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20 ottobre 2018

RECENSIONE: Una grande e terribile bellezza di Libba Bray

Buona lettura!

Titolo: Una grande e terribile bellezza
Autore: Libba Bray
Pagine: 454
Prezzo:€ 17,50 – € 11,90 versione economica
Editore: Elliot (fuori catalogo)


Trama
Fine Ottocento. Rimasta orfana di madre e trascurata da un padre schiavo del laudano, la sedicenne Gemma Doyle lascia Bombay, dove ha trascorso l’intera infanzia, per un severo e cupo collegio femminile appena fuori Londra, la Spence Academy. Qui, dopo molti tentativi, riesce a entrare nell'esclusivo gruppo formato dalla potente Felicity, la vezzosa Pippi e l’imbranata Ann. Dopo il primo periodo di permanenza, costellato di noiose lezioni, assurde dimostrazioni di maschilismo del corpo insegnante, rigida disciplina e, soprattutto, oscure visioni (nonché dalla presenza di Kartik, un giovane misterioso e seducente che l’ha seguita fin dall'India e l’avvisa di non dar retta ai sogni che la funestano), Gemma scopre un diario segreto che le svela l’esistenza dell’Ordine, una congrega di sole donne dedite alla magia e alla scoperta di universi paralleli dove tutto è possibile e della quale forse faceva parte la stessa madre…

Dopo anni di attesa, finalmente mi sono decisa a iniziare questa trilogia young adult che è stata pubblicata davvero parecchio tempo fa e, infatti, in cartaceo è praticamente introvabile.

La protagonista della storia è Gemma Doyle che vive in India con la sua famiglia alla fine dell’Ottocento. Dopo la tragica e violenta morte della madre e il conseguente stato depressivo del padre, Gemma si trova costretta a tornare in Inghilterra e a frequentare un collegio per ragazze. Qui, oltre a conoscere diverse nuove amiche, inizia a familiarizzare con un’eredità misteriosa lasciata da sua madre: Gemma è in grado di aprire le porte per mondi fantastici e decide di condividere questa sua capacità con le sue nuove amiche. Questo senza comprendere pienamente ciò che sta facendo e quello che sta rischiando…

Ho conosciuto Libba Bray con il libro “La stella nera di New York” che mi piacque tanto all’epoca; ovviamente era parte di una serie giallo-fantastica di cui è stata interrotta la pubblicazione in Italia. Conto davvero di continuarla in lingua perché la protagonista mi era piaciuta davvero moltissimo! A parte questo, “Una grande e terribile bellezza” è evidentemente una storia che la Bray ha scritto quando era una scrittrice più acerba e “giovane” perché, sinceramente, ho ritrovato davvero poco della verve presente nell’altro romanzo. Il libro è carino ma non eccezionale come mi aspettavo: pensavo a un bel romanzo gotico pieno di riferimenti, ambientazioni particolari e una storia magica. Certo, ci sono, ma in minima parte perché la maggior parte della storia s’incentra sulle problematiche adolescenziali della protagonista. Gemma, dopo il trauma della morte di sua madre e del misterioso ragazzo che la segue da Bombay, cose che accantona velocemente tranne in alcuni brevi momenti, concentra i suoi sforzi e le sue attenzioni per entrare a far parte del gruppo “in” delle ragazze del suo collegio. Dopo un’iniziale ostilità, riesce a conquistarle e si crea la sua piccola “setta” con cui, dopo un po’ di titubanza (ma neanche troppa) decide di condividere il suo misterioso dono. La parte magica mi è sembrata davvero confusa perché non si chiariscono bene le sue diverse sfaccettature così come le conseguenze del suo utilizzo: Gemma attraversa queste porte, spinta da particolari sogni e, piuttosto incoscientemente si trascina dietro le amiche. Insomma, sono rimasta un po’ spiazzata da questa cosa.
La mia impressione generale è stata quella di una bella storia di fondo non sviluppata a dovere perché i personaggi sono solo abbozzati (spero che vengano approfonditi nei prossimi libri), le ambientazioni sono descritte in modo abbastanza sommario (un vero peccato perché c’è davvero del potenziale) e i vari avvenimenti magici e normali si alternano in modo piuttosto disordinato. Credo che mi sarebbe piaciuto di più se ci fosse stato maggiore approfondimento in tutto ma soprattutto per quanto riguarda il fattore della magia che, doveva essere il cardine della storia, ma emerge davvero solo alla fine della storia.
Ho deciso di assegnare tre stelline al libro e proseguirò la lettura per scoprire se i punti lasciati in sospeso nel primo libro verranno colmati e approfonditi.
Lya

1 commento:

  1. Non vedevo in giro questo libro da anni finché non mi sono imbattuta nella tua recensione :) All'epoca dell'uscita non seppi decidermi se leggerlo o meno ma vedo che non ho da rimpiangere molto. Ne ho letti fin troppi di romanzi con il potenziale mal sfruttato ultimamente :/

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