Titolo:Il racconto dell'isola sconosciuta
Autore: Josè Saramago
Pagine: 50
Prezzo: 10 euro
Editore: Feltrinelli
Trama
Contro ogni previsione dei notabili di corte, un uomo ottiene dal re l'autorizzazione di utilizzare una sua caravella per andare alla ricerca di un'isola sconosciuta, non ancora mappata in nessuna carta. Alla sua ricerca si unisce un'umile donna, la donna delle pulizie del palazzo del re, che a poco a poco si rende indispensabile nel governare la barca alla rada nel porto. Schiacciato dalla burocrazia, dall'arbitrarietà, dal potere e dal disprezzo, il protagonista diventa consapevole del fatto che per trovare la propria identità deve vivere tra la realtà e il sogno. Ma alla fine forse è proprio la dimensione onirica a rappresentare la vera via per raggiungere la felicità. E, inopinatamente, sarà una felicità a due. Questo brevissimo racconto, può essere letto come una perfetta introduzione a tutta l'opera di Saramago.
“Se non esci da te
stesso non puoi sapere chi sei”
Saramago è un autore che ho scoperto molti anni fa ma di cui
non ho mai letto nulla dino a questo momento. Ho visto questa storia breve che
tra per essere ripubblicata dalla Feltrinelli e ho deciso di provare a leggere
qualcosa di sua, visto che a Natale mi sono fatta regalare “Cecità”.
Il protagonista del libro è un uomo che vuole andare alla
ricerca di un’isola sconosciuta e per questo chiede al re di avere una barca.
Dopo alcune insistenze riesce ad ottenerne una ma scopre che non è in grado di
ingaggiare un equipaggio e di manovrarla. Scoraggiato ma non completamente solo
comprende che l’isola sconosciuta è dentro se stesso…
Questo libro è davvero brevissimo, racconta una storia
intensa e anche abbastanza particolare e, nella versione Einaudi, ci sono anche
molte carte nautiche antiche che accompagnano la narrazione.
Francamente dopo la lettura ho iniziato a inquietarmi per
questo autore: questo breve favola ha un doppio livello di lettura, quello più
semplice e quello metaforico che è sicuramente il più interessante. Il primo
“strato” racconta la storia di un uomo che, pur non sapendo nulla di
navigazione, vuole partire per scoprire una nuova isola ma si rende conto che
l’impresa è troppo grande per una sola persona. Il livello metaforico, seppur
nascosto, è chiaro: racconta la ricerca che ognuno di noi deve compiere per
poter arrivare a comprendere se stessi; occorre viaggiare dentro la propria
psiche mettendosi a confronto con gli altri per potersi capire anche senza
allontanarsi molto da casa. Un’altra metafora abbastanza chiara è quella del
mare che con le sue onde e maree è imprevedibile e pericoloso e rappresenta gli
ostacoli che la vita presenta ogni giorno sul nostro cammino.
La storia narrata è sicuramente strana e onirica ma mi sono
ritrovata a sottolineare parecchi passaggi che ho trovato particolarmente
poetici e veri.
Ho deciso di non assegnare un voto a questo libro perché non
credo di esserne in grado, vi consiglio di leggerlo se cercate una storia
particolare e che nasconde molti messaggi.
Lya
Saramago era un autore particolare nello stile e nella scelta delle trame...io l'ho conosciuto con Lucernario, che avevo apprezzato.
RispondiEliminaIo ho in attesa sul comodino cecità che mi sono fatta regalare lo scorso Natale.. ho grandi aspettative per quel libro, questo è stato solo un "battesimo" casuale ^^
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