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03 settembre 2015

RECENSIONE: La figlia del sole e della pioggia di Markus Orths

Buonasera e bona lettura!
Titolo: La figlia del sole e della pioggia
Autore: Markus Orths
Editore: Piemme
Pagine: 308
Prezzo: 17,50€

Trama
Nella Spagna del Seicento la tradizione voleva che, alla nascita di una bambina, l’acqua utilizzata per il suo primo bagno fosse simbolicamente versata sulle ceneri del focolare, perché quello era il posto riservato a una donna. Se invece il neonato era un maschio, l’acqua veniva sparsa davanti all'uscio, in strada, perché il destino di un uomo era lasciare la casa e andare per il mondo.A dispetto di ogni convenzione, Catalina de Erauso nasce su una spiaggia, dove sua madre è colta anzitempo dalle doglie. E, come a presagio del suo destino singolare, viene alla luce in un giorno di sole bagnato all'improvviso dalla pioggia, che cade inspiegabilmente da un cielo senza nubi. Sesta e ultima figlia di una facoltosa famiglia basca, Catalina non si distingue per bellezza, ma per la volontà ferrea e il forte attaccamento al fratello Miguel, di dieci anni più grande, che l’ha cresciuta come un padre. Così, quando lui parte per il Nuovo Mondo per gestire i possedimenti di famiglia, lei fa un voto: lo seguirà a ogni costo. 
Ha soltanto otto anni e decide di entrare in convento, perché solo lì una ragazza può studiare e acquisire sapere. Ma giura che, quando raggiungerà in altezza il segno che ha tracciato con il sangue sul muro della cella, sarà il momento di fuggire.
Detto fatto, a sedici anni si taglierà i capelli e si vestirà da uomo, diventerà Francisco e partirà all'avventura. Alla ricerca del fratello prediletto, delle miniere d'argento di Potosí e di una identità tutta sua, libera dal destino che qualcun altro voleva scrivere per lei.
 
 
“La figlia del sole e della pioggia” è stato un romanzo acquistato durante una domenica pomeriggio in giro per un centro commerciale: non manco mai di dare un’occhiata alle svendite di libri, chissà mi si possano rivelare dei bei testi. Attirata dalla cover e dal titolo quasi poetico (oltre che dal prezzo stracciato: 3,90 euro), ho deciso di portarmi a casa questo piccolo romanzo. A distanza di parecchio tempo dall’acquisto ho stabilito d’inserire il libro nella mia sfida del comodino del 2015 e infine di leggerlo.
Devo dire che non mi sono pentita dell’acquisto perché ho trovato il romanzo particolare e abbastanza interessante.

La protagonista della storia è Catalina de Erauso, nata nella spagna del seicento durante un giorno di sole e pioggia. Attaccatissima a suo fratello maggiore, dopo la partenza di quest’ultimo verso l’America per gestire gli affari di famiglia, decide di studiare, crescere e poi raggiungerlo in questo famigerato e bellissimo Nuovo Mondo. Dopo anni in convento scappa, si taglia i capelli, s’inizia a vestire da uomo e, in una grotta tra le montagne vive la sua seconda nascita come Francisco Loyola. Con molta forza d’animo raccimola la somma necessaria per attraversare l’Atlantico e, insieme a un dottore suo amico, a cui ha fatto per anni da assistente, raggiunge il fratello. Ma in America non tutto è come sembra.

Prato dicendo che sono rimasta sorpresa dal fatto che Catalina sia una figura effettivamente esistita: ho fatto una piccola ricerca e ho letto a grandi linee al sua storia. È un personaggio davvero emblematico e piuttosto sconosciuto ma che mi ha parecchio interessata. Peccato che il libro non le renda realmente giustizia in quanto tra il lettore e Catalina/Francisco c’è sempre una freddezza e una distanza che non permette di calarsi nell’avventurosa vicenda. A parte questo il libro racconta una storia dinamica e varia soprattutto per quanto riguarda il binomio uomo/donna: come monaca non è mai stata particolarmente consapevole del suo corpo, come uomo è attratta dalla sensualità femminile pur sentendosi maschio. Questo essere quasi androgino, né uomo né donna, crea un ambiente psicologico davvero molto complesso perché non è sempre immediato chi parla o agisce se Catalina o Francisco. Se nei primi anni La protagonista è ancora in bilico con il suo essere, arrivata nelle americhe perde il controllo di se stessa e della sua missione originale, si abbandona alla violenza e al potere di conoscere qualcosa che gli altri non sanno. Questa sua discesa all’inferno, da casta monaca a soldato che combatte e uccide come un demonio, è davvero molto interessante da leggere. Non mi è mai capitato tra le mani un libro del genere e sono rimasta notevolmente colpita nonostante lo stile dell’autore sia piuttosto strano e poco equilibrato per quanto riguarda il lessico utilizzato. Infatti si passa da termini altolocati e raffinati a parole e frasi rozze e “popolane” e in alcuni punti è un diario, scritto dall’amico medico, in altri è effettivamente un romanzo, insomma è un po’ alienante. Nonostante questo sono davvero rimasta folgorata dal personaggio, dalla sua storia così avventurosa e del suo essere ambigua anche per se stessa. Peccato per la distanza fisica ed emotiva che Catalina ha con il lettore, mi sarebbe piaciuto immedesimarmi maggiormente nella storia.
Assegno tre stelline e mezzo al romanzo e vi consiglio di prenderlo se lo trovate a un prezzo basso come è capitato a me!

Lya
 

1 commento:

  1. Grazie ...lo sto leggendo ora ...trovato a 70 centesimi �� in un mercatino. Luca

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