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19 dicembre 2018

What's next? |19 dicembre 2018

Buonasera lettori e passanti!
nuovo post dedicato alle quasi ultime letture dell'anno!




- Cosa ho appena finito di leggere?

Ho terminato da qualche giorno il terzo libro della serie Misborn di Sanderson che mi sono portata avanti per tutto il 2018. Sono contenta di aver finito la serie e il finale mi ha convinta, cosa davvero rara!


- Cosa sto leggendo?
In realtà devo leggere le ultime pagine di questo romanzo per ragazzi un po' stile horror. Lo sto trovando davvero carino e perfetto per staccare la sera.


-Qual è il prossimo libro che leggerò?
Per concludere le mie sfide dovrei leggere qualcosa di Moravia ma non ne ho davvero voglia quindi rimanderò e mi butterò su un saggio storico su Ipazia.


Voi casa leggete di bello?

18 dicembre 2018

Top Ten Tuesday: libri da regalare e regalarsi

Buonasera lettori e passanti,
approfitto del fatto che come una scema ho già fatta il tema odierno dedicato alla tbr invernale per parlarvi di regali libreschi! Quest'anno non ho avuto modo, tempo e testa di fare lo speciale dedicato al Natale e quindi voglio "sfruttare" la rubrica delle top ten per darvi qualche idea.
Ecco alcuni libri che possono essere una buona soluzione per fare i tanto difficoltosi regali di Natale (escludendo un bel buono feltrinelli che è sempre ben accolto!) ai bibliofili accaniti.

1. Per i lettori veloci che cercano romanzi brevi ma d'impatto
2- Per i lettori che seguono i premi letterari e cercano dei libri realistici(Patria di F. Aramburu)
3- Per i lettori onnivori che vogliono storie al femminile ben scritte (La donna del ritratto di K. Morton)

4- Per il lettore che cerca storie lontane e fantasiose ma incredibilmente vicine e attuali (Vox di C. Dalcher)
5- Per chi ama il giallo ma con un po' di brio e allegria (Il ladro gentiluomo di Alessia Gazzola)

6- Per il lettore di young adult fantasy non pubblicati in Italia

 7- Per gli amanti del fantasy originale e particolare:
8- Per i lettori che si sentono ancora ragazzi e amano le belle copertine (La voce delle ombre di F. Hardinge)
9- Per i lettori che sono storici nati e amano storie ambientate tra passato e presente (Il peso dell'inchiostro di R. Kadish)

10- Per il lettore coraggioso e che cerca romanzo "d'avanguardia" diversi dai soliti (4321 di P. Auster)
11- Per il lettore amante delle serie tv (L'alienista di C. Carr)




Spero di avervi dato qualche buon suggerimento e buona ispirazione per i vostri regali (o autoregali) di Natale!

17 dicembre 2018

Beauty Heroes del periodo

Buongiorno a tutti!
visto che siamo a fine anno e che le uscite in libreria scarseggiano, oggi voglio riportare una piccola rubrica off topic sul beauty.  La rubrica è del  "The world of Claire".


Ultimamente sto uscendo poco quindi mi sono limitata a mostrarvi i prodotti che sto usando più spesso e con più soddisfazione e che sono rigorosamente low cost, visto il buco nero che ho al posto del portafoglio.

Palette Velvet rose della Makeup revolution.
Questa palette l'ho comprata online perché millantava di essere il dupe (la copia) di una moooolto più costosa (la soft glam di Anastasia Beverly Hills) di cui mi ero perdutamente innamorata. Mi prudevano un po' troppo le mani ma non potevo assolutamente spendere 50 euro per l'ennesima palette e quindi, per soddisfare questo prurito ho deciso di buttarmi su questa versione molto low cost. Effettivamente è davvero simile alla palette che desideravo, gli ombretti scrivono bene, riesco a fare dei bei trucchi semplici ma anche piuttosto bold e il costo è davvero ridicolo, solo 5 euro per 18 ombretti. La sto usando spessissimo e mi piace così tanto che l'ho fatta comprare a due mie amiche.
La makeup revolution ho ottimi prodotti a prezzi bassi, ovviamente la qualità non è la stessa delle palette più costose, ma, per che vuole provare cose diverse senza spendere un capitale, è ottima.

Liquid camuflage della Catrice (colorazione 020).
Questo prodotto, che sto per terminare, è un correttore liquido chiacchieratissimo su tutti i social e di cui tutti cantano le lodi. Francamente non me ne sono perdutamente innamorata perché riesco a farlo funzionare bene solo con l'uso della spugnetta(di H&M che costa 3 euro) ma non con le dita e il pennello, strumenti che uso decisamente più spesso. Copre? sì abbastanza e illumina anche bene la zona e per questo lo sto usando spesso ma mi "disturba" essere costretta a stenderlo con la spugnetta per avere il risultato che desidero. Probabilmente lo ricomprerò ma sto cercando alternative low cost che siano più easy da usare.

