Buon sabato pomeriggio!
ecco una nuova recensione! 
Autore: Marina Fiorato
Pagine: 504
Prezzo: euro 19,60
Editore: Nord
Genere: romanzo storico
Data di pubblicazione: 13 ottobre 2011
Trama
Firenze brilla come l'oro e odora di  zolfo.
Firenze è bellissima e  misteriosa.
Firenze custodisce un segreto e una  maledizione. 
Firenze, 1482.
 L’affascinante cortigiana Luciana Vetra è furiosa:  ha fatto da modella
 per il grande pittore Sandro Botticelli, ma lui,  dopo essersi rifiutato
 di pagarla, l’ha addirittura cacciata dal suo  studio. Determinata a 
vendicarsi, la giovane allora ruba uno dei disegni  preparatori del 
dipinto – una grande tavola che avrà come titolo La  primavera – e cerca
 di rivenderlo. Tuttavia non le ci vuole molto a  capire di aver 
commesso un tragico errore: sembra infatti che alcuni  uomini senza 
scrupoli siano disposti a tutto - anche a ucciderla - pur  di recuperare
 quel disegno. Disperata, Luciana chiede asilo presso la  basilica di 
Santa Croce e viene accolta da Guido, un novizio che,  incantato dalla 
sua bellezza, decide di aiutarla. Consapevoli che  soltanto svelando il 
mistero del quadro avranno salva la vita, i due  intraprendono allora un
 viaggio che li porterà da Napoli a Pisa, da Roma  a Venezia, tra nobili
 e assassini, pericoli e agguati, complotti e  tradimenti. E scopriranno
 che, nell’allegoria, della Primavera, si  nasconde un messaggio in 
codice per un gruppo di cospiratori che  vogliono cambiare il futuro 
dell’Italia…
Mia recensione
Mi aspettavo, anzi ero sicurissima che questo libro sarebbe
diventato uno dei miei favoriti perché è un romanzo storico, con protagonista
femminile, con l'arte di mezzo(adoro Botticelli), una storia d'amore, viaggi e
avventure...insomma il libro per me! Invece non mi ha lasciato granché, è un
romanzo senza troppe pretese, ricco di reminescenze storiche, bibliche e
artistiche poco chiare e  tanta fantasia.
La storia racconta le avventure di Luciana Vetra, giovane
prostituta fiorentina che dopo aver posato per Boccaccio nelle vesti di Flora
nella Primavera, ruba(senza alcun apparente motivo visto e non ha mai rubato
prima) la bozza preparatoria del quadro. A causa di questo furto viene
coinvolta in una trama misteriosa e pericolosissima, infatti tenteranno di ucciderla,
che la porterà a scoprire le sue origini e un segreto ben nascosto(insomma,
mica tanto) che coinvolge alcuni pezzi grossi dell'Italia dell'epoca. La
Primavera di Botticelli non è solamente un quadro pagano, ma cela al suo
interno una trama politica che sconvolgerà tutta l'Italia. Ovviamente in questa
ricerca non sarà da sola ma verrà accompagnata e sostenuta da fratello Guido,
giovane novizio francescano di nobili natali.
In generale questo libro non mi ha lasciato molto perché la
storia mi è  parsa troppo arzigogolata,
infatti a metà libro mi era sembrato davvero tutto concluso, e invece no! La
narrazione riprendeva e continuava in modo sempre più prevedibile, tanto che la
conclusione era davvero chiarissima. 
Oltre a questo, tutto il racconto mi ha trasmesso una
sensazione di eccessività, sia per quanto riguarda la protagonista che è troppo
esuberante oppure troppo ubbidiente, sia per quanto riguarda gli avvenimenti che
mi sono parsi  poco realistici.   
All' interno della storia, che come ho già
detto ruota intorno alla Primavera di Botticelli, vengono fatti dei salti
concettuali davvero assurdi per arrivare a risolvere i vari enigmi; un momento
prima i protagonisti osservano il quadro e non vedono nient' altro che delle
figure mitologiche, un momento dopo si accende la lampadina e tutto d'un botto
capiscono i significati allegorici molto complessi e per nulla chiarificatori.
Davvero tutta la storia è davvero molto molto fantasiosa ed è evidente che in
alcuni casi c'è una vera e propria forzatura.
Quello che probabilmente rende il tutto ancora meno
credibile è la protagonista che ho trovato davvero insopportabile! All'inizio
ho pensato che fosse una genialata il fatto che Luciana Vetra(detta anche
Ciccina) fosse una prostituta, ed infatti le battute iniziali del libro
promettevano benissimo poi mi sono ricreduta. Luciana è una bellissima ragazzina
di 16 anni ignorante e superficiale che per sua libera scelta e senza nessun
rimorso, tranne quello di non aver conosciuto sua madre, si prostituisce a
Firenze. Credo che sia un personaggio poco profondo e poco credibile oltre che
irritante e volubile. Non sembra una prostituta quanto una stupidotta che in
alcuni momenti è ingenua e umile, in altri ribelle e poco sensibile. Insomma
non ha un equilibrio. E che dire della storia relativa al suo arrivo in fasce a
Firenze e del suo passato tanto misterioso! Sembra quasi una favola.
Inoltre credo che, se la storia relativa al mistero del
quadro fosse stata ideata in modo diverso e più credibile, sarebbe decisamente
stato meglio: una prostituta che non sa né leggere né scrivere come può da sola
decodificare il messaggio nascosto in un dipinto??Quindi che senso ha
inseguirla per ucciderla?
Anche il protagonista maschile non scherza! Il buon fratello
Guido, ancora novizio casto e puro come non mai, si butta a pesce in
un'avventura misteriosa al fianco di una prostituta ...mi sa che tanto casto e
puro non lo è. E la scusa è davvero banale: aiutare una ragazza in difficoltà e
riportarla sulla retta via.....
Ci sarebbe da dire altro ma preferisco non andare oltre che è
meglio....
Assegno al romanzo due stelline e mezzo; forse sto
diventando troppo esigente....magari darò un'altra occasione all'autrice.
Lya


Che peccato! Mi ispirava parecchio, anche se poi non l'ho mai comprato. Peccato
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