17 aprile 2011

Crescere Leggendo (04)

Ciao a tutti
Come già anticipato nel post introduttivo(link) il mio amore per il libro Streghetta mia è grandissimo, poiché è il primo libro che mi è stato regalato e che ho letto.
 Io possiedo un’edizione abbastanza vecchia del 1988 calcolando comunque che il libro è del 1985, questo volume è stato pubblicato da Elle nella collana “Le letture”. Fatemi spendere due parole su questa collezione.
I libri sono divisi in base alla difficoltà di letture e ogni livello è identificato in una scala di 5 colori che va dal rosso per il livello più facile e arancio per il livello più difficile, calcolando però che tutti i libri sono dedicati ai più piccoli.
Streghetta mia appartiene ai blu, il terzo livello ovvero “per chi legge con facilità” . Esso contiene dei disegni in bianco e nero simpaticissimi e anche le riproduzioni di appunti e di scritte dei protagonisti.
La storia inizia con l’apertura di un testamento : infatti il giovane protagonista, Asdrubale Tirinnanzi,unico erede del prozio Sempronio, alla sua morte è destinato ad avere in eredità tutte le sue fortune che ammontano a 50 miliardi di lire.
Peccato però che suo zio gli abbia imposto una piccola clausola: se entro un anno non avesse sposato una strega i suoi soldi se li poteva ovviamente sognare. Asdrublae non accettava questa condizione per due ragioni: la prima era relativa alla sua allergia per l’igiene che non lo rendeva un giovanotto di cui innamorarsi e la seconda perché non avendo mai lavorato o comunque fatto un qualsiasi tipo di attività (prevedendo di ricevere l’eredità ) non aveva alcuna intenzione di studiare libri per riconoscere e scovare una strega! Ma i soldi facevano gola e la clausola non poteva essere evitata in alcun modo. E a questo punto che entra in scena la famiglia Zep! Essa è composta dai genitori e ben sette figlie, con loro vivono anche il nonno Lindoro , la tata, il pappagallo Zitto e il gatto Mefisto.
Nonostante la mamma fosse una famosa attrice e ben pagata essi non vivevano nel lusso  perché essere 11 in famiglia costa, ma vivevano bene. Comunque la storia ( che merita di essere letta non solo dai più piccoli) è incentrata su due vicende all’inizio contrapposte: la ricerca di una strega da parte di Asdrublae e la scoperta delle stranezze di Emilia, l’ultima figlia della famiglia Zep. Ve ne dirò qualcuna: prima di tutto ha i capelli rossi mentre i genitori li hanno o neri o biondi così come le sue sorelle, galleggia e la sua immagine non si riflette nello specchio.
La vicenda prenderà una piega imprevedibile e divertentissima e ovviamente il lieto fine è d’obbligo.
La scrittura è molto semplice, scorrevole ed è assolutamente adatto per un pubblico piú piccolo, lo consiglio, data la sua semplicità, a quei bambini che hanno imparato a leggere da poco e che vorrebbero esercitarsi con divertimento.



A presto
Isy
P.S. quasi quasi me lo rileggo!;)

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