06 luglio 2011

RECENSIONE: Lord John e una questione personale di Diana Gabaldon

Ciao a tutti
Oggi voglio parlarvi di una delle ultime uscite della Corbaccio,( che ringrazio per avermene inviato una copia,) che è anche l’ultima ,ma inaspettata fatica di Diana Gabaldon, giá molto celebre per la serie degli Outlander che in tante apprezziamo e amiamo, io compresa, anche se ho letto solo i primi 2 volumi.

Titolo: Lord John e una questione personale
Autore: Diana Gabaldon
Pagine: 308
Prezzo: € 18.00
Editore: Corbaccio
Data di uscita: 30 Giugno 2011

Trama
Londra 1757. In una serena mattina di giugno, Lord John Grey, ufficiale al servizio di Sua Maestà, esce turbato dal circolo di cui è membro. Ha appena scoperto che il futuro marito di sua cugina è probabilmente affetto dal «mal francese»; decide di approfondire la questione, ma i suoi sforzi per evitare uno scandalo che potrebbe distruggere il buon nome della famiglia vengono interrotti da un compito più urgente: i suoi superiori lo incaricano di indagare sul brutale omicidio di un altro ufficiale, sospettato di essere una spia al soldo dei francesi.
Costretto a occuparsi di due indagini in parallelo, il maggiore Grey si trova invischiato in una rete di tradimenti e di malcostume che tocca ogni strato della società. Dalle case per appuntamenti per soli uomini della Londra notturna ai saloni della nobiltà, dalla strada macchiata dal sangue di un uomo assassinato al mare tempestoso solcato dai vascelli della Compagnia delle Indie, Lord John segue le tracce di una misteriosa donna con un abito di velluto verde che potrebbe essere la chiave di tutto...

Mia recensione

Questo non è il libro che ci saremmo aspettati dalla Gabaldon, perché è infatti un giallo che vede come protagonista lord John, militare inglese, che in uno dei libri della serie outlander,in esilio in Scozia, incontra Jamie e Claire e le loro vicende si intrecciano.
Ma in questo libro, Lord John è il protagonista indiscusso della vicenda(quindi si puó leggere indipendentemente dalla serie dell’Outlander), nonostante di tanto in tanto venga ricordato Jamie, che lo vene immischiato in un doppio mistero, personale ed ufficiale.
Infatti viene incaricato di fare luce sulla scomparsa di alcuni documenti importantissimi di approvvigionamento dell’esercito inglese che sono spariti e sulla morte di un sergente, che sembra implicato nella faccenda. A tutto ció si aggiunge l’intricata faccenda personale:l’imminente matrimonio di sua cugina, sotto la sua tutela, con un importante mercante londinese, che sembra affetto dalla sifilide e quindi l’unione con la cugina metterebbe a rischio oltre che la vita stessa della ragazza, anche l’onore della famiglia.
Il maggiore John dovrá quindi risolvere sia il mistero relativo al suo incarico che di ora in ora diventa sempre piú complesso e sconvolgente, sia affrontare la delicata vicenda personale in una Londra oscura e malfamata.

Vorrei fare un appunto per quanto riguarda il titolo e la cover; il titolo, seppur tradotto letteralmente dall’inglese, è davvero poco invitante cosí come la cover, che anche avendo un riferimento per quanto riguarda la trama, non attira molto lo sguardo del lettore, almeno a mio avviso. L’unica cosa che potrebbe far avvicinare un lettore a questo volume, in mezzo alla grande quantità di libri attraenti visivamente, è il nome dell’autrice che comunque è una garanzia di qualità, e proprio l’autrice stessa, in una delle prime pagine del libro si rivolge a noi e spiega le motivazioni che l’hanno spinta a deviare in questo modo verso il genere giallo.
La Gabaldon ci dice che ha scritto il libro per puro caso poiché voleva dare vita ad un racconto incentrato sul personaggio di Lord John,che è uno dei suoi preferiti, ma non immaginava di creare questa storia, alla fine è Lord John stesso che ha fatto evolvere la narrazione in questo modo.


Parlando del libro, ho trovato la trama ben costruita, ma in alcuni casi scontata, non ci sono grandi colpi di scena, né incontri con assassini pericolosi, ma tutto è circoscritto all’interno di una determinata cerchia di personaggi, e alla fine è abbastanza chiaro chi è collegato a tutto, ed inoltre secondo me le coincidenze cono davvero troppe.
In questo caso credo che la trama non sia tanto al centro del libro stesso, o almeno non quanto lo è l’ambientazione: la Londra della fine del 700 che viene descritta in modo vivido e impressionante, e l’autrice si è divertita davvero molto a fare ricerche su questo periodo.
Londra in questo libro ha due facce, ha una maschere bellissima di eleganza e austerità, in cui convivono nobildonne e gentiluomini, vestiti in modo impeccabile(belle le descrizioni dei vestiti d’epoca che la Gabaldon trae da un libro illustrato, come ci dice nella bibliografia finale) e attenti all’etichetta e alla galanteria, ma sotto questa facciata, si nasconde la Londra sordida di bordelli, dei travestiti, degli omicidi ed intrighi tutti descritti con precisione storica e mai in modo volgare.
Quindi nel libro la cittá di bellezza e raffinatezza convive con una cittá di  bassifondi, sporcizia e povertà, un pó gotica e rude e questa è una parte che mi è davvero molto piaciuta.

Il protagonista, Lord John, è un uomo davvero molto volitivo ed intelligente, che nonostante i suoi errori passati e gli sbagli commessi durante la soluzione del caso, riesce sempre in qualche modo a cavarsela e a sbrogliare la matassa. Durante la prima parte del libro la situazione che è poco chiara nella mente del protagonista, che batte diverse piste per trovare le prove sia per l’indagine dell’esercito sia per la sua “questione personale”, risulta confusa anche per il lettore, ma poi con l’andare avanti del libro e con i tasselli del puzzle che piano piano si mettono a posto, tutto prende forma.

Concludendo, questo libro mi è sicuramente piaciuto meno rispetto gli altri della stessa autrice, peró ho comunque apprezzato la ricostruzione storica cosí puntuale e realistica e mi è anche piaciuta l’originalità con cui è trattato il tema dell’omosessualitá nel passato che non ho trovato in nessun altro libro ambientato nel 1700.
Assegno 3 stelline e mezzo e lo consiglio a coloro che amano i gialli storici particolari popolati da gentiluomini e club esclusivi,  con poco romance e tanto mistero.


Lya



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