Autore: Daniele Derossi
Pagine: 324
Prezzo: 16,00€
Editore: Bompiani
Trama
A poco più di 16 anni Giovanni
lascia Serana, villaggio dell’alta val Susa, per studiare medicina a Padova.
All’Università assiste con passione alle lezioni di Vesaglio, il più grande
anatomista del Cinquecento, e diventa
assistente di Corvinius, un medico spregiudicato e brillante che ha rinunciato
alla vita accademica per dedicarsi a esperimenti poco ortodossi. Tra autopsie
di corpi rubati nei cimiteri e
dissezioni per svelare il funzionamento del cuore umano, si compie anche
l’educazione sentimentale di Giovanni che, a casa del maestro, si innamora di
Aurora, una cortigiana muta. E’ l’inizio di una rocambolesca avventura nei
segreti della scienza e nelle malie dell’amore. Per sopperire il continuo
bisogno di cadaveri , Giovanni e Corvinius si arruolano come chirurghi
militari. Sullo sfondo degli assedi e battaglie che sconvolgono l’Italia del
1500, si intrecciano macabri esperimenti scientifici e furori bellici. Quando
Giovanni tornerà a casa, il suo sapere sarà giunto al culmine, come gli eventi
preannunciati e preparati dalla sua
ingenuità esistenziale e dalle sue pericolose scelte di vita. Un romanzo di
iniziazione, originale e anomalo, ironico e focoso come un balletto si satiri,
svagato e irriverente come una novella rinascimentale.
Da sempre alla ricerca di romanzi storici originali e
interessanti, è capitato tra le mani "il cuore dell'anatomista", un
libro che racconta una storia davvero molto particolare e inedita; sicuramente
non guasta il fatto che l'autore è italiano.
Giovanni, un bambino silenzioso e pauroso, al compimento di
16 anni viene mandato a Padova a studiare nella facoltà di medicina. Figlio di
un farmacista fanatico, Giovanni è cresciuto con severe regole riguardanti la
disciplina e il lavoro del padre e, poiché è l'unico maschio della famiglia,
viene iniziato giovanissimo alle arti farmaceutiche. Nonostante il protagonista
non abbia il carattere adatto per essere un medico nell'Italia del cinquecento,
si ritrova a studiare tanta teoria per poter supportare suo padre. La vita a
Padova per lui è molto dura fino all'incontro fatidico con Corvinus Vesalio,
anatomista controverso che, al contrario di tutti i suoi colleghi, tenta di
dimostrare come il libro base di studio dei medici sia completamente errato.
Giovanni si trova ad essere assistente di questo luminare incompreso e fa i
conti con dei metodi di scoperta poco morali.
Tra studio, amicizia, amore e soprattutto scoperta e
conoscenza, il protagonista si trova a vivere situazioni del tutto impensabili
nelle prime pagine del libro.
Ho trovato questo libro abbastanza sorprendente: ho letto la
trama e sono rimasta molto incuriosita dalla copertina, però non mi aspettavo
un romanzo storico con tanti risvolti noir. Nelle prime battute del libro la
storia sembrava abbastanza prevedibile e ho seguito con molta agilità le
vicende di Giovanni della sua fanciullezza fino all'adolescenza inoltrata.
L'ostacolo più evidente per la carriera del ragazzo è sicuramente legata alla
reazione che ha ogni volta che del sangue; Giovanni infatti sviene alla vista
del sangue. Ho paura però viene superata grazie al suo maestro che lo avvia in
modo più interessante alla pratica medica: il loro primo incontro avviene
durante un'autopsia eseguita da Corvinus durante il quale Giovanni sviene.
Questo il vero momento di svolta di tutta la storia e di qui in poi inizia la
parte più interessante di tutto romanzo che prende la piega del tutto
inaspettata. Giovanni, da ragazzo provincialotto, timido, silenzioso ma
assetato di conoscenza, si avvia a diventare un anatomista imparando a
sezionare i cadaveri e a trarne, dallo studio dei risultati, delle conclusioni
scientifiche. Tutto seguendo gli insegnamenti del maestro che è sicuramente il
personaggio più interessante e controverso di tutto romanzo insieme alla sua
giovane moglie. Nel romanzo venne quindi raccontata la trasformazione di
Giovanni che matura ma sviluppo una vera e propria ossessione per l'anatomia
umana tanto da condurlo in guerra per poi arrivare alla conclusione della
storia del tutto inaspettata.
Ho trovato lo stile dell'autore molto articolato e
particolareggiato senza però mai cadere nella pedanteria di termini latini o
specialistici che avrebbero appesantito notevolmente la lettura.
Il mio giudizio su questo libro in generale abbastanza
positivo perché insieme alla creazione di personaggi molto particolari, vi è
anche un interessante ricostruzione storica della situazione medica italiana
del cinquecento. Ciò che però mi ha più lasciato a bocca aperta è certamente il
finale del tutto inaspettato e per nulla scontato che forse fa comprendere come
una passione profonda e radicata possa diventare una vera e propria ossessione.
Se nel romanzo tre stelline e mezzo e lo consiglio a lettori
che cercano un romanzo storico interessante e ben scritto.
Lya
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