Buon week end ragazzi! Ecco una nuova recensione!
Autore: Patrignani
Pagine: 385
Prezzo: 15euro
Editore: Mondadori( collana chrysalide)
Genere: young adult
Data di pubblicazione: 27 marzo 2012
Trama
Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo
sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che
permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza
preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i
due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa,
arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma
Jenny non c’è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in
dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un
altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all’età
di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e
Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle
infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è
già avverato.
Mia recensione
Niente magia, niente vampiri, mondi fantastici, maghi o
personaggi di questo genere. Multiversum non lo inserirei propriamente tra gli
urban fantasy perché mi è sembrato un
romanzo fantascientifico per ragazzi ambientato nel mondo moderno. Devo dire
che sono combattuta mentre scrivo questa recensione perché, se da una parte la
storia mi è sembrata interessante ed originale, dall'altra ho notato la
presenza di alcuni elementi che definirei ingenui.
Alex e Jenny riescono a parlarsi nella mente con messaggi
brevi e frammentari. Loro vengono improvvisamente colpiti da svenimenti o
attacchi epilettici che avviano la comunicazione; e ciò avviene da diversi anni
ma non sanno come questo possa succedere.
Decisi a capire da cosa possa dipendere questa loro
capacità, i due ragazzi , dopo che Jenny riesce a comunicare ad Alex dove vive,
decidono d'incontrarsi e lui parte per Melbourne.
Arrivato nel luogo e all'orario esatto dell'appuntamento su
un molo della città, Alex non trova nessuno ad attenderlo. E così succede a
Jenny che aspetta inutilmente Alex sul molo.
Questo accade perché i due ragazzi appartengono a multiversi
diversi, sono in due realtà differenti e quindi possono comunicare con la mente
ma non incontrarsi di persona. Il mistero s'infittisce.....
Come vi ho detto nell'intro della recensione, sono convinta
che Multiversum abbia del potenziale, ma che presenti degli elementi stonati.
La storia mi è sembrata immediatamente originale e,
nonostante sia abbastanza complessa nell'insieme, sono riuscita a seguirne gli
sviluppi con agilità. Il mistero legato al potere dei due protagonisti è molto
forte e incuriosisce il lettore, insieme alla presenza di alcuni personaggi
alla matrix che fanno un paio di apparizioni fulminee ma criptiche.
Insieme a questi punti positivi però, penso che la prima
parte del libro non sia in equilibrio con la seconda: se all'inizio la
situazione è tranquilla e i due protagonisti devono affrontare la loro vita da
adolescenti conciliandola con la loro dote speciale, nella seconda parte i toni
diventano improvvisamente apocalittici, cosa che di per se non mi è dispiaciuta
ma non c'è una transazione equilibrata tra queste due parti.
Ho notato che i personaggi sono descritti in modo un po'
superficiale, ci sarebbe stato benissimo una maggiore introspezione e una
maggiore attenzione ai sentimenti dei due. Infatti, le emozioni di Alex e
Jenny, in alcuni momenti, mi sono sembrate forzate e decisamente pilotate per
giungere alla conclusione nel modo stabilito. Se i due fossero stati analizzati
in modo diverso, sono certa che questa sensazione non si sarebbe presentata.
Un esempio che mi è saltato immediatamente all'occhio è la
storia d'amore che unisce i due: si sarebbe potuto parlare di colpo di fulmine,
di un amore dettato dal destino o non so cos'altro, invece nel romanzo i due
ragazzi, così, di punto in bianco si sentono innamorati l'uno dell'altra. Non
c'è la fase dell'innamoramento, non c'è la fase dell'attrazione, anche perché
non si sono mai visti, insomma non ho trovato una motivazione valida per il
sorgere del sentimento. La capacità che condividono di comunicare con la mente
non basta.
Oltre a questo, le prime battute del romanzo mi sono
sembrate un po' deboli, infatti le motivazioni che spingono i due protagonisti
a fare, da minorenni e da fuggiaschi, viaggi transoceanici, non sono abbastanza
forti e giustificabili. Dove sono finiti gli adolescenti dipendenti dalla
tecnologia che passano un sacco di tempo su facebook o su altri social network?
Mi è quindi parso che sia saltato un pezzo durante la narrazione, un elemento
cruciale, anche se semplice, che avrebbe giustificato tutto ciò che ha dato
avvio alla storia stessa.
Insomma il romanzo mi ha lascito un'impressione positiva ma
presenta delle ingenuità al livello della trama e dell'intreccio che non me lo
hanno fatto apprezzare completamente.
Assegno due stelline e mezzo al romanzo e sono fiduciosa che
il secondo libro della serie mi piacerà di più.
Lya
Letto anch'io ai tempi. E ho riscontrato i tuoi stessi dubbi, è completamente assurdo che un ragazzino di 16 anni (credo che abbia quest'età) prenda e parta (senza il consenso dei genitori, con la scusa che ha già il passaporto) e vada in Australia, per conoscere una che ha sentito solamente nella sua testa. Per non parlare dell'amico hacker che guarda caso gli permette di avere tutti i soldi che vuole per pagarsi il viaggio ecc. Poi dopo nella trama ci sono pezzi messi su insieme alla meno peggio, per non parlare del finale dove ricompare di nuovo l'amico. Non mi ha entusiasmato per niente e il bello che il titolo è stato tradotto in so quanti paesi, se è questo quello che esportiamo della narrativa italiana siamo messi male.
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