Visualizzazione post con etichetta il segno del destino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta il segno del destino. Mostra tutti i post

30 marzo 2018

RECENSIONE: Dark Triumph di Robin LaFevers

Buon pomeriggio!
oggi la mia recensione di uno dei libri che ho letto in inglese per poter finire la serie ^^

Titolo: Dark Triumph
Autore: Robin LaFevers
Pagine: 385
Editore: Houghton Mifflin Books for Children
Lingua: Inglese

Serie: His fair assassins #2


Trama
I lean forward, pushing my body out past the battlements. The wind plucks at my cloak, buffets against me, as if it would carry me off in flight, just like the birds or the knight's soul. Let go, it cries, I will take you far, far away. I want to laugh at the exhilarating feeling, I will catch you, it whistles seductively.

The convent has returned Sybella to a life that nearly drove her mad. Her father's rage and brutality are terrifying, and her brother's love is equally monstrous. When she discovers an unexpected ally imprisoned in the dungeons, will a a daughter of Death find something other than vengeance to live for?

Dark Triumph è il secondo libro di una trilogia che è rimasta monca in Italia. Anni fa è stato pubblicato il primo volume “Il segno del destino” e ho un bel ricordo di quella lettura, lo trovai un fantasy scorrevole e piacevole (QUI la mia antica recensione). Da allora sono rimasta in attesa della pubblicazione dei seguiti, che avevano addirittura già dei titoli definiti, ma sto aspettando invano. Per questo ho letto il libro in inglese e concluderò la trilogia in lingua originale.

Il plot segue le avventure di Sybella, un’altra assassina al servizio di Saint Mortain che ha una missione davvero molto complessa: infiltrarsi nella sua stessa famiglia e attendere il segno del santi per poter uccidere il suo crudele padre. Questa è una missione satellite perché il padre della ragazza è il primo oppositore al regno della nuova principessa.
Ovviamente Sybella, tra un ripensamento e un ricordo scomodo, riuscirà a trovare la sua strada tra i vari intrighi che affronterà.

La particolarità che mi ha fatto apprezzare questa trilogia e che mi ha spinto a proseguire con la lettura è relativa alla sua organizzazione: i tre libri si concentrano su tre personaggi femminili diversi. Il primo era incentrato su Ismae, questo secondo sulla terribile Sybella e il terzo racconta le vicende dal punto di vista di Annith. Ogni protagonista ha una propria specifica missione che s’inserisce in un quadro più grande di potere e morte.
Sybella è una ragazza problematica, scontrosa e poco incline a fidarsi del prossimo; la sua madre superiora l’ha inviata nel posto da cui lei è fuggita disperata e spaventata, casa sua. Lei è infatti la figlia di un importante lord che aspira al potere monarchico e vuole arrivare al suo obiettivo a tutti i costi, uccidendo, torturando e facendo ogni sorta di nefandezza. Tra un ricordo e un’avventura, Sybella racconta la sua esperienza di vita e le sue decisioni per poter arrivare, un giorno, ad essere libera di vivere la propria vita senza l’opprimente e pericolosa presenza della sua famiglia e del monastero. La madre superiora di Saint Mortain, pur avendola salvata da un destino di sottomissione e silenzio, sfrutta la ragazza non curandosi dei suoi sentimenti e delle sue paure e, quindi, la missione della protagonista è un vero e proprio incubo. Sempre a contatto con il fratello e il padre, cerca di ottenere ogni possibile informazione utile e nel frattempo attende il segno definitivo del santo per poter uccidere suo padre e vendicarsi e liberarsi una volta per tutte. Le sue vicende s’intersecano presto con quelle di Ismae impegnata su un altro fronte. Ciò che è del tutto inaspettato per Sybella (un po’ meno per noi lettori) è la nascente storia d’amore che si trova a vivere.
Devo dire che, anche se sono andata a rilento nella lettura, ho apprezzato il romanzo che mi è piaciuto. La storia di Sybella che emerge lentamente dai ricordi della ragazza e da alcune confessioni che fa, rende il tutto molto intrigante e interessante. Ho deciso di assegnare 3 stelline e mezzo al romanzo e di concludere la trilogia con l’ultimo libro, anche se Annith è un personaggio che non mi attira particolarmente.

