Autore: Markus Orths
Editore: Piemme
Pagine: 308
Prezzo: 17,50€
Trama
Nella Spagna del Seicento la tradizione voleva che, alla nascita di una
bambina, l’acqua utilizzata per il suo primo bagno fosse simbolicamente
versata sulle ceneri del focolare, perché quello era il posto riservato a
una donna. Se invece il neonato era un maschio, l’acqua veniva sparsa
davanti all'uscio, in strada, perché il destino di un uomo era lasciare
la casa e andare per il mondo.A dispetto di ogni convenzione, Catalina
de Erauso nasce su una spiaggia, dove sua madre è colta anzitempo dalle
doglie. E, come a presagio del suo destino singolare, viene alla luce in
un giorno di sole bagnato all'improvviso dalla pioggia, che cade
inspiegabilmente da un cielo senza nubi. Sesta e ultima figlia di una
facoltosa famiglia basca, Catalina non si distingue per bellezza, ma per
la volontà ferrea e il forte attaccamento al fratello Miguel, di dieci
anni più grande, che l’ha cresciuta come un padre. Così, quando lui
parte per il Nuovo Mondo per gestire i possedimenti di famiglia, lei fa
un voto: lo seguirà a ogni costo.
Ha
soltanto otto anni e decide di entrare in convento, perché solo lì una
ragazza può studiare e acquisire sapere. Ma giura che, quando
raggiungerà in altezza il segno che ha tracciato con il sangue sul muro
della cella, sarà il momento di fuggire.
Detto fatto, a sedici anni si taglierà i capelli e si vestirà da uomo,
diventerà Francisco e partirà all'avventura. Alla ricerca del fratello
prediletto, delle miniere d'argento di Potosí e di una identità tutta
sua, libera dal destino che qualcun altro voleva scrivere per lei.
“La figlia del sole e della pioggia” è stato un romanzo
acquistato durante una domenica pomeriggio in giro per un centro commerciale:
non manco mai di dare un’occhiata alle svendite di libri, chissà mi si possano
rivelare dei bei testi. Attirata dalla cover e dal titolo quasi poetico (oltre
che dal prezzo stracciato: 3,90 euro), ho deciso di portarmi a casa questo
piccolo romanzo. A distanza di parecchio tempo dall’acquisto ho stabilito
d’inserire il libro nella mia sfida del comodino del 2015 e infine di leggerlo.
Devo dire che non mi sono pentita dell’acquisto perché ho
trovato il romanzo particolare e abbastanza interessante.
La protagonista della storia è Catalina de Erauso, nata
nella spagna del seicento durante un giorno di sole e pioggia. Attaccatissima a
suo fratello maggiore, dopo la partenza di quest’ultimo verso l’America per
gestire gli affari di famiglia, decide di studiare, crescere e poi raggiungerlo
in questo famigerato e bellissimo Nuovo Mondo. Dopo anni in convento scappa, si
taglia i capelli, s’inizia a vestire da uomo e, in una grotta tra le montagne
vive la sua seconda nascita come Francisco Loyola. Con molta forza d’animo
raccimola la somma necessaria per attraversare l’Atlantico e, insieme a un
dottore suo amico, a cui ha fatto per anni da assistente, raggiunge il
fratello. Ma in America non tutto è come sembra.
Prato dicendo che sono rimasta sorpresa dal fatto che
Catalina sia una figura effettivamente esistita: ho fatto una piccola ricerca e
ho letto a grandi linee al sua storia. È un personaggio davvero emblematico e
piuttosto sconosciuto ma che mi ha parecchio interessata. Peccato che il libro
non le renda realmente giustizia in quanto tra il lettore e Catalina/Francisco
c’è sempre una freddezza e una distanza che non permette di calarsi
nell’avventurosa vicenda. A parte questo il libro racconta una storia dinamica
e varia soprattutto per quanto riguarda il binomio uomo/donna: come monaca non
è mai stata particolarmente consapevole del suo corpo, come uomo è attratta
dalla sensualità femminile pur sentendosi maschio. Questo essere quasi
androgino, né uomo né donna, crea un ambiente psicologico davvero molto
complesso perché non è sempre immediato chi parla o agisce se Catalina o
Francisco. Se nei primi anni La protagonista è ancora in bilico con il suo
essere, arrivata nelle americhe perde il controllo di se stessa e della sua
missione originale, si abbandona alla violenza e al potere di conoscere
qualcosa che gli altri non sanno. Questa sua discesa all’inferno, da casta
monaca a soldato che combatte e uccide come un demonio, è davvero molto
interessante da leggere. Non mi è mai capitato tra le mani un libro del genere
e sono rimasta notevolmente colpita nonostante lo stile dell’autore sia
piuttosto strano e poco equilibrato per quanto riguarda il lessico utilizzato.
Infatti si passa da termini altolocati e raffinati a parole e frasi rozze e
“popolane” e in alcuni punti è un diario, scritto dall’amico medico, in altri è
effettivamente un romanzo, insomma è un po’ alienante. Nonostante questo sono
davvero rimasta folgorata dal personaggio, dalla sua storia così avventurosa e
del suo essere ambigua anche per se stessa. Peccato per la distanza fisica ed
emotiva che Catalina ha con il lettore, mi sarebbe piaciuto immedesimarmi
maggiormente nella storia.
Assegno tre stelline e mezzo al romanzo e vi consiglio di
prenderlo se lo trovate a un prezzo basso come è capitato a me!
Lya
Grazie ...lo sto leggendo ora ...trovato a 70 centesimi �� in un mercatino. Luca
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