28 febbraio 2016

RECENSIONE: Impero di Alberto Angela

Buona domenica sera lettori! ^^

Titolo: Impero
Autore:Alberto Angela
Pagine:508
Prezzo: 14euro
Editore: Mondadori

Trama
"Come si viveva nell'Impero romano? Che tipo di persone avremmo incontrato nelle sue città? Come sono riusciti i romani a creare un Impero così grande, unendo popolazioni e luoghi così diversi? Il libro che avete in mano è, idealmente, la prosecuzione di 'Una giornata nell'antica Roma'. Lì si raccontava la vita quotidiana nella capitale attraverso lo scandire delle ventiquattro ore. Ora immaginate di alzarvi la mattina seguente e di partire per un viaggio attraverso tutto l'Impero. Per compiere questo viaggio basterà seguire un sesterzio. Soffermandoci sulle persone che via via entrano in possesso della moneta, scopriremo i loro volti, le loro sensazioni, il loro modo di vivere, le loro abitudini, le loro case. Il viaggio è ipotetico, ma del tutto verosimile. I personaggi che incontreremo sono realmente vissuti in quel periodo e in quei luoghi. I loro nomi sono veri e svolgevano effettivamente quel mestiere. Tutto è il frutto di un lavoro di ricerca su stele tombali, iscrizioni e testi antichi. Allo stesso modo, pressoché tutte le battute che sentirete pronunciare da tali personaggi sono 'originali': provengono infatti dalle opere di famosi autori latini come Marziale, Ovidio o Giovenale. E tappa dopo tappa, scoprendo il 'dietro le quinte' dell'Impero, ci accorgeremo di quanto il mondo dei romani, la prima grande globalizzazione della storia, fosse in fondo molto simile al nostro." Alberto Angela


Ho avuto “Impero” di Alberto Angela nella mia tbr per tipo 4 anni, e finalmente, grazie alla sfida del comodino, mi sono decisa a leggerlo! Ho ascoltato la presentazione di questo romanzo/saggio durante la fiera del libro di Torino di qualche anno fa e sono rimasta affascinata sia dall’autore che dal libro. Alberto Angela rende la storia dell’Impero romano ancora più bella, oltre che accessibile a tutti.

La protagonista della storia è una moneta, un sesterzio, che permette all’autore di poterci raccontare scene di vita di diverse estrazioni sociali nell’epoca di massimo splendore dell’impero. Ci sono militari, matrone aristocratiche, servi, schiavi, mercanti… tutti che viaggiano da una parte all’altra dell’impero con in tasca questa moneta che passa di mano in mano.

Sapevo già prima d’iniziare la lettura che la moneta sarebbe stato il tramite che mi avrebbe permesso di viaggiare dalla Britannia all’Asia, da Roma all’Africa, e che quindi mi avrebbe dato la possibilità di ricreare nella mia mente un quadro storico e soprattutto sociale di chi viveva in quei tempi. Dire che questa cosa non mi abbia affascinata sarebbe mentire perché ho trovato geniale sfruttare un oggetto inanimato per poter far “parlare” molti altri personaggi dei più disparati tipi.
La moneta prende vita in una zecca imperiale a Roma, dopo un’importante conquista dell’imperatore Tiberio e, per permettere a tutto il suo vasto regno di conoscere questo avvenimento, così come tanti altri, si creavano monete ad hoc che poi venivano spedite in giro per l’impero. La moneta finisce nelle tasche di un soldato, di un governatore del nord, un mercante di vino che incrocia sulla sua strada degli schiavi pronti per essere venduti, un centurione, una matrona romana, un medico liberto greco; insomma la moneta attraversa il regno e la società da nord a sud.
Ovviamente, insieme alla creazione di scenette, l’autore racconta anche tante particolarità storiche approfittando dei diversi personaggi di passaggio. Quindi ci dice come coniavano, approfondisce il tema del valore delle monete, ci racconta la nascita di città come Londra e Parigi, ci parla delle comunicazioni e dello spostamento di uomini e merci, del cibo, del vino, analizza l’esercito e ci dice come è formato, ci descrive il vestiario, riferisce la situazione dei divorzi e delle donne emancipate divorzio, della storia e l’uso del circo massimo. Insomma, c’è davvero di tutto!
Il libro mi è piaciuto moltissimo per le premesse e per le tante cose che mi ha permesso d’imparare in modo piacevole anche se non mi ha convinto del tutto lo stile utilizzato. È certamente un romanzo/saggio adatto a tutti, e capisco il perché della scelta di un linguaggio misto tra il colloquiale e uno un po’ più specialistico e storico, però a volte la part di discorso più “bassa” mi è parsa un po’ forzata. Altra cosa che ho notato è la ripetizione di alcuni concetti: il vino e l’esercito sono analizzati nei dettagli e sono onnipresenti. A volta la cosa mi ha un po’ scocciato perché rallentava notevolmente il ritmo della lettura.
In generale il libro mi ha molto colpito e credo che leggerò altro di Alberto Angela (ho già sul comodino “I tre giorni di Pompei”) e quindi ho deciso di assegnare 4 stelline e mezzo consigliando la lettura a tutti coloro che vogliono approfondire in modo leggero e piacevole una parte della storia dell’impero romano.

Lya





4 commenti:

  1. Ciao, che bella recensione! Sono appassionata di storia (soprattutto romana e medievale) perciò il tuo post mi ha incuriosita molto! Di solito non leggo libri storici, ma questo mi ispira molto :-)

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    1. Ciao! Spero di esserti stata d'aiuto nella scelta delle tue prossime letture ^^

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  2. Anch'io ho questo libro da tantissimo tempo ma ancora non l'ho letto. Ma quest'anno ho deciso di inserirlo nella mia tbr, quindi sicuramente entro la fine del 2016 lo leggerò! La tua recensione è stata veramente bella!

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