Lya

22 giugno 2013

RECENSIONE: Il segno del destino di Robin LaFever



Buon sabato pimeriggio lettori,
ecco una nuova recensione!

Titolo: Il segno del destino
Autore: Robin LaFevers
Pagine: 560
Prezzo: € 12,00
 Editore: Fanucci 
Data di pubblicazione : 23 maggio 2013

Trama
Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l'ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali. Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un'ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell'impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l'amore che preme nel suo cuore.
 
Mia recensione
Prima di partire con tutta la recensione, voglio anticiparvi che avevo già messo sotto osservazione questo libro da parecchio perché mi sembrava un genere che avrei sicuramente apprezzato in quanto, dalla trama, si avvicinava molto alla trilogia di Maria V. Snyder che ho letto tempo fa. Di tanto in tanto questi libri un po' fantasy, un po' storici e tanto movimentati mi fanno bene quindi, non appena "Il segno del destino" è uscito, ho subito iniziato a leggerlo!

La protagonista è Ismae, una ragazza bretone che è nata nel '500 sotto il segno della sfortuna: la madre ha tentato di abortire con una pozione di una fattucchiera ma senza riuscirci lasciando sul corpo della ragazza una brutta cicatrice. Lei è per tutti la figlia di Sant Mortain, della Morte stessa, che, segnandola come sua discendente, ha deciso di farla vivere e per questo motivo viene disprezzata e tenuta alla larga.
Nella notte del suo matrimonio forzato con un porcaro, Ismae, quattordicenne, riesce miracolosamente a fuggire e si rifugia in un monastero unico nel suo genere: il monastero di Saint Mortain. In questo luogo così fuori dal tempo le viene insegnato a uccidere in tutti i modi possibili per servire il proprio Dio che le ha fatto dono, oltre che della vita, anche di abilità fuori dal comune. Dopo alcuni anni la protagonista viene finalmente mandata in missione ma nulla è come si aspettava perché sulla sua strada incontra Douval, un uomo misterioso con cui dovrà cercare di collaborare.

Allora, sulla fascetta(che ho fatto sparire in due nanosecondi) c'era scritto che il libro era un romance storico ed in effetti lo è, ma ha quel tocco di mistero e magia che intriga tanto e impedisce all'autrice e al lettre di focalizzarsi solo sull'inevitabile storia d'amore.
Per una volta il mio entusiasmo non è stato spento brutalmente in quanto il libro mi è piaciuto e sono rimasta piacevolmente colpita dal modo in cui l'autrice ha unito il tocco fantasy con la storia francese e inglese del '500 inserendo anche l'elemento amoroso, gli intrighi di corte e i problemi etici di un'assassina.
Insomma l'avventura non manca mai ma, se l'inizio è davvero fulminante, la parte centrale perde un po' di velocità e d'intnsità per poi arrivare al picco finale che ho apprezzato(di solito è davvero difficile che il finale mi piaccia).
Ismae è una protagonista femminile che mi è davvero piaciuta perché è un giusto mezzo tra una donna che sa cosa vuole dalla sua vita e conosce la sua missione di morte e una ragazzina spaventata che cerca di destreggiarsi in un mondo che le è sempre stato avverso. Ismae è spesso colpita da sentimenti di rimorso e riflessione e prima di agire si chiede se la sua prima missione sia giusta e se il santo guidi correttamente la sua mano e, durante il corso della storia, si rende conto che una vita che si spegne è sempre una tragedia e quindi la sua mano di assassina deve essere cauta.
Sicuramente molto simpatici sono i siparietti tra la protagonista e Douval, misterioso personaggio maschile che si trova immischiato nella missione di Ismae ed è costretto a sopportarla malvolentieri, ma dietro quest'uomo così diffidente c'è molto altro che viene svelato pian piano.
Altro punto positivo è relativo all'autoconclusività della storia infatti, il secondo volume scritto da Robin LaFever ha un'altra protagonista che abbiamo intravisto in questo volume ma che non è stata approfondita.
Un unica cosa non mi è piaciuta: lo stile dell'autrice asciutto e spezzato che risulta un po' singhiozzante da leggere, il tutto manca di fluidità poiché la frequente presenza di punti rende difficile scorrere serenamente il testo. A parte questo il libro è davvero carino e lo trovo davvero ottimo da leggere sotto l'ombrellone e ho deciso di assegnare 4 stelline nell'attesa di poter leggere il secondo volume.

