Titolo: Lysandra gladiatrice di Sparta
Autore: Russell Whitfield
Pagine: 380
Prezzo: 9,90 euro
Editore: Aliberti editore
Trama
Sotto
la dinastia imperiale dei Flavi, la passione del pubblico romano per
gli spettacoli dei gladiatori non è stata mai così forte e l'amore
dell'imperatore Domiziano per le novità ha dato origine a un tipo di
combattente mai visto prima: la gladiatrice. Lysandra, gladiatrix prima
dell'Asia Minore, ha ottenuto la libertà e non è più costretta a
esibirsi nel ludus: si dedica alla venerazione della dea Atena, di cui è
sacerdotessa, e allena giovani gladiatrici. Ma Domiziano le lancia una
sfida che non può rifiutare: combattere nell'anfiteatro Flavio contro la
gladiatrix prima di Roma, Illeana, bella come Afrodite. Solo una di
loro potrà restare in vita, solo una potrà essere proclamata Roma
Victrix. La storia di Lysandra si intreccia con quella di Gaio Minervino
Valeriano, tribuno romano che deve sconfiggere i sanguinari barbari
della Dacia, e con quella della misteriosa gladiatrice Pirra, giovane e
talentuosa, con un passato da nascondere.
Ok, lo ammetto, non ero convinta di leggere questo libro
perché, nonostante "La gladiatrice" mi sia abbastanza piaciuto, non
ero pronta a tuffarmi nuovamente in un mondo pieno di sangue, violenze e
brutalità. In effetti questa duologia che vede come protagonista Lysandra la
sacerdotessa di Sparta diventata gladiatrice ad Alicarnasso, non è molto
conosciuta e io l'ho scovata per caso un paio di anni fa. QUI trovate la
recensione del primo libro che vi consiglio di leggere se avete intenzione di
acquistare entrambi i libri e vorrei segnalarvi la presenza di alcuni spoiler
che non posso evitare per parlarvi del libro.
Dopo gli avvenimenti intensi e crudeli avvenuti in "La
gladiatrice", in questo secondo libro ritroviamo nuovamente Lysandra, non
più schiava e gladiatrice, a capo di una grande città dedicata alla dea Atena
che gestisce insieme a i suoi pochi amici. Dopo aver raggiunto il suo obiettivo
e aver combattuto fino all'estremo per la sua dea, la protagonista è l'ombra d
se stessa: beve e non si allena più. Questo finché Domiziano non la chiama a
Roma per scontrarsi con la Gladiatrix prima dell'Italia. Nonostante sia un
azzardo, Lysandra accetta e ricomincia ad allenarsi per affrontare quest'ultima
sfida che la dovrà consacrare come la più grande gladiatrice dell'epoca.
Insieme alla storia di Lysandra s'intreccia quella di Varia
alla ricerca della sua strada.
Come ho già detto nelle prime pagine ero preparata a tanta
violenza, sangue e azioni terribili ma mi sono dovuta ricredere perché questo
secondo libro è decisamente meno cruento del primo e più scorrevole da leggere.
"La gladiatrice" è stata una lettura pesante e in contemporanea
interessante mentre "Lysandra" è più leggero ma lento nel suo
svolgimento.
L'inizio è a tratti ripetitivo e noioso infatti, stavo per
mollare dopo sole 40 pagine, ma ho tenuto duro perché volevo sapere come finiva
questa duologia e sono stata ripagata perché, dopo i primi capitoli, la storia
diventa più dinamica ed interessante.
Lysandra è sempre una protagonista antipatica e superba, ha
riconfermato l'impressione che ho avuto di lei nel primo libro ma qui, seppur
tardi, inizia ad imparare ad essere meno sgradevole nell'approccio con gli
altri insomma, subisce una evoluzione e abbassa un po' la cresta. In questo
volume Lysandra è una donna di 25 anni che si è lasciata alle spalle la vita da
gladiatrix prima per dedicarsi agli affari della sua grande città dedicata ad
Atena e soprattutto al vino. È diventata decisamente un'altra persona, meno
rigorosa e ligia alle regole di Sparta, ma rimane sempre superba e continua a
credere di essere la migliore; questa situazione cambia quando le viene
lanciata una sfida difficile da Roma e
si rende conto di non poterla vincere se non cambia drasticamente condotta. Da
qui in poi la storia prende una piega più dinamica e piacevole perché si va ad
intrecciare a ciò che accade a Varia, ex schiava e pupilla di Lysandra che
avevo già conosciuto nel primo libro. Varia è diventata una ragazza
indipendente forte che vuole uscire dall'ombra ingombrante della sua maestra
per avere una propria carriera e le proprie soddisfazioni lontana dall'ambiente
protetto della città di Atena.
Questo libro, oltre ad avere un punto di vista doppio,
presenta la narrazione di diverse battaglie che però sono brevi e di poca
importanza, tranne un paio che danno una svolta alla storia. Insomma, in questo
libro c'è più un'evoluzione psicologica dei diversi personaggi che sono
cresciuti e sono cambiati.
Il finale di questo secondo libro sulle gladiatrici di
Alicarnasso mi è piaciuto moltissimo perché era inaspettato e l'ho trovato
molto incisivo e calzante. Davvero molto bello!
Assegno tre stelline al romanzo e sono davvero contenta di
aver completato a lettura perché il finale merita davvero.
Lya
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