Autore: Jesse Petersen
Pagine: 222
Prezzo: 15€
Editore: Multiplayer
Sarah
e David sono una giovane coppia in crisi: l'alchimia che c'era prima ormai sta
svanendo e il loro matrimonio rischia di andare in fumo. Da qui, la necessità
di seguire una terapia di coppia con la Dr.ssa Kelly. Un bel giorno, proprio
mentre sono diretti verso lo studio della psicoterapeuta, Sarah e David notano
delle stranezze: la superstrada è deserta, la solita guardia di sicurezza al
parcheggio dell'edificio non c'è, e il fatto che la Dr.ssa Kelly stia
strappando a morsi la gola di un altro cliente. La coppia ha scelto il giorno
sbagliato per uscire di casa, perché stanno spuntando zombie da ogni angolo
della strada! Un virus sfuggito ad un laboratorio universitario ha trasformato
Seattle in una zona di guerra, piena di mostri antropofagi che attaccano le
persone. La situazione peggiora di ora in ora. Dopo aver eliminato la vorace
(ex)psicoterapeuta, i due devono prepararsi a sopravvivere ad un' Apocalisse
zombie. Sarah e David lotteranno per la sopravvivenza ma i loro problemi di
coppia non svaniranno magicamente solo perché assediati e in pericolo di vita.
Riusciranno ad unire le forze, salvare la pelle e i loro succulenti cervelli
senza uccidersi l'uno con l'altra?
“Finchè
zombie non ci separi”. No, non sto distorcendo la formula tradizionale del
matrimonio…oppure sì? Sicuramente questa è la traduzione più originale e
geniale per il romanzo “Married with zombies” di Jesse Petersone. Il titolo racchiude
in sé la trama del libro: matrimonio e zombie. Una commedia horror, ma non
troppo. Adatta anche ai deboli di stomaco.
Sarah e
David sono sposati da pochi anni. Lei lavoratrice, lui disoccupato. Sposatisi
per amore, dopo un po’ di tempo “2 cuori e una capanna”e il “per sempre” non
sembrano che vaghi ricordi di un matrimonio pronto a collassare. Ma sono
disposti a riprovarci e così iniziano una serie di sedute da una psicoterapeuta
per cercare di ritrovare l’amore. Ma qualcosa un giorno cambia: la dottoressa
Kelly, impeccabile terapeuta dai modi gentili e pacati, tenta di mangiarli!
Ebbene sì! Mangiarli, strappargli la carne a morsi, divorare il cervello..ok,
basta coi dettagli, avete capito!
Dicevo, la
dottoressa Kelly tenta di ucciderli ma grazie alla prontezza di riflessi
riescono a scappare e cercare aiuto. Ma è solo in quel momento che si rendono
conto che qualcosa non va. Cos’è quel viscidume nero che imbratta le pareti? E
questo silenzio? E queste città perennemente caotiche e invase d’auto così
vuote?
Anche se non
riescono a cogliere da subito la gravità della situazione, ben presto si
rendono conto che hanno a che fare con niente poco di meno che una epidemia
zombie. Tutto è iniziato con un incidente in un laboratorio zombie e così uno
zombie morde 2 persone, poi un’altra, poi un’altra ancora. E i nuovi zombie a
loro volta ne mordono 1, poi 2,poi 3…e così in pochissimo tempo la situazione
degenera e l’unica possibilità che resta è quella di scappare prima che sia
troppo tardi. Perché mai come in questo caso la frase del prete “Finchè morte
non vi separi” sembra così veritiera, anche se sarebbe più corretto dire “Finchè
non morti vi separino”.
Sarah e
David dovranno far leva sulle loro forze per sopravvivere e per farlo dovranno necessariamente
collaborare. E tra uno zombie decapitato e un altro mutilato gravemente capiscono
che forse non tutti i mali vengono per nuocere: forse questi zombie possono
salvare il loro matrimonio?
Ho trovato
questo libro divertente. I personaggi sono descritti bene, seppur usando
descrizioni non troppo lunghe e noiose. Le situazioni sono descritte
minuziosamente, comprese le lotte con gli zombie. E anche se spesso ci si trova
di fronte a sangue rappreso e viscidume nero l’autrice non esagera mai con
descrizioni splatter. Si limita al necessario per rendere il racconto consono
alla trama. Che romanzo sugli zombie sarebbe senza cervelli saltati e sangue?
Dal punto di
vista stilistico ho apprezzato la scelta dell’autrice dell’utilizzo della prima
persona, dando voce alla protagonista femminile, Sarah. La scrittura è ricca di
dialoghi e periodi brevi. Questa fa sì che la lettura risulti fluida e poco
idonea alle pause.
Ho
apprezzato anche la scelta di usare come titoli per i capitoli frasi da manuale
in stile: “Salviamo il vostro matrimonio in 100 pagine”, ovviamente adattate al
contesto zombie. Geniale!
Voglio
spendere solo 2 parole circa l’edizione italiana. Di solito tradurre un titolo
dalla lingua originale a quella nostrana è sempre un compito arduo, falsamente semplice.
E spesso si incorre in titoli creati ad hoc per attirare il lettore e spesso
fuorvianti. In questo caso invece, seppur il titolo risulta accattivante per il
lettore, risulta perfetto per il libro proposto.
Unica nota
dolente dell’edizione italiana è la presenza di errori di battitura abbastanza
frequenti. Un errore può capitare a tutti, ma quando diventano più di uno un po’
fa storcere il muso.
Il mio voto finale è:
Isy
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