Superstay Liquid Ink della Maybelline (in Seductress e Globetrotter).
Che dire? Non volevo credere alle mille mila beauty guru che lo eleggevano come rossetto liquido più confortante e duraturo di sempre ma mi sono dovuta ricredere perché è davvero un prodotto validissimo. Ho acquistato il primo, il famoso Lover (numero 15) in offerta, l'ho provato e me ne sono innamorata tanto da correre ad Acqua e sapone a comprarne altri due(ruler e seductress). Il quarto è l'ultimo arrivato ed è il più particolare visto che è un color zucca (globetrotter). I rossetti sono subito intensi, non si asciugano mai del tutto, sono confortevoli e durano davvero una vita! Sono le uniche tinte labbra che dopo una serata di bagordi devo struccare perché sono ancora lì, perfetti. Un miracolo insomma! Adesso sto puntando uno dei rossi... vedremo se riuscirò a resistere alla tentazione XD

Crema idratante Bio Hydro Avena della Phytorelax.
La scopertona degli ultimi mesi, che sto terminando e ho già ricomprato (cosa strana per me che amo cambiare sempre), è la crema idratante per pelli secche e disidratate della Phytorelax. Dopo averla testata per quattro mesi posso dire che è un'ottima crema idratante per la sera che mi aiuta a combattere la secchezza della pelle del naso e delle guance. Ottima e, come ho già detto, l'ho già ricomprata.

Ecco i miei beauty heroes del periodo! Quali sono i vostri amori dell'ultimo periodo?

13 dicembre 2018

RECENSIONE: Magic di Victoria Schwab

Buon pomeriggio e buona lettura!

Titolo: Magic
Autore: Victoria Schwab
Pagine: 416
Prezzo: 10 euro /3,99 euro ebook
Editore: Newton Compton 

Trama
Kell è uno degli ultimi maghi della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, nelle quali accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell’Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra Grigia, la più noiosa delle versioni di Londra, quella priva di magia. Ma Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere piccoli scorci di realtà ai quali, solo con le proprie forze, non avrebbero mai accesso. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e Kell comincia a rendersene conto. Dopo un’operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale, e infine lo convince a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se vuoi continuare a giocare prima di tutto devi imparare a sopravvivere…

Finalmente, dopo anni di negazioni e rinvii, ho ripreso in mano una serie fantasy che ho davvero divorato e che mi ha riportato ai bei vecchi tempi, quando leggevo un mucchio di fantasy e riuscivo a gustarmeli tutti senza soffermarmi troppo sulle incongruenze e i buchi nella trama.

Il protagonista della storia è Kell, un giovane raro e prezioso il quale, in un mondo di magia e di mondi paralleli, riesce ad attraversare i confini di un mondo per giungere in un altro. Cresciuto nella corte di Londra Rossa, Kell viaggia tra un mondo e l'altro per cercare di mantenere i contatti con le altre Londra: la grigia e la bianca. La sua Londra è piena di pace e magia, la grigia è la città senza magia, la bianca è quella dove il potere viene al di sopra di tutto. Kell, in uno dei suoi viaggi viene in possesso di una pietra nera dai poteri oscuri e si troverà, in compagnia di una ladra della Londra grigia, ad affrontare una serie di peripezie per impedire la realizzazione di un terribile piano.

