Titolo: Scomparsa
Autore: Chevy Stevens
Pagine:380
Prezzo: euro 18
Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 23 settembre 2011
Trama
Il thriller d’esordio di Chevy Stevens, pubblicato da St. Martins’ Press negli Stati Uniti è stato per 20 settimane nella bestseller list del New York Times e ha venduto 250.000 copie in Germania. I diritti di traduzione sono stati acquisiti in 23 Paesi e la Kirkus Reviews e l’Associazione dei librai americani hanno eletto Scomparsa uno dei dieci migliori thriller del 2010. Il libro è nella cinquina dei finalisti dell’International Thriller of the Year nella categoria esordienti.
Il giorno in cui viene rapita, Annie O’Sullivan, una giovane agente immobiliare, ha tre obiettivi da raggiungere: vendere una casa, dimenticare un recente litigio con la madre ed essere pronta in tempo per una cena romantica con il suo ragazzo. Quando arriva il suo ultimo cliente Annie s’illude per un attimo che sarà il suo giorno fortunato. Non sarà così. Sarà l’inizio di un incubo.
Alternato alle sedute di psicoterapia durante le quali Annie narra il dramma della sua prigionia durata un anno, gli abusi psicologici e le violenze fisiche subiti, la dolcezza con la quale arriva a guardare il suo aguzzino, c’è il resoconto degli eventi successivi alla fuga: la lotta per riprendersi la propria identità e le indagini della polizia per scoprire chi abbia architettato il sequestro di cui è stata vittima. Ma la verità non sempre rende liberi.
Mia recensione
Prima di iniziarvi a parlare del libro stesso voglio soffermarmi su due aspetti che posono sembrare superflui e quasi superficiali, ma invece influiscono tantissimo nelle vendite di un libro : la cover e il titolo.
Nella versione italiana entrambi non mi piacciono; la cover è indubbiamente simbolica in quanto c’è una farfalla, che sta ad indicare leggerezza e fragilità, che viene tagliata da un paio di cesoie arrugginite su uno sfondo legnoso. Io da ignaro lettore che si reca in libreria e che vede a primo impatto la copertina, non posso capire il suo significato poiché è realmente chiaro solo dopo l’inizio della lettura: la farfalla è la nostra protagonista spezzata dopo l’esperienza del rapimento, le cesoie rappresentano il rapitore stesso e lo sfondo dá un riferimento spaziale in quanto la protagonista viene rinchiusa in uno chalet di montagna. Questa cover, che in realtà è perfettamente calzante per il libro, a mio parere, non attira gli sguardi dei lettori e per quanto riguarda il titolo forse sarebbe stato meglio mantenere quello originale: Still missing perché in italiano non ha lo stesso effetto.
Insomma la versione originale di cover e titolo mi piacciono molto di piú.
Passando al libro devo dire che sono rimasta molto colpita sia per i suoi contenuti, sia per il modo di esporli.
La protagonista Annie, sin dall’inizio del libro è una donna spezzata, senza una vita che combatte contro se stessa e proprio per questo motivo decide di andare da una psicologa per raccontare la sua esperienza passata e attuale con il trauma del rientro nella vita normale. Ogni capitolo quindi corrisponde ad una seduta dallo "strizzacervelli" dove lei, in prima persona e con un umorismo nero, narra il suo rapimento.
Annie è un’agente immobiliare in carriera quando viene presa da un uomo, all’apparenza affascinante e gentile, e portata in uno chalet di montagna isolato da tutto e tutti. Il rapitore chiamato il Pazzo da lei è una persona con seri problemi psichici che la sottopone quotidianamente a torture psicologiche e fisiche per un intero anno.
Oltre ad essere prigioniera in una casa, minacciata, picchiata, stuprata ripetutamente e costretta a sottostare a regole ferree per quanto riguarda la pulizia corporale e dello chalet è sottoposta a continua pressione psicologica che alla fine rompe il suo equilibrio.
Se all’inizio è solo terrorizzata dalla situazione, poi i suoi sentimenti verso il suo rapitore iniziano a cambiare, non lo ama, ma lo giustifica e tenta di capirlo in parte per preservare se stessa, in parte per cercare di capire qual é il suo punto debole in modo tale da poter scappare; alla fine sopraggiunge l’odio profondo ed estremo.
Dopo un intero anno riesce a tornare alla sua vita, ed é aiutata da medici, psicologi, da un poliziotto e anche dai suoi amici e dalla sua famiglia che tenteranno di riportare la Annie di prima del rapimento, non capendo che ormai quella persona é scomparsa sostituita da una donna terrorizzata e quasi agorafobica alla ricerca della nuova se stessa. Dopo il rientro sembrerà tornato tutto alla normalità ma la protagonista, e anche noi lettori, avremo una orrenda sorpresa che verrá svelata solo alla fine del libro.
Come ho giá detto lo stile dell’autrice e gli argomenti forti rendono la storia davvero interessante e toccante, la narrazione non è resa in modo pesante, ma al contrario è riflessiva e drammatica colpendoti in modo profondo. Viene insomma raccontata un’esperienza terribile in modo lucido e cosciente con sentimenti ed emozioni contrastanti che l’autrice, con linearità e con un pizzico di ironia macabra, rende in modo ineccepibile.
La storia è davvero complessa infatti quando pensi che tutto sia finito, ti rendi conto con empatia nei confronti della protagonista, che niente è concluso e che all’orrore non c’è mai fine.
Un libro davvero molti bello a cui assegno 4 stelline e mezzo e che consiglio a coloro che cercano un thriller psicologico toccante e drammatico.
mi piace molto questo libro. non l'ho letto ma il punteggio che hai dato mi fa credere che merita di essere letto
RispondiEliminabuon weekend
bella recensione, complimenti !!!!
RispondiEliminaDi sicuro impatto emotivo, recensione molto chiara ed accattivante.
RispondiEliminaÈ un libro veramente riuscito che si legge di un fiatto. Sono uno studente d'italiano di Valencia e lo consiglio, perché, inoltre ad avere un linguaggio semplice, la storia per sé fa che lo legga con piacere.
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