Autore: Licia Troisi
Pagine: 516 pagine
Editore: Mondadori
Prezzo: 16€ - €10 ed. economica
Mentre l'esercito delle Terre ancora libere dal potere del Tiranno crolla sotto l'avanzata delle truppe nemiche e degli agghiaccianti schieramenti dei fantasmi, Nihal, l'ultimo mezzelfo del Mondo Emerso, è in viaggio con il giovane mago Sennar per una missione disperata: recuperare le otto pietre di un talismano dai poteri infiniti, capace di porre fine alla guerra. Ciascuna delle otto Terre del Mondo emerso nasconde all'interno di un santuario una delle pietre dedicate agli spiriti della natura: Acqua, Luce, Mare, Tempo, Fuoco, Terra, Oscurità, Aria. Se Nihal riuscirà a raggiungere tutti i santuari e a riunire le pietre, potrà annullare ogni forma di magia, comprese le terribili armi del tiranno. Nella Terra dell’Acqua, intanto, il maestro di Nihal, lo gnomo Ido, scopre di avere un nuovo e temibile nemico che rischia di trascinarlo verso un passato da cui sembra impossibile riscattarsi…
Recensione
Capitolo conclusivo della Trilogia “Cronache del Mondo Emerso”(Saghe Fantasy 03), “Il talismano del potere” narra l’ultima grande avventura di Nihal verso la conquista della tanto agognata Libertà. Come anticipato ne “La missione di Sennar”e nel titolo dell’ultimo libro, la vicenda è quasi per la totalità del racconto incentrata sulla ricerca, da parte della giovane guerriera, delle otto Pietre, una per ogni Terra (Acqua, Luce, Mare, Tempo, Fuoco, Terra, Oscurità, Aria), che le serviranno per completare il talismano che dona, a chi lo possiede, il potere. Anche qui, come nei due romanzi precedenti, non mancano colpi di scena e una escalation di emozioni. E purtroppo anche vittime; vittime di una guerra che ha totalmente sfiancato tutti i protagonisti ma anche il lettore che oramai è sempre più coinvolto e vicino ai personaggi descritti.
La scrittura come sempre è lineare, chiara, dettagliata. Allo stesso tempo non è mai prolissa, il che non sempre è positivo. Infatti in alcuni punti del racconto, soprattutto quando Nihal si reca nei santuari per affrontare la prova ed ottenere la pietra, avrei trovato più opportuno un resoconto più lungo e articolato, anziché uno sciorinamento troppo spiccio degli avvenimenti. Lo stesso dicasi per la Grande Battaglia, la quale si protrae per almeno 60 pagina (su 500) di cui solo una metà è dedicata allo scontro più importante. Insomma, in alcuni punti ho trovato la narrazione troppo veloce e non ho particolarmente apprezzato come sono stati affrontati stilisticamente gli avvenimenti importanti, a differenza dei volumi precedenti dove invece la scrittura era più ricca. Ma in fin dei conti è scritto chiaramente e non lascia nulla in dubbio, con il rischio di fraintendimenti. Ogni tassello torna al proprio posto a tutto ha senso.
Prendendo in considerazione i protagonisti, vorrei fare una ricapitolazione veloce della loro evoluzione. Prima fra tutti Nihal, ultima di un glorioso popolo, quale quello dei Mezzelfi. A differenza dei primi volumi, si mostra molto più matura e acquisisce una maggiore consapevolezza dei propri sentimenti e anche del proprio corpo, che non la portano più a voler solo combattere, ma anche cercare quel benessere interiore tanto sognato e l’Amore. Quindi il suo percorso è di redenzione, di disprezzo per la guerriera che era prima (ovvero colma di rabbia e rancore) e per una guadagnata umanità e voglia di combattere solo per un mondo migliore, senza guerra e morte. Per questo io le do senza ombra di dubbio un 10!
Percorso inverso è invece quello seguito da Sennar. Anch’egli maturerà e diventerà sempre più conscio dei propri sentimenti, però a differenza di Nihal, questa consapevolezza è presente già dal secondo volume e qui subisce solo un’evoluzione. Inoltre, prende strade buie che lo spingeranno a compiere azioni che lo lasciano dapprima confuso e poi soddisfatto, a differenza del lettore che rimane invece deluso dalla perdita di integrità morale che era propria del personaggio. Sennar merita quindi un 8, perché nonostante tutto ha agito sempre per uno scopo “giusto”.
Anche Ido, gnomo e maestro di Nihal affronta in questo libro una battaglia personale con una fantasma del passato, che gli riporterà alla mente momenti della sua vita passata. Per la sua integrità, coraggio e amore gli do un bel 9. Infine Laio. Da bambino che era nel primo libro lo troviamo nel terzo capitolo uno scudiero fiero, forte, sincero e onesto. La sua amicizia con Nihal e con Sennar mi ha commosso, il suo coraggio è cresciuto tantissimo e mentre prima ammiravo la sua ingenuità e dolcezza, ho provato alla fine una immensa stima. Non ci penso due volte: 9 e ½.
Non potendo trattare tutti i personaggi, che sono ormai tantissimi, dico solo che tra quelli che più ho rivalutato e apprezzato ci sono Varen, conte del Mondo Sommerso; Aires, bellissima donna, ex-pirata e dopo a capo di un gruppo di ribelli; Soana, maga e zia acquisita di Nihal e infine Raven, capo supremo dell’Accademia dei Guerrieri di Drago. Soprattutto questo ha ottenuto una mia totale rivalutazione (in senso positivo).
Traendo le conclusioni, eccetto qualche pecca, come precedentemente detto, ho amato tantissimo questo libro. L’ho praticamente divorato. Quindi il mio giudizio finale è di 4 stelline e ½.
(Anche in questo libro mancano indice e mappa, praticamente per leggere alcune parti mi sono dovuta portare dietro anche il primo volume, il che non è proprio concepibile come cosa!! Ovviamente la bacchettata era destinata solo alla Mondadori, da cui mi aspettavo e mi aspetto un certo livello editoriale e non certo mancanze di questo tipo!).
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