Autore: Lesley Lokko
Pagine: 550
Prezzo: 11,50 euro
Editore: Mondadori
Trama
Ai tre fratelli Keeler non manca davvero nulla: affascinanti e viziati, conducono un'esistenza privilegiata che si fonda sulla ricchezza e l'ottima posizione sociale dei genitori. La madre Diana, vero fulcro della famiglia, è un avvocato all'apice della carriera, il padre Harvey un affermato neurochirurgo, e Rafe, Aaron e Josh sembrano avere il futuro spianato. Ma è proprio nelle famiglie all'apparenza perfette che una linea sottile divide l'amore dall'odio, soprattutto quando si nascondono segreti scottanti. È per questo che la vita dei Keeler rischia di essere sconvolta dall'arrivo di tre giovani donne che Diana non ritiene all'altezza dei suoi figli. Il primogenito Rafe, medico di successo, incontra Maddy, un'aspirante attrice americana, che nasconde un animo fragile e travagliato. Aaron, bello e sfrontato, riesce a vincere la diffidenza e il risentimento di Julia, ambiziosa studentessa di umili origini conosciuta alla facoltà di legge. Josh, il più misterioso e problematico dei tre, architetto dalla vita nomade, si lascia conquistare dall'amore di Niela, una rifugiata somala dal passato oscuro.
“L’estate francese” è uno di quei libri comprato a una bancarella a poco prezzo e poi abbandonato al suo destino di polvere nella mia libreria. Sinceramente l’ho letto perché sto cercando di smaltire i cartacei che sostano da troppo tempo nella mia stanza e, sorprendentemente, mi è piaciuto moltissimo.
Maddie, Julia e Niela sono tre ragazze con vite diametralmente opposte e diverse che, per amore, si trovano a condividere la famiglia e i suoi segreti più remoti e nascosti ma che hanno ampio spazio per raccontare la loro storia e ciò che provano. Le tre ragazze conoscono e s’innamorano dei tre fratelli Keeler e, a questo punto, le loro vite iniziano a intrecciarsi in modo indissolubile.
In questo libro vengono raccontate una decina di storie di vita vissuta, quattro storie d’amore e un mistero molto ben nascosto. Insomma, è un libro che ho trovato davvero completo e commuovente perché, nonostante i vari punti di vista femminili che si susseguono, le personalità sono diverse e sfaccettate, le esperienze vissute davvero molto differenti ma tutto è raccontato in modo “ordinato” e cronologico. Perché per me quest’ordine è così importante? Perché, a mio gusto, mi permette di assaporare il romanzo pezzo per pezzo, di capire le singole personalità e pensieri e di tenere tutto unito nella mia mente così da non confondermi tra personaggi e tempi.
Maddie è un’attrice americana alla ricerca del successo che conosce Rafe durante un suo meeting medico: per lui rinuncia a tutte le sue aspirazioni e vive a Londra incompresa e sola.
Julia, un’avvocatessa promettente, dopo aver odiato per lungo tempo Aaron, sempre avvocato, si ritrova ad esserne attratta e ad avvicinarsi sempre di più a lui.
Niela, una giovane rifugiata somala, traumatizzata per la guerra e per alcune scelte della sua famiglia, incontra Josh in un campo profughi durante il suo lavoro di traduttrice e, nonostante la situazione riesce a sbocciare la passione.
Insieme a loro tre, verso la fine del libro, si affaccia anche Diana, la madre dei ragazzi, costantemente in pena per loro e insoddisfatta delle scelte che hanno compiuto, soprattutto in campo sentimentale.
I punti di vista che si susseguono sono delicati e introspettivi: le ragazze raccontano la loro vita prima dell’incontro con i fratelli Keeler, durante e dopo. Raccontano le loro speranze, i sogni e le delusioni, tutte e tre con una sensibilità e una personalità marcatamente differente.
Anche Diana, madre e donna in carriera, si racconta e, lentamente fa emergere un passato turbolento e con un grande segreto.
Devo ammettere candidamente che Maddie mi è sembrata una svampita senza spina dorsale, Julia la tipica donna concentrata sul suo lavoro e Diana la suocera arpia difficile da accontentare. Anche Rafe e Aaron non mi hanno particolarmente entusiasmata, al contrario di Josh e Niela, le cui vite sono più interessanti e le loro personalità più “anomale”. Queste forti differenze sono il fulcro e la forza di questo libro e, nonostante alcuni stereotipi che ho riscontrato, mi sono goduta la lettura dalla prima all’ultima pagina.
Ho deciso di assegnare 5 stelline al libro che mi ha coinvolta e commossa.
Sicuramente leggerò altro della Lokko.
Lya
Non ho mai letto nulla di quest'autrice, eppure prima o poi leggerò qualcosa :)
RispondiEliminaCiao! Io leggerò sicuramente altro scritto da lei! Sta solo decidere quando XD
EliminaCiao!
RispondiEliminaOggi ti ho nominata per un premio "My world award 2018".
Ti lascio il link se vorrai rispondere alle domande: https://unabuonalettura.blogspot.it/2018/05/premio-my-world-award-2018.html
Grazie mille e scusa per il ritardo nella risposta!
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