Buona lettura!
Titolo:Ashford Park
Autore:Lauren Willig
Pagine: 496
Prezzo:14,90 euro
Editore: Fabbri
Trama
Inghilterra, inizi del Novecento. Le torri di Ashford Park dominano il
paesaggio per miglia e miglia. In quella dimora immersa nella campagna
inglese, dove la nonna Addie è cresciuta dopo aver perso i genitori, si
nasconde il segreto delle radici di Clemmie, giovane avvocato
newyorkese. Per diventare socio dello studio legale in cui lavora ha
dovuto rinunciare a tutto il resto. L’unica consolazione rimane
l’anziana nonna Addie, la sua confidente, la sua sola certezza. Almeno
fino a quando, da brandelli di conversazione, inizia a sospettare che il
passato dell’adorata nonna nasconda uno scandalo inconfessabile.
Attorno a Clemmie, determinata a ricostruire le proprie origini, rivive
il mondo ormai scomparso di Ashford Park: la timidezza di Addie,
ragazzina impacciata dai boccoli castani, così sbagliati in mezzo alle
chiome bionde di una famiglia che non è la sua; il debutto di Bea, la
bellissima, sofisticata e capricciosa cugina, e il suo primo, infelice
matrimonio; l’amore per lo stesso uomo, che piomba come un tornado a
sconvolgere il loro legame e trascinerà i loro destini nei circoli della
dissoluta Londra postbellica, fino alle piantagioni di caffè di
Mombasa, dove un’orribile tragedia le attende, nel caldo soffocante
della notte africana. Una saga familiare intessuta con arte che esplora
la rivalità tra due donne forti e indipendenti e le terribili scelte
richieste dall’amore.
Con Ashford park sono andata abbastanza sul sicuro perché
ero quasi certa che il libro mi sarebbe piaciuto e che fosse perfettamente in
linea che quello che volevo leggere in questi primi giorni autunnali.
La storia sin dall'inizio si sdoppia in due parti: una parte
è ambientata all'inizio del 1900, una ai giorni nostri e il tutto viene
raccontato ripercorrendo i momenti più salienti della famiglia Gillicote tra
Inghilterra, Kenya e America.
Addie è una ragazza semplice che vive ad Ashford park,
residenza delle famiglia Gillicote da secoli, come una parente povera in
compagnia dei suoi cugini: Bea esplosiva e intraprendente e le sue due sorelle.
Sempre all'ombra della sua perfetta cugina inizia a staccarsi dalla famiglia
desiderando mantenersi da sola e lavorare, cosa assolutamente scandalosa per un
membro, seppur povero, di una famiglia aristocratica di fine secolo. Nonostante
ciò, in segreto, lavora e un giorno incontra Frederick,
reduce dalla guerra, di cui si innamora follemente. Però la loro storia d'amore
non sarà tale per molti anni e quindi Addie dall'Inghileterra andrà in Kenya
per poi arrivare nella grande mela.
Clemmie, nipote di Addie, è una ragazza
in carriera poco attenta ai suoi affetti che ricoprirà la gioia di stare con gli
altri mettendo in luce il segreto di famiglia che è stato nascosto per tanto
tempo.
Come ho detto all'inizio sella
recensione, sapevo che il libro mi sarebbe piaciuto perché mi ricordava
moltissimo i romanzi di Kate Morton, autrice che apprezzo particolarmente per
le sue splendide storie tra presente e passato. Anche in questo caso
l'alternanza dei capitoli tra inizio 900 e giorni nostri e la storia al
femminile che viene narrata, mi ha coinvolto e appassionato grazie anche al
dinamismo presente.
Quello che mi ha affascinato, oltre alle descrizioni di
situazioni d'inizio secolo, è certamente la compresenza delle due giovani donne
imparentate alle prese con due vite completamente diverse ma simili nei loro
desideri d'indipendenza.
Addie è una ragazza semplice ma decisa che, giunta alla
soglia dei 20 anni, si rende conto di come la società stesse cambiando con il
tramonto dell'aristocrazia, quindi cerca di ritagliarsi un posticino tutto suo,
senza interferenza di Bea, per vivere la sua vita. Bea è sicuramente un
personaggio particolare, infatti è la terza donna che ha un posto nella storia
sia di Addie che di Clammie. Estrema nella sua gentilezza quanto nei suoi
eccessi, Bea è ricca, bella, ambita è tutto ciò che una ragazza vorrebbe essere
ma, a causa della sua instabilità e delle sue scelte azzardate, riesce a
cambiare radicalmente il suo percorso di vita, non sempre in meglio.
Clemmie invece è la tipica donna moderna in carriera che ha
poco tempo per se stessa e per coltivare le sue relazioni ma che alla soglia
dei 40 anni, si rende conto di quanto poco le abbia dato il suo lavoro
nonostante i suoi sforzi e, proprio le scoperte che fa sula passato della sua
famiglia, la portano a cambiare stile di vita e a darsi altre priorità.
Sarà forse perché ho letto molti romanzi di questo genere,
ma la storia contemporanea mi è sembrata un po' prevedibile, anche se l'ho
comunque apprezzata, mentre ho amato gli sviluppo della storia di Addie e Bea,
infatti non vedevo l'ora che arrivassero i capitoli ambientati nel passato.
La costruzione di tutto il romanza è ottima perché i primi
due capitoli, rispettivamente uno nel passato e uno nel presente, ti
catapultano immediatamente nella storia dando poche informazioni cruciali che
hanno stimolato la mia curiosità, anche perché sapevo già prima qual'era il
nodo principale dell'intera vicenda.
Assegno quattro stelline al romanzo!
Lya