Buona domenica pomeriggio!
eccomi con una nuova recensione!
Autore: Giovanna Zucca
Pagine: 200
Prezzo: € 16,50
Editore: Fazi
Genere: romanzo storico
Data pubblicazione: 27 settembre 2013
Trama
1817. Jane Austen, affetta da un’oscura malattia, trascorre le sue
giornate nella casa di Winchester nel disperato tentativo di concludere
il suo ultimo romanzo. La sua vicina di casa, la giovane Angelica
Winnicott, scrive a Londra all’amica Jane Mary perché convinca suo
padre, il famoso dottor Addison, a intervenire in favore della nota e
amatissima autrice. Sir Addison accetta di recarsi a Winchester dove si
prodiga per aiutare la scrittrice, assistito dai fratelli di lei,
Cassandra e Henry. Con l’aiuto del collega Hodgkin, sir Addison scoprirà
le cause della malattia di Jane ma non riuscirà a curarla. Nel
frattempo, tra medico e paziente nascerà dapprima un’amicizia, poi
l’amore e insieme decideranno di passare alcuni giorni a Bath. La morte
di Jane, tuttavia, metterà fine a tutto portando alla disperazione il
dottore. Conosciamo Jane Austen come un personaggio fuori dagli schemi,
arguto e brillante, ma in questo racconto romanzato dei suoi ultimi mesi
di vita, accanto a questi aspetti, ne emergono altri: la fragilità, la
sofferenza e un certo disincanto, oltre alla smisurata passione per la
scrittura, lontana da ogni vanità.
Come ho saputo della pubblicazione di questo romanzo, grazie
anche all'ottima recensione che l'autrice ha avuto per il suo precedente
romanzo da Isy, ho immediatamente voluto leggerlo perché ero davvero curiosa di
vedere come veniva raccontata la storia degli ultimi mesi della vita di Jane
Austen. Avendo visto di recente " Becoming Jane" che tratta più o
meno lo stesso argomento, ero davvero curiosa di calarmi nuovamente nelle
atmosfere dell'epoca facendo anche la conoscenza di una delle più grandi
scrittrici donne inglesi.
Giovanna Zucca ha immaginato di far incrociare le strade di
Jane Austen, già debole e malata, con quella di un famoso luminare londinese
nel campo delle ghiandole surrenali. L'incontro tra i due avviene grazie
all'amicizia che lega la giovane figlia della vicina di casa dell'autrice con
la figlia del dottore stesso che, essendo a conoscenza della vera identità di
Lady A, ha chiesto spassionatamente a suo padre di andare a visitare la sua
autrice preferita per tentare di salvarla. Dopo un po' di reticenza il dottor Addison si reca presso casa Austen e qui si vengono a concatenare diverse storie
d'amore che vedono protagoniste le due giovani ragazze e Jane stessa.
Devo dire che questo romanzo è un gioiellino perché sin
dalle prime pagine sono riuscita a calarmi nelle stesse atmosfere che Jane
Austen ha creato più di un secolo fa nei suoi libri, con quel tocco di
modernità che mi ha fatto apprezzare l'abilità di Giovanna Zucca. Questa
autrice è stata in grado di ricreare situazioni, sentimenti e personaggi che mi
hanno ricordato tantissimo "Orgoglio e pregiudizio", "Ragione e
sentimento", "Emma" e "Masfield park" tutto questo
utilizzando uno stile in linea con quello di Jane Austen. La lettura mi ha reso
davvero nostalgica perché ormai non potrò più rileggere per la prima volta le
storie della scrittrice inglese e non potrò più rivivere le stesse sensazioni
di novità che ho provato anni fa, per questo "Una carrozza a
Winchester" mi ha dato la possibilità, oltre che di conoscere una versione
di Jane Austen quarantenne ricreata
grazie a fonti storiche e alla sua fantasia dell'autrice, anche di rivivere
quei bei momenti attraverso una storia con un plot molto affine con quello dei
romanzi della Austen. Durante la lettura ho ritrovato le stesse espressioni, le
stesse atmosfere campagnole, le magiche atmosfere romantiche e i personaggi che
mi hanno fatto ripensare ai grandi protagonisti dei romanzi austeniani senza
però avere la sensazione di ritrovarmi a leggerne una brutta copia. Insomma,
nonostante le similitudini sicuramente volute, ho apprezzato il romanzo e me lo
sono goduta immergendomi nella malinconia della protagonista che, ormai alla
fine della sua vita, rimpiange di non aver voluto vivere le sensazioni e le
emozioni amorose che sono al centro dei suoi intrecci.
Senza nulla togliere ai personaggi secondari come le due
ragazze ammiratrici della scrittrice con le loro vicende sentimentali, la
sorella Cassandra Austen e gli uomini che vengono presentati all'interno del
romanzo, il personaggio che più mi ha colpito per la sua complessità è
sicuramente Jane. La Jane che viene descritta è una donna malata, costretta
quasi sempre a letto e dipendente interamente dai suoi fratelli ma, che
nonostante questa triste situazione, ha ancora viva la passione per la
scrittura e per la vita. Viene presentata una bellissima immagine della Austen profondamente
dedita alla sua creatività, che arriva anche a trascurare la sua cagionevole
salute per poter scrivere il suo ultimo romanzo e che vede la sua indipendenza
economica come cosa di fondamentale importanza. Ciò che le accade durante la
storia la sconvolge completamente ma decide di vivere fino all'ultimo respiro
ciò che ha tante volte narrato ma mai sperimentato in prima persona.
Assegno quattro stelline al libro e lo consiglio a chi, come
me, desidera poter leggere un'altra storia non banale o ripetitiva ma che
rievoca con dolcezza le atmosfere dei romanzi austeniani.
Lya
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