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06 ottobre 2016

RECENSIONE: Un po’ di follia in primavera di Alessia Gazzola

Buona lettura!

Titolo: Un po’ di follia in primavera 
Autore: Alessia Gazzola
Prezzo: 16,90 € /ebook 9,99 €
Pagine: 304
Editore: Longanesi
Genere: Thriller/legal
Data di pubblicazione: 26 settembre 2016

Trama

In Un po’ di follia in primavera, Alice Allevi è coinvolta nelle indagini sull’omicidio di Ruggero D’Armento, psichiatra stimato e molto in vista, studioso e luminare dalla fulgida carriera accademica e dalla personalità carismatica e affascinante. Alice se lo ricorda bene, dagli anni di studio e dai seminari che ha frequentato con grande interesse, catturata dal magnetismo dell’uomo all’apparenza rude ma in realtà capace di conquistare tutti con la sua competenza e intelligenza. L’indagine su questo omicidio è impervia e delicata persino per Alice, ma per fortuna la sua vita sentimentale non lo è più: da anni divisa tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti caratteriali, Alice ha finalmente fatto una scelta.

La serie "Alice Allevi" è composta da(clicca sulla cover per leggere le mie recensioni)

1. L’Allieva 2011
2. Un segreto non è per sempre 2012
0.1. Sindrome da cuore in sospeso  2012
3. Le Ossa della Principessa 2014
4. Una lunga estate crudele 2015
5. Un po’ di follia in primavera 2016 
 


Eccomi qui a parlarvi nuovamente di Alice Allevi e della sua creatrice, Alessia Gazzola. Appena è stato pubblicato “Un po’ di follia in primavera” non ho potuto fare a meno di accaparrarmelo e di dargli priorità rispetto alle altre letture. Ormai sono quattro anni che si ripete questa situazione!

Ruggero D’armento è un famosissimo psichiatra e luminare italiano che muore in circostanze sospette: nella sua clinica viene trovato sgozzato in un lago di sangue. Alice, che ha avuto D’Armento come professore, si trova nuovamente immischiata nelle indagini svolte e, il suo intuito tutto particolare, la aiuterà nuovamente a trovare la strada giusta per la soluzione del rompicapo.

In questo quinto volume della serie, Alice, oltre all’indagine, si trova davanti a due bivi importanti nella sua vita: la fine della sua specializzazione e un’importante scelta sentimentale. Parlando in modo del tutto sincero, l’indagine che si snoda durante il libro per l’omicidio dello psichiatra, è passata decisamente in secondo piano per quanto mi riguarda perché il “contorno” della vita personale di Alice ha catturato la mia attenzione. Non voglio spoilerarvi nulla quindi mi limiterò a raccontarvi le mie impressioni.
La Alice spensierata, goffa e impulsiva è molto cambiata perché è maturata profondamente e ne è consapevole. Lei si sente più grande e sa che a breve sarà costretta a prendere delle importanti decisioni che influenzeranno notevolmente la sua vita. La sua specializzazione volge ormai al termine e dopo, per lei, c’è un buco nero, come tutti i giovani d’oggi; Alice non vuole lasciare l’istituto dove si è formata e non vuole allontanarsi da ciò che conosce per lanciarsi nel buio. Una paura davvero comprensibilissima per me (ho davvero una forte empatia con questo personaggio!). Oltre a questo permane un legame con CC che lei non riesce mai a capire (o non vuole) e anche il pensiero di essere al termine della convivenza lavorativa con lui la scombussola. Il dopo fa sempre paura, il non sapere la propria collocazione nel mondo, il non avere uno scopo definito, il terrore di non riuscire a raggiungere l’indipendenza economica; Alice sente tutto questo e lo racconta in modo del tutto personale e tenero. Insieme a questo, c’è anche il rapporto, adesso più stabile, con Arthur, uomo che lei ha inseguito per anni, che ha desiderato, amato e rincorso. Lo struggimento amoroso che ha provato per lui in passato adesso è sostituito da un’altra angoscia che le provoca irrequietezza e la fa sentire sempre insicura di sé. Insomma, sentimentalmente non riesce ad avere requie.
Insieme a tutto questo, Alice sta scrivendo la sua tesi e collabora nel caso d’omicidio del professor D’Armento, il quale, nel corso delle indagini, non si rivela essere l’integerrimo dottore che si aspetta. Come sempre, durante le ricerche emerge un quadro molto diverso dalle apparenze. Sinceramente il caso non mi ha convinta pienamente perché avevo intuito l’identità dell’assassino pur non conoscendo sue le motivazioni.
Nonostante questo, il libro mi è piaciuto moltissimo, sono sempre più affezionala ad Alice e non vedo l’ora di poter leggere il prossimo romanzo. Assegno quattro stelline e lo consiglio vivamente a tutti coloro che cercano un romanzo italiano scritto bene, accurato e con una protagonista che lascia il segno.





Lya

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