Buongiorno lettori!
in vista della prossimissima pubblicazione del libro in italiano, eccomi a parlarvi della mia esperienza di lettura di HP and the cursed child. SPOILER FREE! ^^
Titolo: Harry Potter e la Maledizione dell'erede
Titolo originale: HP and the cursed child
Autore: J. K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne
Pagine: 368
Prezzo: 19,89 euro
Editore: Salani
Data di pubblicazione (in Italia): 24 settembre 2016
Trama
È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile
ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro,
marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i
conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito
Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai
voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e
figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da
luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John
Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due.
Il volume conterrà in un'unica edizione entrambe le parti.
Una nuova edizione, arricchita e definitiva, uscirà nel 2017 in data da definirsi.
Spoiler free
Questa sarà una recensione parecchio difficile da scrivere,
così come è stata difficoltosa la lettura del libro in questione: Harry Potter
and the cursed child. Vi posso anticipare che non ci saranno spoiler, ma mi
limiterò a parlare in generale delle mie impressioni cercando di raccontarvi
cosa ha provato una Potterhead durate e dopo la lettura. Per chi non lo
sapesse, Harry Potter and the cursed child è un soggetto della Rowling ma è
stato sceneggiato da Jack Thorne.
La storia si sviluppa su più anni e cioè da quando Harry e
Ginny accompagnano Albus, il loro secondogenito, al binario 9 e ¾ per partire
per Hogwarts per la prima volta. Albus Severus Potter è il vero protagonista
del plot: serpeverde e migliore amico di un Malfoy, non si sente accettato e
parte integrante della sua stessa famiglia. In un momento di ribellione, decide
di rubare l’unica giratempo esistente per tornare indietro nel tempo e salvare
Cedric Diggory, morto per “causa” di suo padre. Il salto nel tempo però
modifica il presente e quindi il ragazzo, in compagnia di Scorpius Malfoy,
cercherà di riportare le cose com’erano svelando un diabolico piano.
Da fan sfegatata di Harry Potter sin dall’età di 11 anni,
quindi dalla bellezza di 16 anni, non
sono riuscita ad attendere la pubblicazione italiana del testo teatrale che
riporta in vita i miei personaggi preferiti di sempre nella loro versione
adulta, per questo ho deciso di leggerlo in inglese. Inutile dirvi che avevo il
bruciante desiderio di volare a Londra per andare a vedere lo spettacolo!
Il risultato di questa lettura? La delusione dettata da una
serie di fattori “obiettivi” e personali che cercherò di spiegarvi.
La prima cosa che non mi è piaciuta è stata la forma
teatrale del libro, e qui è una cosa mia perché in passato ho avuto serie
difficoltà a leggere anche Shakespeare: la forma completamente dialogica di un
libro mi destabilizza e rende difficoltosa la lettura. Insomma, avrei preferito
una “trasposizione” un pochino più letteraria della storia perché non riconosco
niente della Rowling che ho amato. Per forza di cose mancano le descrizioni e i
pensieri dei personaggi che rimangono fermi sulla pagina, non riescono a
prendere vita. Come dicevo, questo è un “problema” di gusto personale ed è
risolvibile andando a vedere lo spettacolo.
La seconda cosa che non mi ha convinta è Harry. Avevo
certamente determinate aspettative per quanto riguarda il personaggio di Harry
adulto e, in questo caso, sono state disattese perché qui Harry è un uomo che
fa una vita meritatamente tranquilla ma che si trova con un figlio ribelle,
molto simile a lui in gioventù, che però non riesce a capire. È un genitore che
non ricorda più com’è essere un ragazzo “disadattato” , ha dimenticato com’è
vivere in mezzo alla gente che ha delle aspettative che non si riesce a
soddisfare e di conseguenza tratta suo figlio “imperfetto” non nel modo che
merita. Insomma, è un altro, non il tipo di uomo che mi ero immaginata. Anche
in questo caso si potrebbe obiettare che è un problema mio, che Harry è un
genitore amorevole e responsabile, ma mi ha lasciato una sensazione non
completamente positiva…e lui ha rappresentato per me ciò che di più positivo
dovrebbe esserci in un personaggio.
La terza cosa, quella che ritengo più “obiettiva” riguarda
l’intera trama. La prima parte è comprensibile e scorrevole, mi ha incuriosito
e mi ha reso nostalgica. A partire però dalla metà, le cose iniziano a cambiare
perché la storia diventa incredibilmente ed eccessivamente ingarbugliata con
tanto di “colpo di scena” finale incarnato dalla presenza di un nuovo
personaggio che manovra tutti i fili sin dall’inizio.
Prima di passare alle conclusioni devo aggiungere una cosa:
Albus è un ragazzino alquanto insopportabile e pieno di se, cosa abbastanza
contraddittoria visto che si sente diverso ed escluso dalla sua stessa
famiglia. Diciamo che la ribellione ci sta, così come l’irruenza e
l’incoscienza della gioventù….ma non ci vuole un genio per capire che con le
modifiche temporali non si scherza! E che dire di Scorpius Malfoy che segue
Albus ciecamente, senza opporre una valida resistenza. Vabbè…
Purtroppo, per evitare grossi spoiler e per farvi “godere”
la lettura mi devo fermare qui dicendovi solo che la mia faccia era costantemente
interrogativa mentre leggevo e incredula (non in modo positivo) alla fine.
Questo perché mi sembrava tutto troppo forzato: i vecchi personaggi che
stentavo a riconoscere, i nuovi che non avevano un minimo di spessore o logica,
la trama che si rincorreva da sola e il finale abbastanza assurdo. Sicuramente
l’avventura non manca così come la magia e gli antichi luoghi, mi è piaciuto
poter tornare a Hogwarts, nella foresta proibita e al Ministero della Magia, mi
ha fatto piacere leggere dei destini dei personaggi e vedere confermate alcune
delle possibili vite che ho immaginato per loro nel tempo.
Se non si fosse capito, questa lettura mi ha reso nostalgica
e mi ha fatto ripensare ai preziosi momenti che ho vissuto insieme a Harry Ron
ed Hermione durante la mia infanzia e adolescenza. Nonostante non mi sia
piaciuto in linea generale, ho apprezzato poter tornare indietro per ridare
vita a qualcosa che mi ha appassionato per lunghi anni. Per questo ho deciso di
non assegnare stelline e vi confesso che mi piacerebbe vedere la
rappresentazione teatrale che, credo, mi potrebbe convincere un po’ di più.
Lya