Questa settimana sto leggendo:
"Capricorno lo fissò in silenzio per
quella che sembrò un'eternità. Poi sorrise. Un sorriso sottile, smorto, gli
angoli della bocca appena incurvati all'insù, gli occhi che vagavano per la
chiesa, come se avesse dimenticato completamente Fenoglio. «Sei un vecchio
arrogante» asserì infine. «E per giunta un impostore. Ma se speri di
impressionarmi con le tue menzogne, come hai fatto con Basta, allora ti devo
dare una delusione. Le tue affermazioni sono ridicole, proprio come lo sei tu,
e Basta è stato uno stupido, per non dire di peggio, a portarti qui, perché ora
dobbiamo trovare il modo di liberarci di te.»
Basta impallidì. Si precipitò verso
Capricorno, la testa incassata fra le spalle. «E se invece non mentisse?»
Meggie lo sentì dire piano. «Quei due sostengono che cadiamo morti stecchiti se
tocchiamo il vecchio.»
Capricorno lo fissò con un tale disprezzo
che Basta incespicò all'indietro come se avesse ricevuto uno schiaffo.
Fenoglio, invece, aveva l'aria di
divertirsi un mondo. A Meggie sembrava come uno spettatore che assistesse a una
commedia messa in scena per lui. «Il povero Basta!» disse rivolto a Capricorno.
«Sei ancora una volta molto ingiusto nei suoi confronti, perché ha ragione. E
se io dicessi la verità? E se vi avessi davvero creato io, te e Basta? Allora
se mi fate qualcosa, vi dissolverete nel nulla? Tutto sembra avvalorare quanto
sostiene lui.»
Capricorno scoppiò a ridere, ma Meggie
percepì che rifletteva su ciò che aveva appena detto Fenoglio e che in qualche
modo lo inquietava, anche se cercava di nasconderlo dietro una maschera
d'indifferenza.
«Ti posso provare che sono quello che ho
dichiarato di essere!» ribadì Fenoglio in un soffio, tanto che solo Capricorno,
Basta e Meggie poterono sentirlo. «Devo farlo qui davanti ai tuoi uomini e alle
tue donne? Devo rivelare chi erano i tuoi genitori?»"
Isy...=)
"stavo per mettere questo vino in una salsa" mi affretto a spiegare. Con aria indifferente prendo una pentola dalla rastrelliera, la metto sul piano cottura e vi verso dentro il vino. Aggiungo un pò di sale, poi prendo un cucchiaio di legno e comincio a girare.
RispondiEliminaQuindi lancio un'occhiata a Nathaniel. Mi sta fissando con un'espressione che rasenta l'incredulità.
tratto da LA REGINA DELLA CASA di S. Kinsella, pag 100