Titolo: Il sentiero della libertà
Autore: Luca Favaro
Pagine: 159
Prezzo: 15€
Editore: I libri di Emil
“...Non riusciva ad addormentarsi. La sua mente era invasa da pensieri che giravano e rigiravano su sé stessi. Sentiva all'esterno i rumori del traffico cittadino, e il tamburellare di una leggera pioggerellina sul tetto. Che fare adesso? Forse era il caso di rinunciare? Si ricordò della prima volta che era stato un uomo. A quei tempi, con un paio di guarigioni aveva attirato l'attenzione su di sé, e c'era già chi aveva cominciato a credere in lui. Certo, se non proprio che era il Figlio di Dio, credevano comunque che fosse un profeta. Questa volta era stato ospitato da una famiglia numerosa e molto accogliente, sì, ma la parola “Dio” non aveva mai nemmeno sfiorato le loro labbra. Indifferenti, insensibili a tutto: ecco cos'erano diventati gli uomini in duemila anni.”
Recensione
Scrivere la recensione per questo libro non è stato affatto facile, perché non è come i libri che leggo solitamente, un protagonista, una trama e un evolversi di situazioni. “I sentieri della libertà” è una raccolta di racconti che esistono indipendentemente l’uno dall’altro. Ma ogni racconto, in un modo o nell’altro, lascia qualcosa di unico e speciale nel cuore del lettore. Prima però di continuare con la mia recensione vorrei citarvi un breve passo scritto dall’autore sul suo blog ( http://lucafavaro.over-blog.it ) per presentare il romanzo: “(…)Devo dire la verità: mi sono divertito molto scrivendolo, e mi sono lasciato andare senza pormi limiti di alcun tipo, e la cosa in alcuni punti è assai evidente. Non è certamente un libro autobiografico, tuttavia dalle sue righe traspaiono molti aspetti della mia personalità, e del mio percorso di crescita personale e spirituale. Credo che questo libro si rivolga maggiormente ai giovani, e forse alle persone che sono, per varie ragioni, lontane dalla Chiesa, certo senza escludere le altre. Tuttavia ci tengo a precisare che non sono un santo, nè tanto meno un filosofo o un maestro di vita. Ho ben poche certezze da offrire, e a volte ho l'impressione che siano anche sbagliate. I racconti sono tutti inventati, anche se ispirati a fatti realmente accaduti. Così come i personaggi protagonisti, pur essendo frutto della mia fantasia, sono ispirati a persone che esistono e fanno parte della mia vita. Loro questo non lo sanno, e forse è meglio così! (…)Spero vi divertiate leggendolo, e spero che possa lasciarvi nel cuore qualcosa di significativo. Grazie di cuore a tutti voi. Luca Favaro”.
A differenze delle altre mie recensioni, voglio questa volta partire dall’analisi della scrittura. L’autore usa sempre un linguaggio semplice e schietto. Talvolta ”banale”, ma sia ben chiaro che nel caso del romanzo esso non è un difetto bensì un pregio, perché è un libro molto profondo e che ha come intento quello di toccare le corde del cuore. Quindi un romanzo con un linguaggio complesso, prolisso e anche artificioso risulterebbe contraddittorio al messaggio semplice ma intimo che l’autore vuole trasmettere.
Il romanzo è composto12 capitoli, e come ho precedentemente detto, ognuno di essi è a se stante. E chi più chi meno mi hanno lasciato comunque qualcosa di molto profondo. Tra i capitoli che più mi sono piaciuti senza ombra di dubbio non posso non citare quello che ha per titolo il nome del romanzo ovvero “I sentieri della libertà”. In esso l’autore immagina una nuova venuta di Gesù tra gli uomini, ambientandola nella Roma dei giorni nostri. Il Signore si troverà ad affrontare un popolo sempre più lontano dalla Chiesa (laddove per Chiesa io intendo l’idea di gente riunita in comunione, quindi intensa in senso astratto, e non chiesa come luogo!), dai valori Cristiani, e troverà maggior repulsione proprio in quello che dovrebbe essere il Suo maggiore rappresentante in terra. Un capitolo toccante ma allo stesso sconfortante. Un capitolo che ho già letto 3 volte. Un altro che mi ha colpito è “L’ultima lettera di Ubaldo”. Un racconto sviluppato molto bene, sia stilisticamente che dal punto di vista contenutistico.
Vorrei che mi credeste quando dico che parlare di questo libro è difficile. Ti lascia un senso di confusione dovuto all’esplodere di sentimenti contrastanti che è difficile mettere nero su bianco. Spero però di aver in qualche modo trasmesso il mio pensiero.
Ora devo dare un voto, ma ci tengo a mettere in chiaro che questo libro ha avuto un impatto molto forte sulla mia emotività perché sono molto religiosa, partecipo attivamente all’attività della mia Comunità, credo in Dio e senza di Lui la mia vita sarebbe vuota e sterile. Quindi non so cosa potrebbe pensare una persona che non è vicina alla Chiesa o addirittura non crede. Però son certa che un qualche sentimento lo proverebbe, perché si parla di Amore per il prossimo e di rispetto per ciò che ci circonda che non sono assolutamente solo sentimenti Cristiani, ma devono essere sentimenti UMANI!
Il mio voto è 4 ½ .
Alla prossima.
Isy
Grazie di cuore! Bellissima recensione, e sono contento che ogni racconto ti abbia lasciato qualcosa di speciale nel cuore. Spero sarà così anche per altri lettori. Grazie ancora. Luca.
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