p.s. anche il prezzo è ottimo! 12 euro per un bel librone!
Lya



 

27 maggio 2013

Interesting book 112

Buon inizio settimana lettori. Inauguriamo quest'ultima settimana di maggio con 2 uscite interessanti^^



Titolo: Il segno del destino
Autore: Robin LaFevers
Pagine: 464
Prezzo: 12 €
Editore: Fanucci
Genere: Fantasy
Data di pubblicazione: 23 maggio 2013

Trama
Il destino di Ismae è stato scritto ben prima che lei nascesse: la Morte l’ha segnata con una cicatrice, ma questo marchio funesto si rivelerà invece la sua strada per la salvezza. Sarà proprio quella cicatrice a farla ripudiare dal marito, un uomo violento che è stata costretta a sposare. La mano della Morte continua a guidare la ragazza, che fugge da tutto per cercare riparo nel convento di Saint Mortain, dove alcune suore osservano ancora gli antichi riti tradizionali. Qui viene trasformata in una perfetta assassina; silenziosa, seduttiva e letale, un’ancella della Morte. Presto, Ismae viene inviata alla corte di Bretagna per fare luce sugli intrighi che mettono in pericolo non solo il regno, ma anche la vita della giovane duchessa Anne. Per riuscire nell’impresa, dovrà fare appello a tutto ciò che ha imparato nel convento. Peccato che non le abbiano insegnato come tenere
a bada i moti del cuore, e Ismae si ritrova lacerata tra il dovere e l’amore che preme nel suo cuore.



Titolo: La veranda delle magiche attese
Autore: Juliette Fay
Pagine: 464 pagine
Prezzo: 18 €
Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: maggio 2013

Trama
C’era una volta la famiglia LaMarche: papà Robby, il piccolo Dylan, la sorellina Carly appena nata e, naturalmente, mamma Janie. I LaMarche vivevano felici a Pelham Heights, in una casa piccola e graziosa. Ma all’improvviso la favola si trasforma in un incubo. Robby, dio-solo-sa-perché, non indossava il casco al momento dell’incidente e per lui non c’è stato nulla da fare. E adesso a Janie non rimane che il dolore e tanta, troppa rabbia. Nemmeno il tempo riesce a curare la ferita. 
Un giorno, però, alla porta si presenta Tug, un falegname che dice di essere venuto a costruire una veranda. Janie cade dalle nuvole, eppure Tug è più che deciso e lei a un tratto capisce tutto: la veranda è una sorpresa che il marito aveva organizzato per lei prima di morire. Ci mancava proprio questa, adesso che Janie ha solo voglia di stare chiusa nel suo lutto… E per di più, tutti si ostinano a darle consigli e conforto non richiesti: la zia petulante, che la iscrive a un corso di autodifesa; la vicina di casa dispotica e sciantosa; il cugino pasticcere con la torta per ogni occasione; la madre Noreen che l’ha lasciata sola e quando rientra dai suoi eccentrici viaggi in Europa pretende di dettare legge; padre Jake, un giovane prete dai modi tanto gentili da confonderle il cuore. Senza contare Tug, il tenace falegname, che se ne esce continuamente con splendide trovate. Tuttavia, mentre l’ambizioso progetto prende forma, Janie scoprirà che, grazie a quella veranda, anche la sua vita comincia a rinascere. Attorno a essa cresce a poco a poco un’atmosfera diversa, e persino i rimpianti lasceranno spazio a nuove attese. E forse anche all’amore. 

Quale libro vi ha incuriosito?
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...