Buona domenica e buona lettura!
Titolo: Vesuvius
Autore:Marisa Ranieri Panetta
Pagine: 396
Prezzo: 14.90 euroEditore: Salani
Trama
Pompei, 79 d.C. Sotto le pendici verdeggianti del Vesuvio Flavia rimpiange la sorte che l’ha obbligata a sposare il ricchissimo Quinto, molto più anziano di lei.
Dall’altra parte della strada, Lucio Ceio, brillante uomo politico, spia la sua inquietudine, pronto a offrirle un momento di dolcezza, una breve passione clandestina.
Quinto, spesso lontano per affari, intraprende un viaggio che lo
inghiottirà nel mistero; nel frattempo, a Roma, la moglie di Nerone
Poppea muore all’improvviso in circostanze poco chiare, e il console
Plauzio, insieme ad altri senatori, aderisce a una congiura contro
l’imperatore. Attimi di felicità e di tristezza, segreti tormentosi e
brillanti carriere, vissuti da uomini e donne inconsapevoli che la bella
e chiassosa città di Pompei sta per essere travolta da una catastrofe
inimmaginabile.
Dalla costa vesuviana a Rieti, dalla penisola iberica
alla capitale dell’Impero, si snodano le vicende di un’umanità vivida e
vera, magistralmente narrata nei luoghi stessi in cui ha abitato; un
passato che diventa un presente familiare, a tratti intimo, in cui il
lettore riconosce senza esitazione un patrimonio di storia e cultura
molto più vicino a noi di quanto si possa immaginare. E su tutto incombe
l’ombra del Vesuvio, il monte sacro a Giove, che nessuno all’epoca
immaginava fosse un vulcano.
Ormai, per chi segue il blog, sa che sono sempre e
costantemente alla ricerca di romanzi storici, ambientati in epoche più
disparate, che siano originali e con alla base uno studio abbastanza preciso e
articolato del periodo storico trattato. Ho ampiamente capito che la cosa
abbastanza complessa, ma non demordo! "Vesuvius" può essere
considerato un mio ennesimo tentativo di riuscire a leggere una bella storia
ambientata nel passato.
La protagonista è Flavia, una giovanissima ragazza costretta
dalla famiglia ad un matrimonio con un uomo benestante ma anziano e noioso.
Nelle sue tristi giornate vissute tra le vie di una Pompei fiorente e dinamica,
Flavia conosce il suo vicino Lucio Ceio, uomo affascinante che le offre un po'
di dolcezza e svago. Ma, nei suoi lunghi anni di solitudine dopo la partenza e
la scomparsa di suo marito, Flavia vive una nuova gioventù.
Flavia, Quinto, Lucio
e tutti i loro amici, vivono tranquillamente le loro vicissitudini personali
senza sospettare ciò che è imminente: il Vesuvio sta per eruttare e la loro
quotidianità sarà modificata per sempre.
La lettura di questo libro mi è risultata un po'
difficoltosa a causa della lentezza degli avvenimenti e al cambio continuo di
punto di vista che non ha reso il romanzo più dinamico ma anche più confuso.
Insomma la costruzione dell'intreccio non mi ha colpita
particolarmente e la storia di Flavia, pur essendo struggente e abbastanza
complessa, non mi ha resa partecipe delle vicende.
Tutta la narrazione si svolge nell'arco di tempo che precede
l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: dieci anni di vicende personali dei diversi
personaggi, da semplici famiglie pompeiane fino a Nerone, Poppea e Tito.
Diversi livelli sociali con vite molto distanti che però vengono accomunate
dalla tragedia dell'eruzione che interrompe lo scorrere normale del tempo.
Tra amori, tradimenti, politica, viaggi, figli e seconde
possibilità date dal destino, i personaggi raccontano le loro sofferenze e
gioie calati nella vita di una Pompei davvero molto colorata e pittoresca.
Infatti, se la storia non mi ha coinvolta totalmente, l'ambientazione è davvero
ben fatta e molto realistica. Le descrizioni delle città, dei paesaggi e
soprattutto della vita nella città romana sono davvero molto belle e la contestualizzazione
storica è perfetta. Tutto questo mi ha dato la voglia di concludere la lettura
poiché, a differenza di molti altri presunti romanzi storici, "Vesuvius"
non è anacronistico, anzi, la scansione degli eventi è ottima.
Ciò che ho notato è la scarsa introspezione dei diversi
personaggi che, purtroppo, si limitano a raccontare gli avvenimenti della
propria vita senza davvero calarsi in essi e quindi permettere al lettore di
entrare in sintonia con loro. Ho sentito davvero molto questa
"distanza" tra protagonisti e lettore e mi è dispiaciuto parecchio
perché, se ci fosse stata più intesa, avrei apprezzato maggiormente tutto il
romanzo.
Ho comunque deciso di assegnare tre stelline e mezzo al
libro perché è davvero difficile trovare un romanzo storico così esatto
storicamente e questo ai miei occhi è davvero un punto completamente a favore.
Lya