Buon sabato pomeriggio! ecco una nuova recensione tutta per voi!
Titolo:
La donna dagli
occhi di smeraldo
Autore:
Stacia M. Brown
Pagine:
336
Prezzo:
9,90€
Editore:
Piemme
Data
di uscita: 26
giugno 2012
Trama
Londra, 1649. A
sentir parlare la gente, Rachel Lockyer si definisce solo in base a ciò che non
è: non è sposata benché non sia più giovanissima, non è molto istruita, non è
una buona cristiana. Non sono certo viste come virtù la sua indipendenza – si
guadagna da vivere come apprendista guantaia – né la sua andatura decisa, e
tanto meno la fierezza con cui accetta, pur senza rassegnarvisi davvero,
un’esistenza ben diversa da quella che sperava. Inevitabile, quindi, che tutti
siano subito pronti a puntare il dito contro di lei quando il corpo senza vita
di un neonato viene rinvenuto nei boschi dietro il mattatoio. La creatura
sarebbe stata il frutto della relazione clandestina tra Rachel e un uomo
sposato, padre di una famiglia numerosa e mente di una fazione di agitatori
politici. Nessuno, in realtà, ha la certezza che lei portasse in grembo un
figlio; nessuno può provare che lei abbia tolto la vita a quella bambina dopo
avergliela donata. Anche perché, nel frattempo, Rachel tace. Non ammette, né
smentisce. Malelingue e ipocrisia non possono che avere la meglio,
nell’Inghilterra governata dai Puritani, dove la giustizia è spietata verso le
madri nubili, trattate al pari di streghe. Ma mentre tutta la città si mobilita
intorno al processo che potrebbe condannarla al patibolo, Rachel saprà sfidare
con il suo coraggio e il suo silenzio le leggi degli uomini. E il destino
stesso.
Mia recensione
La lettura di questo romanzo è stata prevalentemente dettata
dal mio desiderio di leggere un bel romanzo storico, dato che alcuni precedenti
tentativi di immergermi in un altro tempo, che ho precocemente abbandonato, non
mi hanno dato ciò che desideravo. Insomma è tanto che cerco un BEL romanzo
storico e ancora non sono stata esaudita.
La donna dagli occhi di smeraldo racconta la brutta vicenda
di Rachel, guantaia non sposata di Londra nel periodo dei puritani, che viene
accusata di infanticidio grazie alla testimonianza di diverse persone che
l'hanno vista seppellire un fagotto nel bosco.
A questo delitto si intrecciano le vite di diversi
personaggi molto attivi a livello politico: i livellatori.
Non ho molto da dire in merito a questa lettura che ho trovato
lenta e poco interessate con un titolo lunghissimo e altisonante che fa sperare
ed immaginare una bella storia al femminile ma che invece ti consegna tutto il
contrario.
L'autrice ha tentato, non proprio felicemente, di conciliare
la storia di questa donna povera ma indipendente e lavoratrice con la
situazione politica instabile e puritana dell'Inghilterra del seicento con
qualche tocco, qua e là, di romance. Soffermandomi a riflettere sulla
collocazione del libro, non sono riuscita ad inquadrarlo né come saggio né come
romanzo storico, è uno strano ibrido che non mi ha entusiasmato per nulla.
Insomma ho trovato il romanzo poco equilibrato in quanto la
storia prende piede da questo presunto infanticidio per poi far vagare lo
sguardo del narratore onnisciente in situazioni che poco si legano con tutto
ciò.
Oltre alla donna confusa e addolorata vengono descritti
stralci della vita di due livellatori e delle loro famiglie, viene raccontata
la tragica sorte del fratello di Rachel, della sua datrice di lavoro Mary,
dell'investigatore che interroga i testimoni....insomma una sfilza di
personaggi poco realistici e quasi slegati tra loro, descrizioni inesistenti e
sentimenti scarni, come la trama, e poco sentiti.
Menzione a parte va al finale che ha dato il colpo di grazia
a questa lettura, infatti ciò che viene raccontato sembra fuori dal mondo e mi
è sembrato ancora più slegato del resto. Insomma mi a lasciato decisamente
spiazzata, ma non in modo positivo.
Assegno 1 stellina e mezzo e consiglio altre letture se cercate
un bel romanzo storico.
Lya
amo i romanzi storici, ma spesso anche questi calcano gli stessi temi..che barba..di storia ne leggo a sufficanza. grazie per la recensione:)
RispondiEliminaio anche amo i romanzi storici (ne ho appena terminato uno) ma effettivam se la narrazione è lenta e poco realistica o sconnessa..... tutto il fascino del connubio fiction-storia ... va a farsi friggere... :D
RispondiEliminaok, ammetto che il titolo mi attirava ,.... ma non credo lo prenderò ^_^