Che dire? Il libro mi è piaciuto molto, l'ho letto quasi tutto d'un fiato e non vedo l'ora di proseguire con la lettura del secondo volume.
Kell è un mago dai poteri molto rari e particolari: lui e uno dei due uomini esistenti a poter viaggiate tra diversi mondi. Sin da piccolo è stato allevato in quella che lui ha chiamato Londra Rossa, una città pacifica e piena di magia ma, grazie ai suoi poteri, Kell è uno dei pochi fortunati ad aver visitato le altre Londra: la grigia, priva di magia ma ricca di un fascino tutto suo e la Londra bianca dove i poteri magici sono importantissimi oltre che fonte di violenza. Insomma, tre Londra, tre mondi diversi ma accomunati dai due viaggiatori che portano messaggi da un regnante all'altro.
Insieme a Kell, la protagonista è anche Lia, una ladra solitaria della Londra grigia, una ragazza intraprendente, coraggiosa e in cerca di avventure: sente di non essere nel posto giusto e prova a sbancare il lunario rubacchiando e vivendo dove capita. Ammetto di adorare questi personaggi un po' sfuggenti e soprattutto, se sono femminili, così decisi e coraggiosi: Lia mi sta parecchio simpatica e non vedo l'ora di sapere cosa le accadrà, anche se ho una mezza idea.
Le ambientazioni mi sono piaciute moltissimo perché sono fantasiose e ricche di dettagli, seppur in forma embrionale, il protagonista è ancora un mistero e, il poco che si sa di lui, mi ha intrigata moltissimo. La magia è "chiara" perché descritta bene e inserita perfettamente nella storia, infatti non ho avuto problemi a seguire lo svolgimento di tutto e a immedesimarmi dei personaggi. Il finale è un po' scontato ma, nonostante questo, mi è piaciuto lo stesso perché mi ha tenuta sull'attenti fino alla fine. Insomma, il mio giudizio sul libro è davvero positivo e non riesco a trovargli un difetto evidente, anzi, ho davvero voglia di leggere il secondo volume. Ammetto che sono tentata di comprare la versione in inglese perché la cover è davvero molto bella, però attenderò prima di precipitarmi su bookdepository e piazzare un ordine per tutti e tre i libri.
Assegno quattro stelline e mezzo al libro e attendo di proseguire la lettura.

Lya

11 dicembre 2018

Top Ten Tuesday: i classici che vorrei leggere prossimamente

Buonsalve lettori e passanti,
oggi, per la rubrica delle top ten che trovate QUI, si parla di classici della letteratura. In realtà il tema è libero questa settimana ma ho deciso di voler mostrare i romanzi considerati "classici" che ancora non mi è capitato di leggere.

1- L'età dell'innocenza di Edith Wharton
2- Ritratto di signora di Henry James
3- Guerra e pace di Lev Tolstoj
4- L'amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez
5- Middlemarch di George Eliot
6- L'urlo e il furore di William Faulkner
7- I Miserabili di Victor Hugo

Sono quasi tutti libri colossali e impegnativi che sto rimandando da parecchio tempo ma credo che i primi due li leggerò sicuramente nel corso del 2019 e poi sceglierò un altro più "grosso" per passare l'estate XD

Quali sono i classici che vi piacerebbe avere il coraggio di leggere? XD


10 dicembre 2018

RECENSIONE:Il primo giorno e La prima stella della notte di Marc Levy

Buon lunedì lettori e passanti!
eccomi a recuperare la recensione della scorsa settimana con una doppia recensione infatti vi parlerò di una duologia che ho letto un po' di tempo fa.

Titolo: Il primo giorno/La prima stella della notte
Autore: Marc Levy
Pagine:428
Prezzo: 10,50 euro
Editore: Rizzoli

Trama
Keira scruta l'orizzonte ancora buio oltre il deserto etiope: il sole sta per sorgere sugli scavi del campo archeologico. In quelle stesse ore, Adrian alza ancora una volta gli occhi alle stelle: attorno a lui la sconfinata notte cilena avvolge i telescopi del più imponente progetto di astronomia mai realizzato. Ma questa non è una notte qualunque. È l'inizio di un lunghissimo viaggio. Perché Adrian e Keira, astronomo lui, archeologa lei, sono da tempo, in modi diversi, in cerca di una risposta alla domanda che riempie i loro sogni: "Dove comincia l'alba?". Sarà quella notte, complice il destino, a incrociare magicamente le loro vite, mettendoli sulle tracce di un misterioso oggetto che potrebbe condurli alla verità che cercano: un monile a specchio, nero e luccicante, parte di una mappa perduta in grado di riflettere la volta celeste com'era quattrocento milioni di anni fa. Per ricomporre il puzzle, Keira e Adrian dovranno addentrarsi nei territori più impervi del pianeta, dalle isole Andamane alla catena dei monti Qinling, in Cina, affrontando insieme un'avventura entusiasmante e pericolosa. Senza sapere che sulle loro tracce c'è un nemico occulto e potentissimo, deciso a cancellare la possibilità che l'uomo aspetta da sempre: conoscere il mistero delle proprie origini.

Recensisco questi due libri insieme perché, fondamentalmente, sono un libro unico in quanto il primo libro s’interrompe abbastanza bruscamente e la storia riprende e si conclude nel secondo. Devo ammettere che avevo “La prima stella della notte” nella mia libreria da davvero tanti anni: l’avevo acquistato a due euro da una bancarella e poi lo avevo abbandonato al suo destino solitario e polveroso. Tutto questo non sapendo che ci fosse un libro prima, altrimenti non lo avrei comprato. Comunque, dopo alcune ricerche, sono riuscita a reperire “Il primo giorno” e ho potuto leggere la storia per intero.

