Buona sabato pomeriggio lettori!
ecco una nuova recensione fresca fresca di scrittura!
Titolo originale: The diviners
Autore:
Libba Bray
Pagine:
480
Prezzo:
17,50€
Editore:
Fazi Lain
Genere: fantasy
Serie: The diviners #1
Data
di pubbicazione: 12
ottobre 2012
Trama
Evie O’Neill, dopo
aver suscitato l’ennesimo scandalo nella noiosa cittadina di provincia in cui è
nata, viene spedita dai genitori a vivere nell’effervescente New York City – e
la ragazza ne è entusiasta. New York è la città dei locali, del contrabbando, dello
shopping e del cinema, e non passa molto che Evie stringe amicizia con
irriverenti Ziegfeld girls e scapestrati ragazzi di strada. Evie però
non fa conoscenza solo con le luci sfolgoranti dell’età del jazz, ma anche con
gli oscuri anfratti del Museo americano del Folclore, della Superstizione e
dell’Occulto, che suo zio Will Fitzgerald – presso cui abita – dirige con
l’aiuto di Jericho, uno strano ragazzo sempre immerso nella lettura.
E quando una serie di omicidi a
sfondo esoterico e riconducibili a uno spirito che torna dal passato vengono a
galla, Evie e suo zio sono chiamati a collaborare alle indagini, e sono
proiettati al centro del sistema mediatico. I due si lanciano nelle ricerche,
ed è allora che quel misterioso potere divinatorio che la ragazza sa di avere
si rivelerà utile a catturare il killer, prima che sia troppo tardi.
Mia recensione
Eccomi con una nuova recensione, questa volta di un thriller
paranormale con un tocco di esoterico, insomma un romanzo che in mezzo agli
altri si fa notare!
La protagonista è Evie una maschietta degli anni venti molto
intraprendente e festaiola che, a causa di un guaio in cui si è cacciata nella sua sperduta cittadina
in Ohio, viene mandata a New York da suo zio scapolo per tentare di arginare lo
scandalo che ha provocato. Nonostante sia sempre così allegra ed esplosiva,
Evie nasconde a tutti un segreto: riesce a divinare il passato toccando gli oggetti.
Sicuramente questo non l'aiuta ad
inserirsi meglio nella normalissima e noiosissima città di nascita!
A New York Evie fa la bella vita tra shopping, feste
esclusive a base di alcool(nonostante il proibizionismo) e il suo noiosissimo
lavoro presso il museo delle curiosità macabre dello zio.
L'avvenimento che scuote gli animi di tutti i protagonisti è
la comparsa di un serial killer che mutila le vittime e che disegna un
pentacolo rovesciato nella viva carne dei cadaveri. Evie e suo zio si trovano
immischiati nelle indagini e faranno nel loro meglio per scoprire chi è
l'assassino.
Era davvero da parecchio che non leggevo un thriller
paranormale- esoterico del genere! Cover a parte(che non mi piace per niente),
il libro della Bray è avventuroso ed interessante e a fine lettura ero davvero
coinvolta!
Il punto forte del romanzo è sicuramente l'ambientazione che
ho trovato davvero favolosa e ben raccontata, anche se in alcuni punti la
protagonista sembra completamente un pesce fuor d'acqua. La descrizione della
New York del proibizionismo, dei Fitzgerald e del contrabbando è un punto
fondamentale nello sviluppo della storia, infatti alla fine del romanzo il lettore si rende
conto che è davvero centrale ed importante.
Evie, la protagonista è davvero un personaggio particolare e
sono evidenti, a noi lettori, le due maschere che usa : quella di maschietta
sfrenata che beve nonostante il proibizionismo, che fa festa e che risponde
sempre a tono con battute taglienti, a volte volutamente irritanti, e quella di
ragazzina che cerca disperatamente di nascondere al mondo e a se stessa la sua
vulnerabilità. Infatti in alcuni momenti(pochi in realtà perché sfrutta al
massimo la sua maschera di ribelle) è triste e riflessiva, si sente
incredibilmente sola e spaesata ed è alla ricerca di un posto nel mondo. Insomma
queste due versioni di Evie sono opposte ma la rendono simpatica questa ragazza
che a primo impatto può sembrare solo irritate e superficiale.
Anche i personaggi secondari sono molto interessanti, da
Jericho e il suo oscuro passato a zio Will che nasconde tanti segreti, ma ci
sono anche Theta la ballerina e Menphis il corriere per il boss locale. Insomma
la Brey ha ricreato un vero e proprio mondo vario e composito che cattura il
lettore.
Devo una menzione a parte per i capitoli dedicati
all'assassino che fanno venire i brividi: la canzoncina ripetitiva, i luoghi
delle varie morti e il passato del serial Killer, tutto crea un'atmosfera cupa
e terrificante, anche se sapendo chi è l'assassino, molta tensione evapora.
Per concludere voglio già anticiparvi che i lettori attenti
potranno intuire il finale parchè a metà libro vengono fatte una serie di rivelazioni
che aiutano a capire, insomma se ci fossero stati più segreti si sarebbe creata
molta più tensione e il voto del libro sarebbe schizzato alle stelle.
Assegno quindi tre stelline e mezzo!
Lya
Sinceramente non sono d'accordo con il voto...le quattro stelline sono più che meritate. Questioni di gusti forse
RispondiEliminamelany
Metto in wl, sia per la tua recensione che per l'autrice, visto che la trilogia di Gemma Doyle mi era piaciuta tantissimo! ^^
RispondiEliminaA me è piaciuto tantissimo questo libro!
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