eccomi qui con una nuova recensione, buona lettura!!
Titolo:Irresistibile nord
Autore: Andrea di Robilant
Pagine: 224
Prezzo: euro 17,60
Editore: Corbaccio
Data di pubblicazione: 29marzo 2012
Trama
Venezia, fine del XIV secolo. Due mercanti, i fratelli Zen, si imbarcano per un lungo viaggio verso l’estremo Nord, un salto nell’ignoto in mari tempestosi, fra monaci, guerrieri, principi e abitanti di terre lontane e selvagge. Venezia, metà del XVI secolo. Nicolò Zen, discendente dei fratelli, trova in una casa di famiglia una carta geografica e delle lettere con la descrizione del viaggio compiuto dai suoi antenati. Le pubblica: la carta, in pieno Rinascimento, diventa un tassello importante nella mappatura dell’orbe terraqueo.
Venezia, XXI secolo. Andrea di Robilant ritrova in biblioteca il libro di Nicolò Zen, che nel frattempo è diventato una «pietra dello scandalo»: nel corso dei secoli la carta non è stata ritenuta affidabile; il viaggio dei fratelli Zen è stato messo in dubbio, addirittura si è sospettato che il libro fosse un falso clamoroso. Di Robilant, incuriosito, si mette sulle tracce dei fratelli Zen alla ricerca di una verità ancora tutta da scoprire. E fra archivi inglesi, rovine di monasteri islandesi, castelli delle Shetland, costruisce un itinerario avventuroso e avvincente in luoghi che nulla hanno perso della magia del passato e che ancora parlano di vichinghi, di regni guerrieri, di boschi incantati, di naufragi e conquiste...
Mia Recensone
Irresistibile nord è stata una lettura davvero molto diversa
dal solito perchè non è un romanzo, ma è un saggio storico- geografico che
racconta la ricerca, in biblioteche ed archivi, compiuta dallo scrittore su due
uomini veneziani del XIV secolo.
Vi starete chiedendo: perchè mai ho scelto di leggere questo
libro che di certo non è un romanzo leggero e scorrevole in un periodo di
stress universitario non indifferente? E perchè mai proprio un saggio storico a
sfondo geografico(io che non sopporto molto la geografia)?
Ebbene ho letto la trama sul sito della Corbaccio e mi ha
colpito molto perchè Andrea di Robilant, nei suoi libri, ha fatto il lavoro che
sognavo di fare io prima che la realtà mi piombasse inesorabilmente addosso.
Lui è infatti un giornalista che compie
ricerche storiche in polverosi archivi storici ed è riuscito a scovare, grazie
alla sua curiosità e abilità, storie davvero interessanti tra cui quella di cui
vi andrò a parlare adesso.
L'autore ci racconta che, durante una ricerca nella
biblioteca Marciana di Venezia, grazie ad un turista americano che cercava
informazioni sul palazzo di una famiglia della città, la famiglia Zen,
incuriosito, è riuscito a scovare una mappa cinquecentesca, disegnata proprio
da uno Zen, che rappresentava l'estremo nord della terra. Attratto
inesorabilmente da questa mappa e dalla storia controversa che è legata ad
essa, incantato dalla narrazione del viaggio compiuto da Nicolò Zen, che ha
trovato all'interno di una cronaca molto conosciuta fino al 1700, Andrea di
Robilant ha compiuto fisicamente un viaggio che lo ha portato a visitare luoghi
molto lontani da Venezia.
Grazie a ricerche minuziose e ad incontri davvero molto
particolari con storici norvegesi e islandesi, è stato capace di ricostruire,
in modo più o meno corretto, il viaggio che
Nicolò Zen ha compiuto alla fine del 300 in tarda età, è riuscito a
capire di quali luoghi fantastici il veneziano parlava nelle sue lettere ed è
riuscito a sciogliere i problemi linguistici e ad attenuare le invenzioni
compiute da Nicolò Zen il giovane, autore della cronaca di viaggio.
Infatti, non è stato Nicolò Zen nonno a scrivere la cronaca
del proprio viaggio,bensì suo nipote nel 500, ereditando le scolorite lettere
del suo antenato, ha deciso di trascrivere e rimaneggiare i contenuti delle
carte ritrovate. Il suo scritto ebbe un grande successo letterario ed
accademico, tanto che la cartina disegnata in modo goffo e poco affidabile, fu
ricopiata e presa in esame da numerosi cartografi successivi; questo perchè
all'epoca erano molto ricercate informazioni relative a queste sconosciute e
lontane terre che, come per l'Egitto nell'800, avevano un fascino misterioso e
ammaliante.
Insomma questo libro racconta la ricerca e la ricostruzione
compiuta dall'autore, basandosi su una cronaca di viaggio del 500 e sulla
relativa cartina. Lo stile di scrittura ha ovviamente una chiara impronta
storica e saggistica, quindi, soprattutto nelle parentesi in cui vengono
narrate le vicende relative a guerre veneziane e norvegesi(con nomi di luoghi e
persone), la lettura può rallentare ed essere difficoltosa, in particolar modo
nella parte che riguarda la storia della Norvegia, che personalmente non ho mai
studiato.
Si vede che la storia e che le polverose biblioteche antiche
e gli archivi mi interessano molto?
Bene, a questo libro non assegnerò stelline, perchè non è un
romanzo, ma mi è piaciuto e, anche se in modo molto alternativo dal solito, ho
viaggiato attraverso la storia in modo piacevole ed interessante. L'autore,
visto attraverso le descrizioni degli incontri in prima persona, sembra davvero
molto simpatico tra l'altro!
Lya
non so, questo libro mi attira a metà...
RispondiEliminaDa una parte c'è la mia attrazione per la storia però ammetto che sin dalle elementare qualsiasi riferimento a scoperte geografiche, non mi ha mai attratto, forse perchè purtroppo nel mio inconscio detesto la geografia ^^
però anche se non è un romanzo, non è detto che sia noioso....! ;)
A me attira molto invece e trovo che abbia oltre ad una trama interessante una spendida copertina :)
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