Keira e Adrian sono rispettivamente una paleontologa e un astronomo alla ricerca delle origini del mondo: la domanda che si pongono è la stessa ma focalizzandosi sul campo di studio specifico. Il ritrovamento di un particolarissimo materiale porta i due ad incontrarsi e a iniziare una lunga ricerca in giro per il mondo seguiti e, a volte, ostacolati da un’organizzazione segreta che mira a fermarli. Tra un viaggio in Europa, in Asia e in Africa, i due cercano di chiudere il cerchio e di scoprire la risposta alla domanda che l’uomo si è sempre posto rischiando la vita.

Questi due romanzi sono un po’ sulla scia dei thriller storici che andavano tanto qualche annetto fa e mi ricordano tanto le avventure scritte da Matilde Asensi che ho tanto amato all'epoca. Nel libro c’è un miscuglio di storia, astronomia, viaggi ai confini del mondo e avventure mirabolanti, peccato che i protagonisti siano così assolutamente piatti e mogi. Adesso vi spiego: Adrian è un astronomo concentrato sulla ricerca e che sogna di fare la scoperta della sua vita, tutto questo senza trasmettere alcuna passione per ciò che fa. Lui è uno studioso sveglio e intuitivo ma fa volontariamente da sfondo a tutte le vicende nonostante divida il viaggio e le scoperte con Kiera; insomma è un uomo tappeto. Non pretendevo un uomo “alpha” che tanto disprezzo nei romance, ma avrei voluto una giusta via di mezzo tra decisione e passione, tra accondiscendenza e amore. Andrian è comunque un personaggio tenero e testardo ma non ha davvero un suo perché nella storia e credo che la affossi e la rallenti abbastanza. Kiera, al contrario, è una donna decisa e straordinariamente intuitiva, vive alla giornata e la ricerca che conduce in Africa per trovare il “primo uomo” è davvero viscerale. Lei ama quello che fa, svolge tutto con metodo e dedizione totale tanto da non lasciare spazio per altro nella sua vita: il lavoro e la ricerca per lei sono tutto. Quando è costretta ad abbandonare la sua Africa, inizia a cercare un modo alternativo per tornarci e riprendere gli scavi: è a questo punto che incontra Adrian e le loro strade si uniscono. Insomma, Kiera, per quanto sia davvero ossessionata al massimo con la sua ricerca, è la protagonista vera dei romanzi, è lei che spinge Adrian ad andare avanti e a seguirla. Lui è davvero una mezza palla al piede per la paleontologa e anche per il lettore.
A parte la mia antipatia per Adrian, la cosa che mi ha lasciata più sconcertata nella lettura è la superficialità con qui i due affrontano numerosi ostacoli quasi mortali: parlo di sparatorie nel bel mezzo del nulla, inseguimenti, incidenti, intrusioni in casa cioè chi più ne ha più ne metta. In tutto questo avvicendarsi di pericoli molto vicini alla loro persona, entrambi i protagonisti, tranne qualche spavento iniziale, archiviano il tutto senza soffermarcisi molto e senza valutare eventuali rischi e collegamenti tra i vari accadimenti. Sinceramente all’inizio anche io non ci ho fatto caso ma poi, andando avanti con la lettura e aumentando i rischi, sono rimasta abbastanza sconvolta dalla loro poca perspicacia e dal loro istinto di autoconservazione praticamente inesistente. Questa è stata la più grande pecca della storia che risulta essere davvero poco realistica e che mi ha “guastato” il gusto della lettura. Peccato, perché la trama è davvero appassionante e ben architettata oltre che ricca di dettagli storici e geografici. Assegno tre stelline ai due libri.


Lya

05 dicembre 2018

What's next? | 5 dicembre 2018

Buonasera lettori e passanti,
come di consueto eccomi con gli aggiornamenti delle mie letture settimanali.

- Cosa ho appena finito di leggere?
Ho terminato da diversi giorni "Vox" e ammetto candidamente che mi ha colpita molto. Alcune cose non mi sono completamente quadrate ma la storia è così inquietante e "attuale" che mi ha creato una sorta di ansia durante la lettura. Comunque per me è approvato!

- Cosa sto leggendo?
Sono già a metà di "Non lasciarmi" di Ishiguro, un altro pseudo distopico che è nella mia sfida del comodino. Conoscendo qualcosina della trama, mi aspettavo qualcosa di diverso ma voglio ancora vedere dove l'autore sta andando a parare.

-Qual è il prossimo libro che leggerò?
La mia intenzione è quella di chiudere la trilogia "Mistborn" di Sanderson ma non sono sicura perché è un bel librone che mi porterà via parecchio tempo... sto pensando di leggere prima almeno un altro libro in inglese per tentare di rincorrere la mia "sfida in lingua" che sono sicura di fallire di nuovo.

