Buon pomeriggio lettori!
oggi per interesting book ho due libri da segnalarvi che hanno catturato il mio interesse! La mia lista desideri si allunga!
Titolo: Dal ventre della balena
Autore: Micheal Crummey
Pagine: 384
Prezzo: 18 euro
Editore: Neri Pozza
Genere: Romanzo storico
Data di pubblicazione: 9 maggio 2013
Trama
La prima volta che Mary Tryphena incontra il «Grande Bianco» non può
sapere che quell’uomo nudo, puzzolente e dalla pelle chiarissima,
diventerà suo marito. Mary è solo una bambina e l’unica cosa che le
interessa è l’enorme balena che si è appena spiaggiata sulle coste del
suo villaggio. È aprile, il giorno della festa di San Marco, ma il
ghiaccio non accenna a sciogliersi. Gli orti marciscono sotto la pioggia
incessante e i pescherecci tornano vuoti. In una tale carestia,
quell’animale morente non può che essere un dono di Dio.
Gli abitanti aspettano che la balena muoia per spartirla equamente,
quando King-me Sellers si presenta in spiaggia dicendo che l’animale si è
arenato sulla sua proprietà e perciò a lui spettano l’intero fegato e
otto botti d’olio. Mentre per risolvere il contenzioso si attende
l’arrivo della Vedova, matriarca temuta e rispettata, dotata di poteri
soprannaturali, la balena muore e i pescatori si armano di coltelli,
accette e seghe, scalano il dorso del leviatano e prendono a tagliarne
le carni e a raccoglierne il grasso. Hanno appena iniziato quando sulla
spiaggia risuonano le grida di un ragazzo: nel ventre della balena c’è
un uomo nudo, dalla pelle chiarissima, che puzza di pesce marcio.
Inizia così un racconto epico e ipnotico che schiude davanti ai nostri
occhi il mondo del Newfoundland, in Canada, a cavallo tra Ottocento e
Novecento. Un mondo magico e spietato in cui due villaggi confinanti,
Deep e Gut, con le loro due famiglie – da una parte i Sellers,
protestanti di origine inglese, dall’altra i Devine, pescatori irlandesi
cattolici – si combattono da decenni, per un motivo che ormai pochi
ricordano ancora.
Neppure il singolare ritrovamento del «Grande Bianco», un uomo che pare
non invecchiare e che, novello Messia, porterà benessere e abbondanza in
una terra dimenticata da Dio, eviterà che i vecchi rancori tra la
Vedova e i Sellers tornino a galla e trascinino tutti in un vortice
inarrestabile.
Narrato da uno dei più grandi scrittori canadesi contemporanei e già
paragonato a Cent’anni di solitudine di Márquez e a L’urlo e il furore
di Faulkner, Dal ventre della balena è un romanzo popolato da fantasmi e
creature magiche che racconta l’eroismo e il fallimento di una comunità
di immigrati, e l’insondabile malvagità che si annida in ogni famiglia.
Titolo: L'albero delle mele
Autore: Amanda Coplin
Pagine: 504
Prezzo: 20 euro
Editore: Guanda
Genere: narrativa
Data di pubblicazione: 9 maggio 2013
Trama
Nello stato di Washington, agli albori del Novecento, William Talmadge
conduce una vita in simbiosi con gli alberi del suo frutteto, circondato
dai boschi. Segnato dal dolore per la scomparsa misteriosa della
sorella, ancora bambina, Talmagde non si è lasciato indurire dalla
solitudine: è rimasto un uomo buono, fedele ai propri affetti e ai
propri ricordi. Finché un giorno al mercato, dove è andato a vendere i
suoi prodotti, fa un incontro destinato a spezzare la sua tranquillità.
Due ragazze giovanissime, dall’aria selvatica, entrambe vistosamente
incinte, gli rubano le mele. Qualche giorno dopo si ripresentano al
limitare del suo frutteto e a quel punto comincia, da parte di Talmadge,
un paziente avvicinamento per vincere la loro diffidenza, offrendo cibo
e sostegno. Le ragazze sono impaurite, in fuga da un destino terribile
di sfruttamento e violenza, da un uomo che le reclama come una sua
proprietà, e che non tarda a riaffacciarsi per presentare il conto.
In una storia di grande intensità drammatica, di sopravvivenza e di
riscatto, tocca al mite e tenace frutticoltore ergersi a difesa della
sua nuova, improbabile famiglia, per garantirle un futuro, per difendere
le ragazze e il loro desiderio di libertà: una sfida impossibile, a cui
si sottopone con un’ostinazione quasi eroica, forse anche nel tentativo
di sciogliere i nodi irrisolti del proprio passato.
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