie Dolly vengono bruscamente svegliati da una cameriera terrorizzata, venuta ad annunciare che, nella biblioteca della villa, è stato trovato il cadavere di una sconosciuta in abito da sera, apparentemente assassinata. Nessuno degli abitanti della casa ha mai conosciuto la vittima, ma allora come spiegare il bizzarro ritrovamento? La polizia, subito interpellata, comincia le indagini, ma ancora una volta sarà la simpatica Miss Marple, con il suo occhio infallibile e la sua lucida capacità di far luce nei più tortuosi meandri dell’animo umano, a risolvere il caso.
 
Recensione:
Il mio cammino alla scoperta della maestra del giallo continua. E dopo aver letto un romanzo con protagonista il famoso Hercule Poirot, ho finalmente letto un romanzo che vede per protagonista la celeberrima Miss Marple, figura della quale sono rimasta molto affascinata sin da quando ero bambina, quando leggevo le sue avventure sul “Giornalino”. Come molti sostengono, è difficile non riconoscere in Miss Jane Marple un alter-ego dell’autrice stessa (non per niente i fumetti del “giornalino” la chiamavano Miss Agatha Marple). A differenza di Hercule Poirot ho trovato questo personaggio più bello, sicuramente più modesto e umile, ma altrettanto acuito nell’individuare dettagli nascosti ai più.
La storia è degna della Christie, ricca di suspense e colpi di scena: ogni volta che credi di aver trovato il colpevole arriva Miss Marple a smentire clamorosamente ogni tua deduzione.
Oltre a Miss Marple i protagonisti sono i coniugi Arthur e Dolly Bantry, proprietari della casa entro la quale è stato rinvenuto il cadavere di una giovane ragazza in abito da sera. Sarà proprio Dolly Bantry a chiamare Miss Marple, alla quale è legata da un saldo legame di amicizia e alla quale propone di risolvere il caso, più che per desiderio di chiudere la questione spinosa (che potrebbe compromettere la vita del marito, il colonnello Bantry) piuttosto per la consapevolezza che per una volta poteva essere la protagonista di un caso di omicidio, stando perciò al centro dell’attenzione. In un certo senso confonde il romanzo con la realtà e per una donna pettegola ed egocentrica come lei non può che essere una occasione d’oro!
Solo in un secondo momento vengono introdotti i personaggi attorno al quale ruotava la figura dell’assassinata. Conway Jefferson, uomo anziano e molto ricco, invalido in seguito a un incidente aereo in cui hanno perso la vita sua moglie e i suoi 2 figli. Al suo fianco troviamo la nuora Adelaide Jefferson, molto legata all’uomo e madre di Peter, avuto da un precedente matrimonio; e Mark Gaskell, genero dell’anziano, figura decisamente più misteriosa e arrogante della cognata. Sarà proprio Jefferson chiamare la polizia per denunciare la scomparsa della vittima, Ruby Keene, alla quale era legato da un sentimento di affetto paterno. In seguito troviamo Josephine Turner, cugina della vittima; Raimond Starr, collega ballerino della vittima; Basil Blake, che alloggiava nell’hotel dove lavorava la vittima. Dopo troviamo Pamela Reeves, giovane studentessa, la cui scomparsa viene inevitabilmente collegata all’omicidio della ballerina. Infine non possiamo non citare i poliziotti Clithering, Melchett e Harper, che hanno lavorato al caso dando non pochi spunti a Miss Marple per trovare l’assassino, poiché ella non poteva altrimenti venire a conoscenza dei risultati scientifici in possesso dalla polizia.
Sullo stile non ho nulla da ridire. A differenza del precedente romanzo non ho riscontrato rinvii ad avvenimento non ancora descritti come invece succedeva  nel romanzo “Fermate il boia”. Qui la narrazione è molto più lineare e scorrevole, dunque più comprensibile senza ricorrere alla rilettura di passi già letti.
Ho trovato questo romanzo davvero carino e veloce da leggere, riconfermando dunque le mie opinioni sulla Christie, autrice di cui mi sto davvero innamorando e della quale non vedo l’ora di leggere ancora. Assegno nuovamente 4 e ½ .

    Alla prossima...
Isy

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