Voi cosa state leggendo di bello?

04 dicembre 2018

Top Ten Tuesday: letture invernali

Buonasera lettori e passanti,
nuova top ten dedicata al periodo invernale! Personalmente ho perso l'abitudine di leggere determinati libri in periodi prestabiliti, leggo quando sono ispirata o quando ho voglia senza curarmi del momento. Potrei anche leggere "Canto di Natale" in pieno luglio senza battere ciglio XD
Per questa top ten credo che mi lascerò ispirare dalle cover dei vari libri che ho letto ho che avrei voluto leggere durante gli ultimi anni.









Quali sono per voi i libri che vi ricordano il periodo invernale?

03 dicembre 2018

Aggiornamento Reading Challenges: novembre 2018

Buongiorno lettori e passanti!
eccomi qui con il penultimo aggiornamento delle mie attuali reading challenges!

LA SFIDA DI GOODREADS:
66/65
Vox di Christina Dalcher
Lessico famigliare di Natalia Ginzburg
La spada e la promessa di Jacqueline Carey
Il bacio e il sortilegio di Jacqueline Carey
Una canzone quasi dimenticata di Katherine Webb

SFIDA TERMINATA!

LA SFIDA DEL COMODINO:
1- Espiazione - I. McEwan OTTOBRE 2018
2- 1984 - George Orwell GIUGNO 2018
3- Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro
4- Olive Kitteridge - Elizabeth Strout SETTEMBRE 2018
5- David Copperfield - Charles Dickens LUGLIO 2018
6- La dama in bianco - Wilkie Collins AGOSTO 2018
7- La sposa dell'inquisitore - Jeanna Kalogridis FEBBRAIO 2018
8- L'usignolo - Kristin Hannah APRILE 2018
9- Forse un giorno - Colleen Hoover GENNAIO 2018
10- Una canzone quasi dimenticata - Katherine Webb NOVEMBRE 2018
11- La corsa delle onde - Meggie Stiefvater MAGGIO 2018
12- Nord e sud - Elizabeth Gaskell MARZO 2018

13- Tamburi d'autunno - Diana Gabaldon AGOSTO 2018


LA SFIDA DEI THRILLER/GIALLI
8/8

SFIDA TERMINATA!

LA SFIDA DEI LIBRI IN LINGUA:
4/6
Nessun libro pernovembre.

LA SFIDA DEI CLASSICI ITALIANI DEL 900:
Lessico famigliare di Natalia Ginzburg.

Penso che riuscirò a concludere tutte le sfide tranne quella dei libri in lingua che fallirò per l'ennesima volta :(

come si stanno concludendo le vostre sfide?

30 novembre 2018

In e Out: novembre 2018

Buonasera lettori e passanti,
oggi è 30 novembre quindi eccomi a tirare le somme delle letture del mese!
LE LETTURE DI NOVEMBRE

Il bacio e il sortilegio di Jaqueline Carey
Una canzone quasi dimenticata di Katherine Webb
La spada e la promessa di Jaqueline Carey
Lessico famigliare di Natalia Ginzburg
Vox di Christina Dalcher

IN:

Il mio IN assoluto del mese di novembre è Vox, un romanzo distopico che ho trovato interessante e disturbante allo stesso tempo. Davvero molto bello!

OUT:
Per me nessun out per questo mese. Fortunella!

Quali sono i vostri IN e OUT?

29 novembre 2018

RECENSIONE: Il valzer degli alberi e del cielo di Jean-Michel Guenassia

Buona lettura!

Titolo: Il valzer degli alberi e del cielo
Autore:Jean-Michel Guenassia
Pagine: 280
Prezzo: 16,90 euro
Editore: Salani

Trama
«Sono Marguerite van Gogh. La signora Marguerite van Gogh. La moglie di Vincent. Sono vecchia e stanca, sto per andarmene, ma non rimpiangerò questa terra. Ritroverò Vincent e staremo insieme per sempre».
Nella torrida estate del 1890, a Auvers-sur-Oise, un uomo si presenta a casa del dottor Gachet: dall’aspetto, Marguerite, figlia del medico, lo scambia per uno dei tanti braccianti agricoli che lavorano nella zona. L’uomo è Vincent van Gogh, e per Marguerite, che ama dipingere ma si dibatte tra l’insoddisfazione di non riuscire a creare nulla di apprezzabile e una condizione di figlia predestinata a un matrimonio borghese, egli assume, giorno dopo giorno, le fattezze del maestro, del genio, dell’amore. Guardandolo dipingere, la giovane vede ora i paesaggi in cui è cresciuta – le case dai tetti di paglia, le acque del fiume, i fiori, gli alberi, il cielo – con nuovi occhi: la potenza della vera arte si dispiega davanti a lei, mentre la relazione con Vincent si fa sempre più stretta, più pericolosa e infine fatale. Mettendo insieme, come nel Club degli incorreggibili ottimisti,potenza del racconto e verità documentaria, e consegnandoci pagine di vera poesia quando assistiamo insieme a Marguerite alla nascita dei capolavori di van Gogh, Guenassia fa rivivere l’epoca d’oro degli impressionisti e getta una nuova luce sulla tragica fine dell’artista e sui misteri che circondano alcune delle sue opere; e lo fa come sempre da un’angolatura originale, tratteggiando ancora una volta un’indimenticabile figura femminile.

