Buona lettura!
Titolo: Borgo Propizio
Autore: Loredana Limone
Pagine: 289
Prezzo: 9 €
Editore: TEA
Trama
L'arrivo di Belinda sta per sconvolgere il piccolo paese di Borgo Propizio...
Belinda ha intenzione di ricominciare e Borgo Propizio, un
paese in collina in un'Italia che può sembrare un po' fuori dal tempo,
le pare il luogo ideale per realizzare il suo sogno: aprire una
latteria. Il borgo è decaduto e si dice addirittura che vi aleggi un
fantasma… ma che importa!
A eseguire i lavori nel negozio è Ruggero, un volenteroso operaio che
potrebbe costruire grattacieli se glieli commissionassero (o fare il
poeta se sapesse coniugare i verbi). Le sue giornate sono piene di
affanni, tra attempati e tirannici genitori, smarrimenti di piastrelle e
ritrovamenti di anelli… ma c'è anche una grande felicità: l'amore
improvviso per Mariolina, che al borgo temeva di invecchiare zitella con
la sorella Marietta, maga dell'uncinetto. Un amore che riaccende i
pettegolezzi: dalla ciarliera Elvira alla strabica Gemma, non si parla
d'altro, mentre in casa di Belinda la onnipresente zia Letizia ordisce
piani, ascoltando le eterne canzoni del Gran Musicante. Intanto i lavori
nella latteria continuano, generando sorprese nella vita di tutti…
Ho sentito parlare in lungo e in largo di questo piccolo
romanzo e sempre in termini molto positivi: Borgo Propizio, uscito per Guanda
nel 2012, è un libro che racconta la vita in un minuscolo borgo quasi ai
confini della realtà. Ho deciso di leggerlo perché mi sono resa conto che negli
ultimi anni ho lasciato davvero poco spazio agli autori di casa nostra e cosa
c’è di meglio di un romanzo recensito tanto positivamente di un’autrice
italiana?
I protagonisti del libro sono molteplici: due sorelle zitelle,
un costruttore con un serio problema nel coniugare i verbi, un avvocato con la
sua famiglia e ovviamente Borgo Propizio. Le storie di tutti questi personaggi
s’intersecano e hanno come sfondo proprio questa piccola cittadina dimenticata
da mondo.
Il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere il
romanzo è “pittoresco”: Borgo Propizio è un posto a metà strada tra un luogo
fuori dal tempo e dallo spazio e una comune cittadina italiana dove tutto
conoscono tutti. In questa minuscola città quasi dimenticata s’intrecciano le
storie di tre famiglie che finiscono inevitabilmente per creare delle
situazioni tragicomiche molto godibili. La lettura del libro è stata
un’avventura piacevole anche se è durata poco: i personaggi sono ben delineati,
i luoghi casalinghi e le situazioni variegate. Questo libro è un piccolo
gioiellino che mi ha tenuto compagnia per due serate e mi ha fatto conoscere le
storie di gente comune che affrontano a testa alta la quotidianità.
Mariolina e sua sorella sono al centro della vicenda che ha
dei risvolti “gialli” piuttosto inaspettati e che vanno ad arricchire la
nascente relazione con Ruggero narrata in queste pagine.
Ciò che mi ha colpito maggiormente, come avrete capito, è
stato il borghetto e la vita che si svolge tra le sue mura dove tutti sanno
tutto dei propri vicini grazie ai pettegolezzi che volano alla velocità della
luce. Ovviamente, come nel gioco “il telefono senza fili” queste voci che
girano ingigantiscono e storpiano le situazioni ma rendono il tutto ancora più
interessante e originale.
Insomma, il libro è molto carino, piacevole e leggero da
leggere e ho deciso di assegnare 3 stelline e mezzo.
Lya
Nessun commento:
Posta un commento
Il blog cresce con i vostri commenti!
Lasciate un segno del vostro passaggio ^^