oggi la mia recensione di uno dei libri che ho letto in inglese per poter finire la serie ^^
Titolo: Dark Triumph
Autore: Robin LaFevers
Pagine: 385
Editore: Houghton Mifflin Books for Children
Lingua: Inglese
Serie: His fair assassins #2
Trama
I lean forward, pushing my body out past the battlements. The wind plucks at my cloak, buffets against me, as if it would carry me off in flight, just like the birds or the knight's soul. Let go, it cries, I will take you far, far away. I want to laugh at the exhilarating feeling, I will catch you, it whistles seductively.
The convent has returned Sybella to a life that nearly drove her mad. Her father's rage and brutality are terrifying, and her brother's love is equally monstrous. When she discovers an unexpected ally imprisoned in the dungeons, will a a daughter of Death find something other than vengeance to live for?
Il plot segue le avventure di Sybella, un’altra assassina al servizio di Saint Mortain che ha una missione davvero molto complessa: infiltrarsi nella sua stessa famiglia e attendere il segno del santi per poter uccidere il suo crudele padre. Questa è una missione satellite perché il padre della ragazza è il primo oppositore al regno della nuova principessa.
Ovviamente Sybella, tra un ripensamento e un ricordo scomodo, riuscirà a trovare la sua strada tra i vari intrighi che affronterà.
La particolarità che mi ha fatto apprezzare questa trilogia e che mi ha spinto a proseguire con la lettura è relativa alla sua organizzazione: i tre libri si concentrano su tre personaggi femminili diversi. Il primo era incentrato su Ismae, questo secondo sulla terribile Sybella e il terzo racconta le vicende dal punto di vista di Annith. Ogni protagonista ha una propria specifica missione che s’inserisce in un quadro più grande di potere e morte.
Sybella è una ragazza problematica, scontrosa e poco incline a fidarsi del prossimo; la sua madre superiora l’ha inviata nel posto da cui lei è fuggita disperata e spaventata, casa sua. Lei è infatti la figlia di un importante lord che aspira al potere monarchico e vuole arrivare al suo obiettivo a tutti i costi, uccidendo, torturando e facendo ogni sorta di nefandezza. Tra un ricordo e un’avventura, Sybella racconta la sua esperienza di vita e le sue decisioni per poter arrivare, un giorno, ad essere libera di vivere la propria vita senza l’opprimente e pericolosa presenza della sua famiglia e del monastero. La madre superiora di Saint Mortain, pur avendola salvata da un destino di sottomissione e silenzio, sfrutta la ragazza non curandosi dei suoi sentimenti e delle sue paure e, quindi, la missione della protagonista è un vero e proprio incubo. Sempre a contatto con il fratello e il padre, cerca di ottenere ogni possibile informazione utile e nel frattempo attende il segno definitivo del santo per poter uccidere suo padre e vendicarsi e liberarsi una volta per tutte. Le sue vicende s’intersecano presto con quelle di Ismae impegnata su un altro fronte. Ciò che è del tutto inaspettato per Sybella (un po’ meno per noi lettori) è la nascente storia d’amore che si trova a vivere.
Devo dire che, anche se sono andata a rilento nella lettura, ho apprezzato il romanzo che mi è piaciuto. La storia di Sybella che emerge lentamente dai ricordi della ragazza e da alcune confessioni che fa, rende il tutto molto intrigante e interessante. Ho deciso di assegnare 3 stelline e mezzo al romanzo e di concludere la trilogia con l’ultimo libro, anche se Annith è un personaggio che non mi attira particolarmente.
Lya
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