Essendo Van Gogh uno dei miei pittori preferiti e, visto che avrei voluto leggere qualcosa che lo coinvolgesse da parecchio tempo, quando ho individuato questa bellissima cover, ho capito che il romanzo doveva essere mio.

Il libro racconta la storia degli ultimi mesi di vita del pittore di origine olandese che, dopo un ennesimo crollo emotivo, si reca in una remota località francese per poter riprendersi e continuare a dipingere. In questo luogo incontra un medico piuttosto egocentrico, avaro e fintamente interessato alla sua arte e sua figlia, un'amante dei pittori dell'epoca che desidera imparare a dipingere. Questo incontro porterà Van Gogh verso la sua precoce morte.

Inizio subito dicendo che il protagonista del libro non è Vincent ma Marguerite Gachet, figlia del medico di Auvers-sur-Oise che prende in cura il pittore quando si trasferisce in quella silenziosa e semplice cittadina. La ragazza è, da una parte annoiata dalla vita che spetta quasi per obbligo alle donne, dall'altra desiderosa di ampliare le proprie prospettive di vita imparando a migliorarsi, imparando a dipingere. Lei sa che ci sono delle donne pittrici e, non desiderando sposarsi, vorrebbe diventare anch'essa un'artista parigina. Ma questo sogno è di difficile realizzazione: il padre ha già deciso per il suo futuro e si aspetta che lei obbedisca ciecamente oltre che lei è solo brava nel copiare ed immedesimarsi nel lavoro altrui ma non riesce a trovare una sua originalità e identità di artista. La scintilla che poi porta alla ribellione alla volontà paterna arriva insieme a uno sporco e magro pittore che si presenta alla porta di casa: Vincent Van Gogh.
L'arrivo del celebre ma non ancora apprezzato artista in città, cambia lentamente la mentalità della protagonista che si approccia a lui: Marguerite si modella per essere apprezzata da quest'uomo mentre Vincent, animato solo dalla passione per la sua pittura, vede la ragazza come qualcuno di passeggero, non davvero importante nella sua vita. Questa disparità è evidenziata proprio dagli atteggiamenti dei due personaggi che si muovono nel paesino francese, tra una casa, una pensione e i campi sterminati esprimendo il proprio io interiore senza però riuscire mai a capirsi totalmente. Ammetto senza remoere che Marguerite non mi ha convinta del tutto perché ha un carattere duale: è a tratti una ragazzina che sogna insistentemente un mondo per lei evidentemente irraggiungibile, d'altra è determinata e testarda e s'impegna caparbiamente a fare del suo meglio. Insomma, da una parte è insopportabile dall'altra molto apprezzabile ma senza essere davvero equilibrata.
Vincent viene raccontato come un uomo solitario, innamorato solo della sua arte e alla ricerca di un modo per sfondare e iniziare a vendere i suoi quadri. Non c'è nulla che riguardi la sua pazzia, solo qualche tratto un po' più particolare del suo carattere impulsivo. Ci sono rimasta un po' maluccio perché, conoscendo la sua difficile storia di malattia mentale, mi aspettavo qualche episodio esplicativo ma, alla fine del libro, mi sono resa conto di aver apprezzato la scelta dell'autore. Mostrare un Vincent piuttosto sano che desidera solo vivere la sua pittura e nutrirsi di essa, mette in mostra il suo animo di artista completamente assorbito da ciò che vuole raccontare con quello che dipinge senza cadere nel banale. Le viene visto come un dio della pittura, un mostro sacro non ancora capito ma che ha tanto da dire e da dare e Marguerite vede tutto questo. Il finale è davvero inaspettato e mi è piaciuto moltissimo, è ciò che mi ha fatto rivalutare il romanzo nel suo insieme portandomi ad apprezzarlo.
Ho deciso di assegnare 4 stelline al libro.

