Buon pomeriggio lettori,
eccomi qui con l'ultima recensione del 2017!!Mea culpa che non ho inserito questo romanzo tra i preferiti del 2017 :/
Titolo: L'amante alchimista
Autore: Isabella della Spina
Pagine: 408
Prezzo:18,50 euro/ebook 9,99 euro
Editore: Piemme
Trama
1527. Alla vigilia del sacco di Roma, Isabella d'Este apre le porte del suo palazzo ad aristocratici e notabili per dare loro riparo, ma consegna alle truppe pontificie una delle sue ospiti: la magista Margherida de' Tolomei, sacrificata in cambio della berretta cardinalizia per il figlio minore. Papa Clemente VII ha posto quell'unica condizione, e Isabella non ha avuto scampo, anche se Margherida è stata per lei in passato più che un'amica. Così la donna, avanti negli anni, viene condotta in ceppi a Castel Sant'Angelo e rinchiusa in una cella angusta con due giovani, sospettate di stregoneria, in attesa di conferire con il Papa in persona.
Mentre le truppe imperiali e i lanzichenecchi, seguaci di Lutero, mettono a ferro e fuoco la città, Margherida ripercorre con nuovo sguardo la sua esistenza. Figlia del dotto Cornelio, profonda conoscitrice del potere delle erbe, degli influssi astrali, grande alchimista, ha sempre cercato il segreto della Pietra Filosofale; forse è questo che il Papa, nipote di Lorenzo il Magnifico, vuole ottenere da lei?
Ricordi, dubbi, inquietudini si affollano nella sua mente: l'amicizia con Caterina Sforza e con le donne più affascinanti e potenti del suo tempo, le corti italiane raffinate e corrotte, il sangue delle congiure, la violenza della ragion di stato, il tormentato amore per il giovane conte Pico della Mirandola, il piacere dei sensi, le aspirazioni dell'intelletto, il dolore che piega il corpo. Una vita piena, la sua; una vita che ora deve difendere con tutta sé stessa senza svelarne i segreti.
Questi sono i romanzi che piacciono a me! Ogni tanto ci sto azzeccando e sto scegliendo delle letture che mi appassionano e che mi rendono felice. “L’amante alchimista”, uscito abbastanza di recente, è un romanzo storico al femminile di quelli che mi colpiscono.
Margherida de Tolomei è la figlia di un rinomato studioso e astrologo cinquecentesco la quale, nel corso della sua vita, è riuscita a toccare e a influenzare le esistenze di molti grandi personalità del tempo da Caterina Sforza a Isabella d’Este, da Lorenzo il Magnifico al conte Pico della Mirandola. Ormai anziana e rinchiusa in una cella di Castel Sant’Angelo, Margherida ripercorre i momenti salienti della sua vita di studiosa, amica, donna e amante.
Prima d’iniziare a dirvi la mia opinione su questo romanzo, non posso non soffermarmi un attimo sulla copertina che trovo davvero splendida: adoro i quadri preraffaelliti e, pur essendo di secoli molto diversi rispetto all'ambientazione del libro, trovo perfetta l’immagine assimilabile alla protagonista.
Vi anticipo già che non ho voluto assegnare 5 stelline piene al romanzo perché il finale mi ha lasciata a bocca asciutta, tanto da farmi sospettare che possa esserci un seguito in futuro. Dopo una lettura appassionante, ricca di storia, spiritualità, amicizia, amore e viaggi, non mi aspettavo un “finale” così aperto e, per questo, l’ho trovato poco soddisfacente. Ma solo il finale, eh!
Margherida è una donna fuori dall'ordinario che, in tutto il libro, si rapporta, in modo modesto ed equilibrato, con alcuni grandi individui del ‘500 italiano. Conosce da ragazzina la temibile Caterina Sforza, vive sotto lo stesso tetto di Isabella d’Este e dei suoi genitori, contribuisce a sventare la congiura dei Pazzi contro Lorenzo il Magnifico. Insomma, c’è tanta carne a cuocere ma il tutto è confezionato in modo così accattivante e fluido da farmi appassionare alle vicende di questa talentuosa donna. Ho letto parecchio su alcuni dei personaggi narrati, sia biografico che romanzato, e devo dire che questo libro mi ha convinta e ha dipinto in maniera piuttosto tridimensionale molti di loro.
La chicca del libro, oltre alla bellissima e libera storia d’amore di Margherida, è proprio la protagonista che è sempre presente ma non scavalca mai gli altri personaggi, risulta sempre ovattata e riflessiva. Lei è la narratrice di sé stessa e riesce con tocchi vividi e ben strutturati a creare un filo rosso che lega tutta la sua vita, dedicata alla ricerca della conoscenza e della spiritualità, a quella di tante altre persone. Lei è una donna fuori dai tempi ma perfettamente calata in essi perché, a parte i suoi studi dotti e di alchimia, vive un’esistenza in linea con le altre donne della sua epoca e, pur osservando alcune delle più celebri donne e mecenate della cultura del 500, Margherida fa volontariamente da sfondo. Insomma, le sue vicende personali non la fanno da padrone nel romanzo, anzi, s’intersecano perfettamente in alcuni grandi avvenimenti della storia del Rinascimento italiano. Questa sua delicatezza è uno dei punti forti del romanzo perché l’ho trovato equilibrato e ben organizzato.
Finale, non finale, a parte, “L’amante alchimista” racconta una splendida storia che mi ha davvero coinvolta e colpita positivamente.
Assegno 4 stelline e mezzo al romanzo.
Lya
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