09 settembre 2018

RECENSIONE: La collina delle fate di Diana Gabaldon

Buona domenica e buona lettura!

Titolo: La collina delle fate
Autore: Diana Gabaldon
Pagine: 440
Prezzo: 10.00€/Ebook: 6.99€
Editore: TEA
Serie: Outlander #4

Trama


Dopo vent'anni trascorsi nel Ventesimo secolo a crescere la bellissima figlia Brianna, Claire Randall scopre che Jamie è ancoro vivo e decide di attraversare nuovamente Craigh na Dun, la collina delle fate, nonché la magica porta del tempo, e di tornare dall'uomo che non ha mai smesso di amare. Con la passione, però, ricominciano anche le avventure e le avversità, da cui Claire e Jamie riescono sempre a cavarsela grazie alla forza dei loro sentimenti. E se il lungo viaggio per mare alla volta delle Indie Occidentali, sulle tracce dei rapitori del giovane nipote prediletto di Jamie, si rivela irto di difficoltà e incontri spiacevoli, la situazione peggiora una volta sbarcati in Giamaica. Qui tra nuovi amici e vecchi nemici, un sinistro personaggio, emerso dal passato, arriverà a minacciare seriamente la loro vita.
In previsione dell’inizio della terza stagione della serie tv che è iniziata a metà settembre dello scorso anno, mi sono messa in pari con la lettura dei romanzi. Odio vedere film o serie prima di aver letto il romanzo da cui sono tratti!

Avevamo lasciato Clare e Jamie più o meno felicemente ricongiunti dopo vent’anni di lontananza. In seguito al rapimento, da parte di una sconosciuta nave pirata, di Ian, il nipote più giovane di Jamie, i due partono all’inseguimento fino ad approdare, dopo numerose peripezie in America e più precisamente in Giamaica. Qui tra doganieri, esercito, scienziati e vecchie conoscenze i protagonisti aprono un nuovo capitolo della loro vita insieme.

Come per i precedenti libri, il terzo romanzo originale è stato diviso in due in Italia e“La collina delle fate” è la seconda parte. Continuo a non capacitarmi per questa scellerata scelta della casa editrice che ha continuato così per tutti gli altri volumi della serie. Me ne dovrò fare una ragione e dovrò aprire il portafoglio il doppio delle volte.
Bando alle ciance, cosa ne penso di questo quinto libro?
Il romanzo mi è piaciuto, amo questa serie, adoro Clare e sono fermamente convinta che Jamie sia l’uomo fictional della mia vita. Durante e dopo la lettura e la visione della serie sono totalmente assuefatta e continuo a riflettere e pensare: insomma la Gabaldon ha fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la storia d’amore e le ambientazioni.
Ammetto senza remore che mi sento più coinvolta nelle parti ambientate in Scozia e meno nelle altre (vedi la Francia), ma quest’America così selvaggia e ricca di avventure non mi è dispiaciuta. Metà del libro è ambientata in una nave mentre l’altra metà in foreste e catapecchie oppure in grandi case coloniali: c’è davvero di tutto e, come sempre i due protagonisti riescono ad adeguarsi alle varie situazioni.
Clare, come al solito, deve per forza buttarsi nella mischia e aprire bocca su questioni che non capisce del tutto, insomma, dopo 20 anni è rimasta la stessa ragazzina saccente che vuole dimostrare la propria indipendenza dagli uomini a tutti i costi. Questa sua caratteristica è il suo punto forte anche se a volte non riesco a fare a meno di “gridarle” contro perché è troppo impulsiva e si trova in guai che, puntualmente, deve risolvere il pavido Jamie.
D’altro canto, lui, soprattutto in questi due libri, è sia presentato come un uomo che ha a lungo sofferto e patito, sia come un eroe dalla millemila risorse che sa come sbrogliare ogni situazione. I difetti ci sono ma vengono completamente oscurati dalle sue innumerevoli capacità, molte delle quali quasi inspiegabili oppure eccessive. Jamie è stupendo e, come ho già detto, è l’uomo fictional della mia vita, ma, qui è più vicino a superman che a un ex galeotto giacobita, editore e trafficante scozzese. Ecco il perché della stellina in meno: le situazioni narrate non sono “realistiche”, in alcuni punti toccano punte di irrealismo assurdo, soprattutto per il modo in cui vengono risolte delle situazioni potenzialmente disastrose o mortali. Troppe fortune mascherate da intraprendenza e bravura dei protagonisti che mi hanno portata a non apprezzare fino in fondo la nuova piega narrativa della storia.
Assegno al romanzo quattro stelline e spero che i prossimi volumi siano più con i piedi per terra.

Lya

2 commenti:

  1. Devo ammettere con dispiacere che per quanto mi piaccia l'adattamento televisivo, dei romanzi non ne ho ancora letto nessuno. Sarà che a me le serie troppo lunghe mettono ansia, ma la tua recensione, ammetto, mi ha fatto salire la curiosità! Vedremo, magari gli do una possibilità!

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    Risposte
    1. Provaci! ;) I primi tre romanzi in particolare sono davvero molto belli

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