Lya

28 novembre 2018

What's next? | 28 novembre 2018

Buongiorno lettori e passanti,
dopo una settimana di assenza per problemi familiari, eccomi qui con un veloce aggiornamento delle mie lettore che, in realtà, sono piuttosto rallentate.

- Cosa ho appena finito di leggere?
La settimana scorsa mi sono dedicata alla lettura di "Lessico famigliare" della Ginzburg per la mia "sfida" dei libri italiani del 900 che mancano nella mia libreria. Sinceramente non sono riuscita pienamente ad apprezzare questo diario familiare perché l'ho trovato un po' troppo confusionario... forse i memoir non fanno per me.

- Cosa sto leggendo?
Sono alle ultimissime battute di "Vox" di Christina Dalcher, un romanzo distopico al femminile che mi ha molto colpita e mi sta tenendo sulla corda fino alle ultime pagine. Davvero molto inquietante!

-Qual è il prossimo libro che leggerò?
la mia intenzione è quella di leggere o Sanderson oppure un libro n lingua inglese...quest'anno mi piacerebbe terminare tutte le mie sfide letterarie! Dipenderà molto da come starò alla fine di Vox e se troverò romanzo in inglese che riescono davvero ad ispirarmi.

Voi cosa leggete di bello?

26 novembre 2018

Uscite della settimana: dal 26 novembre al 2 dicembre 2018

Buonsalve lettori e passanti,
eccoci nell'ultima settimana di novembre a parlare di libri e uscite in libreria!
come al solito ho fatto una piccola selezione di pubblicazioni che mi hanno intrigato o che mi hanno incuriosito.

Titolo: Killing eve. Codename Villanelle
Autore: Luke Jennings
Pagine:195
Prezzo:18 euro
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 27 novembre 2018

Trama
Un romanzo rivoluzionario che sfida gli stereotipi dei thriller affidando a due donne ruoli solitamente maschili, due donne tenaci, ostinate, a prova di bomba, ma al tempo stesso piene di contraddizioni e fragilità.

Lei è l'assassina perfetta. Un'orfana russa salvata dalla pena di morte alla quale era stata condannata per essersi brutalmente vendicata contro i killer che avevano ucciso suo padre. Addestrata a essere spietata, le è stata data una nuova vita, una nuova identità. I mandanti che la pagano (profumatamente) si fanno chiamare i Dodici. Lei non sa nulla di loro, risponde solo a Konstantin, l'uomo che di volta in volta le affida le missioni. Lei è Villanelle. Una sociopatica vera, bellissima e irresistibile. Ossessionata dalla moda. Attaccata al lusso che il suo mestiere violento le offre. Senza coscienza. Senza senso di colpa. Eve Polastri è la donna che le dà la caccia. La prima a capire che la serie di efferati omicidi che sta sconvolgendo l'Europa non è opera di un uomo. Eve è la brillante ma annoiata addetta alla sicurezza dell'MI5, con l'incarico di offrire protezione speciale a soggetti in visita nel Regno Unito, che per un errore perde il posto. Ma fermare un'assassina spietata può diventare più che un lavoro. Può diventare una faccenda personale. Un'ossessione. Killing Eve - Codename Villanelle è un romanzo rivoluzionario che sfida gli stereotipi dei thriller affidando a due donne ruoli solitamente maschili, due donne tenaci, ostinate, a prova di bomba, ma al tempo stesso piene di contraddizioni e fragilità. Una storia cruenta e carica di tensione che riesce a toccare, con grande eleganza, i toni della commedia e dello humour nero. Da questo romanzo è stata tratta la serie tv omonima, che gli Stati Uniti hanno già consacrato come una delle più innovative e riuscite degli ultimi tempi.
Titolo: Gli amici silenziosi
Autore: Laura Purcell
Pagine: 386
Prezzo: 18 euro 
Editore: DeA Planeta
Data di pubblicazione:27 novembre 2018

Trama
Inghilterra, 1865. Rimasta improvvisamente vedova e incinta del primo figlio, la giovane e inquieta Elsie parte insieme alla cugina del marito - la riservata e zitellissima Sarah - alla volta della tenuta di famiglia di quest'ultima. Ma in un angolo di campagna inglese che più remoto e fangoso non si può, quella che doveva essere l'opportunità di trascorrere in pace l'ultimo scorcio di gravidanza si presenta da subito come qualcosa di molto più simile a una prigionia: un esilio opprimente in attesa che l'amato fratello di Elsie, Jolyon, giunga da Londra a salvarle dalla noia e dall'isolamento. A distrarre le due donne dalla cupa atmosfera in cui la tenuta e il paesino adiacente sembrano sprofondati, solo l'avvincente diario di un'antenata dei Bainbridge, Anna, tragicamente morta e vissuta più di duecento anni prima. E la stanza in cui giacciono ammassate decine di figure di legno dalle sembianze realistiche e straordinariamente inquietanti...

