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23 dicembre 2011

RECENSIONE: La miniaturista di Silvia Mazzola

ciao a tutti ragazzi
oggi voglio parlarvi di un libro che mi è piaciuto veramente tantissimo...una lattura dolce ma nello stesso tempo interessante e coinvolgente. Domani pubblicherò l'intervista all'autrice che molto gentilmente ha risposto alle mie domande.

Titolo: La Miniaturista
Autore: Silvia Mazzola
Pagine: 440
Prezzo: euro 17,50
Editore: Fazi
Genere: romanzo storico
Data  di pubblicazione: 28 ottobre 2011

Trama
Venezia, 1700. 
La giovane artista Aurora Zanon inizia la sua ascesa, che da umile allieva la porterà a diventare la miniaturista più apprezzata della Serenissima. 
Oltraggiata dal proprio maestro, schiava del successo in un mondo in cui bellezza e decadenza si rincorrono implacabili, Aurora dovrà rinunciare al suo amore per il nobile Lord Marvel. Oppressa dalla vergogna e dal rimorso, inizierà a viaggiare tra le capitali d’Europa in lotta con i ricordi, ma sempre con il coraggio di vivere fino in fondo la sua condizione di donna e di artista.
 
Mia recensione
Voglio iniziare questa mia riflessione sul libro con la frase finale che l'autrice ha scritto nelle note perché mi ha fatto comprendere la sensibilità con si è posta nel descrivere i personaggi e le situazioni che ha narrato nel suo romanzo:

Questo libro è dedicato a tutte le pittrici e artiste sfuggite alla rete della storia dell' arte, le cui opere giacciono silenti in depositi, archivi, collezioni provate o chissà dove.

Da questa frase secondo me, viene fuori la passione e il sentimento per la storia dell'arte al femminile in quanto le donne, in questo settore e in tanti altri, nel corso dei secoli sono sempre state sottovalutate e spesso invidiate dagli uomini che hanno cercato di nascondere, facendo dimenticare delle personalità che altrimenti sarebbero state molto apprezzate.
A parte questa personale parentesi femminista, il libro mi ha colpita davvero moltissimo.

Viene narrata la storia di Aurora Vanon, giovane ragazza veneziana di buona famiglia, che per puro caso scopre di avere un dono, infatti, nonostante nessuno le abbia insegnato nulla, è in grado di disegnare e dipingere splendidamente. Sua madre, fredda e distaccata, vede in questa capacità della sua primogenita, un'ottima fonte di guadagno e per questo chiama l'abate Fanelli, grande miniaturista molto richiesto in tutta Europa, affinché guidi Aurora nel suo apprendimento. La ragazza impara velocemente e inizia a superare il maestro perché il suo tocco delicato e gentile affascina i nobili veneziani che adorano i ritrattini che lei produce. Purtroppo le cose non vanno bene come appare dall'esterno e Aurora si sente rinchiusa nella sua personale prigione, agogna la libertà.......

Quando ho chiuso per l'ultima volta questo libro ho sentito la mancanza della protagonista che ha conquistato la mia simpatia e il mio affetto.
La trama è ben strutturata ed organizzata e l'autrice con il suo stile delicato ma efficace riesce a coinvolgere con tutti i sensi  i lettori, soprattutto coloro che amano i romanzi storici al femminile. La storia di Aurora riesce a prendere vita e le descrizioni della Venezia del  700 sono molto realistiche( ho apprezzato molto le descrizioni olfattive che ci sono in tutto il libro) i personaggi sono delineati in modo diretto ma delicato e tutto ciò fa perfettamente da sfondo alla personalità tenue come i colori pastello ma resistente e caparbia della protagonista.
Aurora è una ragazza ingenua e passionale che vuole trovare un posto nel mondo e vuole impegnarsi  con tutte le sue forze e capacità per aiutare la famiglia e rendere orgoglioso il padre che però rimane sordo a tutti i suoi tentativi di ricevere affetto e attenzioni. La sua personalità così dolce e spesso docile però, maschera una forza di volontà ferrea e una determinazione incredibile e, grazie a questo, riesce a superare, ma mai del tutto, i momenti difficili che dovrà affrontare in tutte le fasi della sua vita.

Una storia dolce-amara che riesce ad affascinare e commuovere il lettore con la sua vasta gamma di sentimenti narrati, dall'amore verso le sorelle e il padre a quello passionale, dalla sofferenze alla gelosia, dal timore all'odio, ma il sentimento che fa da sfondo a tutti questi è la speranza. La speranza di essere libera di dipingere, amare ed essere ricambiata,di vivere la propria vita senza affrontare quotidianamente i propri demoni interiori e magari riuscire a superarli.....

Assegno cinque stelline e lo consiglio caldamente a coloro che cercano una storia completa, ben scritta che arriva dritta al cuore.


P.S. la copertina è bellissima!!!!
Lya

6 commenti:

  1. questo libro già mi interessava, dopo questa recensione sono ancora più curiosa ;-)

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  2. bellissima recessione :) complimenti

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  3. questo libro l'ho adocchiato da quando è uscito!!
    sicuramente il fatto che sia una protagonista femminile è un elemento essenziale per me, visto che quando leggo ho il bisogno e il desiderio di "immedesimarmi" con la protagonista, nei modi di pensare, agire, sentire e se è donna ovviamente mi riesce meglio ^_^
    mi piace il contesto storico e soprattutto la varietà di emozioni che vengono vissute all'interno delle vicende narrate: sentimenti positivi ma anche "negativi", di dolore...
    Poi in questi gg sto leggendo La papessa e MAria Antonietta, quindi LA miniaturista potrebbe completare e fare un bel trio di romanzi storici!! :P

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  4. Un libro che entra e resta nel cuore.

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    1. si è davvero bellissimo...anche a distanza di anni lo adoro ancora!

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