Titolo: Racconti parigini
Autore: Corrado Augias
Pagine: 296
Prezzo: 19,50 euro
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 27 novembre 2018

Trama
Gli ampi boulevard, le luci infinite, gli spettacoli più arditi, le avanguardie più innovatrici, e poi la disinvoltura dei costumi, la ricchezza e il disordine della vita artistica, lo stile dispensato in ogni minimo dettaglio... Nessuno scrittore dell'Otto e Novecento ha saputo resistere al richiamo di Parigi, e tutti hanno lasciato traccia del loro incantamento in racconti e romanzi entrati di forza nell'immaginario globale, al punto che oggi è impossibile visitarla per la prima volta senza avere l'impressione di conoscerla da sempre. Corrado Augias, parigino di adozione e fine conoscitore della storia anche artistica della città, ha raccolto venti fra i racconti più belli su Parigi: da Balzac a Zola, da Gertrude Stein a Vila-Matas, da Irène Némirovsky a Benjamin, una carrellata di storie, visioni e descrizioni che ne celebrano la grandezza e ne illuminano i misteri nascosti. Perché la città delle luci non è priva di ombre, dai grandi romanzi popolari tessuti su storie sinistre ai gialli affidati all'intuito del commissario Maigret. Parigi è città di pietra e di fantasia. Quello che si compone è un mosaico di voci e immagini, ma è anche una sorprendente guida di viaggio. Non c'è rue o arrondissement che non abbia generato un suo riflesso letterario, e attraverso le pagine dei grandi scrittori si può meglio comprendere la vera natura di Parigi, luogo dell'immaginazione prima ancora che reale, «di tutte le città del mondo, la più vistosa e la pi invisibile». Globale come New York, misteriosa come Londra, antica (quasi) come Roma, vivace come Istanbul, Parigi è una città che ne contiene mille. È nota universalmente come ville lumière , ma forse sarebbe più giusto dire ville littéraire , perché nessun luogo è stato amato, vissuto e decantato dagli scrittori più di Parigi.
Titolo: Redenzione
Autore: Neel Mukherjee
Pagine:400
Prezzo:18 euro
Editore: Neri Pozza
Data di pubblicazione:27 novembre 2018

Trama
Costruito intrecciando magistralmente vite segnate dalla crudeltà e dalla violenza, Redenzione è uno straordinario romanzo corale che pone al suo centro la volontà di riscatto di cinque personaggi accomunati, in India, da un unico desiderio: vivere una vita migliore. Un desiderio che si misura con una potenza tuttora imperante nell’India moderna: la povertà, vissuta come una vera e propria punizione divina («I morsi della fame sono un grande castigo. Dio ci ha dato lo stomaco per punirci» dice la madre di una delle protagoniste del libro) e, ad un tempo, come la forza che sradica, che muove a un’esistenza diversa, che può essere caratterizzata tanto dall'umiliazione e dalla vergogna quanto dal riscatto e dalla redenzione. Ecco allora la donna, che dalla campagna ha raggiunto la grande metropoli per lavorare fino allo stremo e garantire gli studi al giovane nipote in Germania; ecco il contadino diventato in città un mazdoor, un muratore esposto alla miseria e ai pericoli del suo nuovo stato; l’uomo che crede i arricchirsi insegnando a danzare al suo orso, e diventando nei fatti un qalandar, un maldestro sfruttatore di animali; la ragazza che abbandona il villaggio per rifugiarsi nella giungla e trasformarsi in una naxalita, una ribelle maoista; il padre che ritorna in India per smarrirsi definitivamente nell’improvvisa, incomprensibile oscurità del suo paese natìo.

Cosa ne pensate? A me attira un sacco "Gli amici silenziosi".

20 novembre 2018

Top ten Tuesday: tbr dicembrina

Buonsalve lettori e passanti,
oggi, per la top 10 della settimana, mi dedicherò a me stessa perché ho terminato la reading challenge di goodreads e quindi vorrei fare una piccola tbr per dicembre... non so se la rispetterò ma voglio provarci!
Ecco i libri che mi piacerebbe leggere a dicembre! I primi tre sono quasi certi, gli altri vedremo...

1- Non lasciarmi di Ishiguro inserito nella mia sfida del comodino.

2- Gli indifferenti di Moravia per la sfida dei libri del 900.
3- Il campione delle ere di Sanderson per concludere questa mastodontica trilogia.
4- Vox di Christina Dalcher

5- Patria di Fernando Aramburu

6- Gli immortalisti di Chloe Benjamin
Ecco la mia presunta tbr per il mese di dicembre!